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ALBANO LAZIALE DISCARICA: I PONZIO PILATO DEL SETTIMO INVASO, L'INTERMINABILE CONFERENZA DI SERVIZI E I CITTADINI CHE BOCCHEGGIANO TRA I VARI MALORI

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"Benché Nicola Zingaretti all’inaugurazione dell’isola ecologica per l’avvio della raccolta differenziata a Genzano di Roma aveva promesso che se non proprio lui, ci sarebbe stato Michele Civita all'incontro con i Comitati,  venerdì 21 la delegazione ha potuto incontrare solo il Dottor Lazzara della segreteria dell’Assessore regionale Michele Civita e il  nuovo dirigente Bruno Placidi  – già Direttore dell’Arpa poi rimosso – nominato dalla Giunta di Nicola Zingaretti in sostituzione di Raniero de Filippis, arrestato per la vicenda rifiuti legata a Manlio Cerroni".

 

di Maria Lanciotti

Albano Laziale – Castelli Romani (RM) – Il No Inc lo aveva annunciato con un volantino: venerdì 11 aprile tutti alla Regione Lazio per la chiusura della discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale. 

Gli ultimi fatti sono presto riassunti: da oltre un anno va avanti, a Palazzo Savelli sede del Comune di Albano Laziale, un’interminabile conferenza di servizi sull’inquinamento della falde acquifere sottostanti la discarica, ma tutto rimane lettera morta.

E intanto che Amministrazione comunale e Regione Lazio si addossano a vicenda responsabilità, che nessuno alla fine si assume, il Prefetto Pecoraro ha preso i suoi provvedimenti, imponendo ai comuni la sospensione di ogni genere di rapporti con la Pontina Ambiente. E ciò comporterebbe il divieto di accesso alla discarica per i compattatori, il divieto di utilizzo dell’impianto TMB che vi si trova installato e del fatidico settimo invaso.

E cosa fa il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini per tutta risposta? Mentre tutto continua come se il provvedimento d’interdizione non fosse stato mai emesso dal Prefetto Pecoraro, succede che alla conferenza dei servizi dello scorso  2 aprile il primo cittadino firma un’ordinanza per mantenere aperta per altri tre mesi la discarica di Roncigliano, con annessi e connessi. Rimandando poi tutto alla Regione, come prassi consueta dello scaricabarile.

Quindi il sindaco Nicola Marini – con gli altri sindaci di bacino,  – e nessuno di questi ultimi può dirsi fuori dal giro – ha fatto la sua bella manovra e si è dato una bella lavata di mani: nessun controllo né prima né dopo, mentre la settima buca velocemente si riempie e la cittadinanza boccheggia fra un malore e l’altro. Sembrerebbe pure che l’Amministrazione di Albano Laziale si sia fatta truffare da Manlio Cerroni, e ciò sarebbe molto grave e spiegherebbe ahimè tante cosucce. In tutto questo miserevole trac trac il Coordinamento No Inc non ha mai abbassato la guardia, e ha incassato colpi su colpi senza mai retrocedere. L’Amministrazione Marini ha negato loro l’accesso ai documenti relativi alla questione, tra cui le fatture della Pontina Ambiente dal 2012 ad oggi, ossia del periodo non coperto dall’inchiesta, e il rifiuto è stato motivato dal fatto che rendendo pubblici tali documenti si andrebbe a ledere “i legittimi interessi della Ditta”.

Mentre il Dipartimento di Prevenzione della Asl RmH non ha reso loro accessibile il Rapporto ARPA dello scorso gennaio.  Questo ed altro il No Inc si riserva di portare in Procura, dove oltre alla richiesta di poter visionare i carteggi vorranno anche discutere i ricorsi pendenti relativi alla settima buca. E ciò costerà altri soldini che dovranno uscire dalle tasche dei cittadini, cui si chiede la massima solidarietà popolare.

Ed ora un breve resoconto sull’iniziativa di venerdì 11 aprile, seguita al volantino di convocazione, che ha visto riuniti in presidio dinanzi alla sede della Regione i Comitati del Lazio, che da tempo si battono contro la devastazione ambientale e contro ogni tipo di lobby. E sono stati loro, i semplici cittadini, a tentare un dialogo con la Regione Lazio, poiché chi dovrebbe rappresentarli – fra cui anche qualcuno ben retribuito nello staff del Governatore Nicola Zingaretti – non sembrerebbe propendere per una corretta comunicazione.

Lasciamo quindi la parola ad uno dei cittadini presenti, che ci  ha raccontato a caldo lo svolgersi e l’esito (amarissimo) dell’incontro. 
"Benché Nicola Zingaretti all’inaugurazione dell’isola ecologica per l’avvio della raccolta differenziata a Genzano di Roma aveva promesso che se non proprio lui, ci sarebbe stato Michele Civita all'incontro con i Comitati,  venerdì 21 la delegazione ha potuto incontrare solo il Dottor Lazzara della segreteria dell’Assessore regionale Michele Civita e il  nuovo dirigente Bruno Placidi  – già Direttore dell’Arpa poi rimosso – nominato dalla Giunta di Nicola Zingaretti in sostituzione di Raniero de Filippis, arrestato per la vicenda rifiuti legata a Manlio Cerroni.

È entrata una delegazione composta dai rappresentati di Albano Laziale, Fiumicino, Cerveteri-Bracciano, Guidonia, Malagrotta, Gallicano-Genazzano, per un totale di sei persone. La delegazione è uscita dopo due ore e mezza  molto delusa e arrabbiata a causa di un atteggiamento vago e di bassissimo profilo dei due interlocutori. I quali hanno cianciato per tutto il tempo di “legalità” e quando gli è stato fatto notare che il percorso di questi impianti – discariche, TMB, inceneritori, impianti a biomassa/biogas – è costellata di atti illegittimi a cui ha dato seguito anche la Magistratura, il Dottor Lazzara ha candidamente chiesto: “E dove li mettiamo i rifiuti?” Aggiungendo: “E poi bisogna rispettare le normative per far lavorare gli impianti”. 

L'Arpa certifica che a Roncigliano c'è una situazione di emergenza sanitaria, sulla caratterizzazione complessiva interna-esterna il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini dice che è stato lasciato da solo (da chi?), sulla revoca dell'AIA va bene quello che dice la Confservizi (come fosse Vangelo), all’assemblea regionale sulla situazione rifiuti dopo gli arresti si era detto: “Rivisiteremo e ridiscuteremo tutte le Autorizzazioni Integrate Ambientali, e ciò non è stato fatto né si apprestano a farlo. Niente di nuovo, iniziativa senza nessun riscontro, purtroppo".  

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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