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Roma

ALBANO LAZIALE: IL M5S PRESENTA CANDIDATO SINDACO E PROGRAMMA ELETTORALE

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Tempo di lettura 2 minuti "Un forte segnale di cambiamento nella decisione del M5S di Albano Laziale per la scelta del candidato sindaco e vicesindaco."

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Redazione

Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento Cinque Stelle Albano Laziale.

Albano Laziale (RM) – "Emiliano Bombardieri rappresenta la continuità nelle scelte del gruppo. Membro storico del M5S di Albano Laziale, nel corso degli anni si è sempre speso con umiltà, serietà e professionalità nelle battaglie territoriali, con la stesura di progetti, la partecipazione attiva a manifestazioni, la presenza continua e costante in ogni singolo evento. Giovane architetto, Bombardieri porta con sé un know how importante: è vissuto per diversi anni all'estero, ove ha maturato significative esperienze professionali e di vita; su quella base, è poi tornato per contribuire a modificare le dinamiche che, in ambito ambientale, culturale e sociale, hanno caratterizzato la gestione politica degli ultimi anni.

Federica Nobilio rappresenta la novità e l'apertura del gruppo cinque stelle. Nobilio entra a far parte del M5S dopo la difficile scelta di abbandonare, nel 2011, il suo percorso con i partiti della sinistra, a causa di una insanabile discordanza riguardo agli ideali dell’agire politico; tali ideali sono stati ritrovati, nelle tematiche e negli intenti, nell’ambito del cinque stelle. Nobilio ha studiato all'estero per un anno; da sempre impegnata nel sociale, in particolare sulle tematiche di genere, è accompagnatrice turistica ed esperta di turismo.
Il suo impegno e la sua partecipazione attiva e consapevole rappresentano l'emblema del rispetto e della coerenza delle idee.

La presentazione della candidatura integrata Bombardieri-Nobilio vuole essere un forte messaggio lanciato da parte del gruppo Cinque stelle. Se si vuole attuare un cambiamento, esso non si può mettere in atto con deleghe in bianco, ma con l'impegno continuo e la partecipazione diretta di tutte e di tutti.

Presentare insieme sindaco e vicesindaco significa unità d’intenti e bando ai personalismi, all’idea dell’uomo della provvidenza. Significa affermare un’idea alta di cittadinanza, significa voler valorizzare i percorsi di tutte e di tutti; significa portare l’attenzione sulle questioni di genere, in una città che ha un solo consigliere donna; significa dire no alla logica della clientela, per cui i diritti diventano privilegi assegnati da patroni e padrini; significa proporre (lo dimostrano le biografie dei due candidati) un progetto di rinascita, che si attua con la difesa degli equilibri ambientali ed il recupero d’una identità culturale per questa città e per l’intera area dei Castelli Romani; solo così sarà possibile una nuova economia, nuove possibilità di lavoro al di fuori delle vecchie dinamiche assistenziali. E' un’idea coerente con i principi del M5S, perché si mette in atto un processo partecipato, aperto al contributo di tutti i cittadini, delle associazioni, delle forze sociali, fuori dall’idea per cui esiste un ‘tecnico’ (il politico) che amministra la cosa pubblica secondo competenze e processi che risultano opachi e lontani rispetto al corpo civile. Si esce dalla contrapposizione tra casta politica e società e la proposta politica, frutto dell’esperienza dei cittadini, risulta insieme più democratica e più concreta.

Il M5S di Albano intende presentare il candidato sindaco, il vicesindaco e il programma elettorale in una serie di assemblee pubbliche che si svolgeranno nella loro prima fase dalla fine di ottobre e per tutto il mese di novembre. Il programma elettorale è già consultabile sul sito http://www.albanolaziale5stelle.it
Il primo di questi appuntamenti si terrà il giorno 31 Ottobre con un aperitivo sociale alle ore 19:00 presso la Casa delle Associazioni in via XXIV maggio n°1 in cui si invitano i cittadini a partecipare numerosi. No alla candidatura dei condannati in via definitiva, no alla politica come professione, massimo due mandati per coloro che vengono eletti nelle liste del Movimento, o come arricchimento personale. Restituzione del finanziamento pubblico ai partiti mascherato da rimborso elettorale, autoriduzione dello stipendio degli eletti."
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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