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ALBANO LAZIALE: IL BILANCIO DELL'ATTIVITA' DEL COMMISSARIATO DI POLIZIA

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Tempo di lettura 2 minuti Importante il ritrovamento di un deposito di armi e munizioni, l’arresto di un pluripregiudicato autore di rapine a supermercati, la scoperta di quattro carrozzerie

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Redazione


Albano Laziale (RM) – Nell’anno 2013 il  Commissariato di Albano Laziale  ha sviluppato l’attività preventiva operando un  costante controllo del territorio  nell’arco delle 24 h con la presenza delle volanti, effettuando inoltre attività di prevenzione ed indagini anche con equipaggi  con auto e moto civetta.

La quotidiana presenza delle pattuglie sul territorio, l’attività investigativa e di polizia amministrativa ha consentito il conseguimento dei seguenti risultati:

Nr.50 arresti (ricettazione armi  e munizionamento; riciclaggio autovetture; stupefacenti; rapine; furti in abitazione; furti carburante; evasione; MAE; favoreggiamento prostituzione; evasioni dagli arresti domiciliari; violenza privata);

Nr.186 denunce in stato di libertà. In evidenza denunce per  danneggiamenti su mezzi pubblici (COTRAL) ;  reati contro la Pubblica Amministrazione ;

Nr.90 sequestri penali;

Gr. 582 di sostanza stupefacente sequestrata penalmente, così suddivisa: gr.116 di cocaina, gr.283 di hashish, gr.182 marijuana e gr.1 di eroina.

Gr.1.203 di sostanza stupefacente sequestrata amministrativamente, così suddivisa: gr.2 di cocaina, gr.17 di hashish e gr1.184 di marijuana.

Nr. 2012 controlli agli arrestati domiciliari e sottoposti a misure;

Nr.10 fogli di via dal Comune di Albano Laziale;

Nr.84 controlli amministrativi così suddivisi: nr.37 controlli ad esercizi pubblici (di cui nr.26 a bar, nr.3 ad attività di ristorazione, nr.6 ad attività di ‘Compro Oro’, nr.1 a fabbrica pirotecnica e nr.1 a sala da gioco) e nr.47 controlli a privati relativamente le armi;

Nr. 5 sanzioni amministrative elevate a carico di esercizi;

Nr. 5 sanzioni amministrative per violazione a ordinanza sindacale per il contrasto al fenomeno della prostituzione;

Nr. 1 revoca licenza a fabbrica materiale pirotecnico;

Nr. 2 locali chiusi di concerto  con la ASL Roma H di zona per provvedimenti sanitari;

Nr. 4500 utenti ricevuti dal settore Amministrativa – Immigrazione;

Nr. 1220 passaporti ricevuti;

Nr. 1230 permessi di soggiorno rilasciati;

Nr. 3780 autorizzazioni di polizia trattate;

Nr. 25  giornate di incontro con gli studenti nell’ambito del progetto scuole.

Il ritrovamento di un deposito di armi e munizioni, l’arresto di un pluripregiudicato autore di rapine a supermercati,  la scoperta di quattro carrozzerie  ove si  riciclavano auto rubate nei castelli e nella capitale, il sequestro di circa Kg. 1, 800 di sostanze stupefacenti,  arresti per furti di carburante da depositi, alcune delle  attività realizzate investigativamente dall’ufficio.

I controlli della polizia amministrativa sono proseguiti anche nel 2013 sia  verso i  “compro oro” , sia di somministrazione di alimenti e bevande, nonché verso  i titolari di autorizzazioni in materia di armi,  con controlli congiunti con la ASL e l’Ispettorato del Lavoro che in due casi hanno portato alla chiusura temporanea degli esercizi.

E’ utile sottolineare che a tali risultati hanno contribuito anche  le segnalazioni dei residenti e dei commercianti in ordine a qualsiasi tipologia di “fatti e persone sospette” ,  che in alcuni casi  hanno trovato riscontro ottimizzando al meglio il risultato operativo ottenuto.

Si ritiene pertanto estremamente utile una  ancora più ampia collaborazione da parte dei cittadini per “una sicurezza partecipata”  , specificamente al fine del contrasto dei reati predatori, in maggior modo  nelle aree più periferiche ove la conformazione del territorio non favorisce al massimo l’efficacia del solo  pattugliamento.

Nel corso del 2013 non sono mancate inoltre le occasioni di confronto con gli studenti, che, nell’ambito del  PROGETTO SCUOLE SICURE coordinato dalla Questura ha permesso  ben 25 cicli di incontro con gli studenti  delle elementari, medie, superiori del territorio, sviscerando le tematiche  del bullismo, del crimine informatico, della violenza, del vandalismo.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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