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Castelli Romani

Albano Laziale, iniziativa di FdI per aiutare le famiglie in difficoltà: c’è chi la definisce xenofoba e razzista

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Riceviamo e pubblichiamo da Roberto Cuccioletta, coordinatore di Fratelli d’Italia di Albano

“Apprendiamo con disappunto che molti cittadini, di schieramento opposto a Fratelli d’Italia, stanno cercando in tutti i modi di boicottare la nostra iniziativa “Povera Patria” scrivendo direttamente ai supermercati e protestando perché, a parer loro, la nostra iniziativa è razzista e xenofoba.

Vorremmo spiegare a questi cittadini, ma cogliamo l’occasione per spiegarlo a tutti, che la parola Patria non ha nulla di razzista o di xenofobo o in qualche modo ascrivibile alla tradizione dell’estrema destra.

Simone Carabella (FdI) responsabile dell’iniziativa

Ci permettiamo di ricordare che parole “incriminate” come Dio, Patria e Famiglia sono in realtà di Giuseppe Mazzini: “Per tre amori da forti pugnammo e soffriamo: Dio Patria e famiglia”. Queste tre semplici parole hanno radici profonde nel sentimento di ogni cittadino italiano che si trova oggi ad affrontare una crisi completamente inaspettata. Mazzini, spirito imbevuto di religiosità, pensava a una nazione la cui saldezza fosse assicurata da un solido ancoraggio a valori comunitari e nella quale la cittadinanza non fosse solo un catalogo di diritti ma anche un insieme di doveri verso i consanguinei, verso la Patria, verso Dio. Questo dovere noi lo sentiamo forte e vorremmo che lo sentissero tutti. Nostro dovere, oggi più che mai, è aiutare gli italiani che sono in difficoltà e auspichiamo sia il dovere di tutti, dalla destra alla sinistra. Ci appelliamo a questi cittadini che cercano di boicottarci affinchè desistano: state facendo del male ai vostri consanguinei, ai vostri concittadini non a noi che non ne ricaviamo nulla se non la gioia di aver fatto del bene a qualche famiglia. Concludiamo dicendo che se leggete scritto “Spesa per gli Italiani”, o usare i colori della nostra bandiera, non vogliamo dire nulla di offensivo verso nessuno, nulla di disciminatorio, oggi più che mai siamo tutti Italiani e chi si sente offeso nel sentirsi definito Italiano ha un problema che non possiamo noi aiutare a risolvere.”