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Albano Laziale, Consiglio comunale dei giovani: espressione di società civile oltre gli schieramenti partitici

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ALBANO LAZIALE (RM) – Filippo Piluso, studente di legge con varie esperienze tra Italia e estero, spiega cos’è il Consiglio comunale dei giovani, che vede come protagonista il Comune di Albano Laziale, in quanto collaboratore e candidato sin dagli inizi del progetto.

In che cosa consiste il Consiglio Comunale dei Giovani?

Rispondendo in maniera tecnica è un organo democratico di rappresentanza di tutti i giovani tra i 15 e i 25 anni residenti nel comune di Albano Laziale di cui un 1/3 composto da ragazzi trai 15 e i 17 anni e un altro 1/3 a rappresentare la quota rosa, avente funzione prettamente propositiva e consultiva nei confronti del Consiglio comunale e della Giunta oltre a quella di essere interpellata facoltativamente dal Consiglio comunale per la richiesta di un parere preventivo a una determinata delibera ed essere obbligatoriamente sentita dallo stesso quando questo delibera su una materia di competenza giovanile, sebbene il parere poi non sia vincolante ma solo d’indirizzo.

In pratica?

Rispondendo di pancia il Consiglio comunale dei giovani è un’occasione unica di partecipazione attiva alla vita del comune come espressione di società civile, potendosi confrontare con tematiche ambientali, culturali, sociali di rapporto con le istituzioni giovanili e portando quindi il mondo del volontariato a una dimensione più materiale e una palestra politica ma non partitica.

Da dove proviene la volontà di creare un tavolo politico per i giovani di Albano Laziale?

Le prime tracce risalgono al Novembre del 2015 quando un nostro amico, Gabriele Antonetti all’epoca militante in un partito di minoranza in Consiglio, ebbe l’idea di proporla a l’allora consigliere presente del Partito per sottoporlo all’esame del Consiglio. In seguito ci siamo uniti io e un altro ragazzo, ora candidato nella nostra lista, entusiasti della proposta. L’idea ci mosse da subito vedendo come fosse realmente un’occasione di mobilitare i giovani immersi in un disinteresse dilagante verso la vita del proprio comune, visti soprattutto i risultati dei Consigli comunali dei Giovani limitrofi.

E’ stato un percorso lineare privo di difficoltà?

In realtà abbiamo conosciuto un’interruzione ma portai, in ogni modo, il progetto in comune dopo 5 mesi all’Assessore alle politiche giovanili Alessandra Zeppieri. Da quel momento si è svolta una tavola rotonda in comune con i primi ragazzi coinvolti, che oggi per lo più fanno parte della nostra lista e hanno consentito la realizzazione del progetto, e i consiglieri e presidenti dei Consigli comunali Giovani di Aprilia e Grottaferrata e l’amministrazione stessa con l’Assessore Zeppieri, con cui scrivemmo le prime bozze di regolamento poi approvato nell‘aprile 2017.

Quali sono gli obiettivi che si prefigge il Consiglio Comunale dei Giovani e come pensate di perseguirli?

Il primo obiettivo è quello di un coinvolgimento di tutti i giovani alla vita attiva del comune. Deve essere un’esperienza di Società civile, dove va riscoperto quel senso di appartenenza civile, fatta di collaborazione e di idee, ma sottolineo non di Ideologie.

Abbiamo dato uno sguardo al vostro programma, ce lo vuole presentare?

In termini sintetici il nostro programma tocca 4 macro-aree partendo dall’ambiente con l’avvio di partenariati in concerto con le associazioni di volontariato ambientalistiche (Legambiente, Lipu, Italia nostra etc..) per la riqualificazione delle zone verdi, punti di aggregazione giovanile, con la possibilità di creare un accordo per un campo di volontariato; la riqualificazione notturna del parco di Villa Doria. Passa, poi, per il sociale e lo scolastico: quello degli orti verticali . Un progetto che in Italia è stato finanziato dall’Unione europea, avviato da diverse Università italiane tra cui quella di Bologna , che vede il riciclo delle bottiglie di plastiche per la creazione di veri e propri orti verticali da costruire su terrazze e balconi per la riqualificazione delle zone periferiche del comune, mediante un‘opera di abbellimento dell’architettura verde urbana. Non solo, ma verranno coinvolte anche persone con disabilità psico-motorie. Sulla tematica Culturale: un progetto di Book-crossing e un potenziamento delle biblioteche comunali oltre che alla creazione di un contesto artistico di 24 ore. Poi vogliamo proporre la creazione di corsi di formazione al lavoro all’interno del comune, oltre alla possibilità di portarli all’interno delle scuole come i corsi di primo soccorso. Sempre all’interno delle scuole lavoreremo di concordo per creare una rete propositiva di attività riguardanti l’alternanza scuola lavoro che abbia anche un legame con attività di volontariato.

Il Consiglio Comunale dei Giovani segue linee politiche?

Questo è un punto che abbiamo voluto precisare da sempre: il Consiglio deve fare Politica e non PARTITICA. Questa era la motivazione per la quale avevamo chiesto in comune che il regolamento non fosse modificato e che conservasse la lista unica, per evitare che si presentassero altre liste con il segno del partito giovani, cosa che è avvenuta, facendo passare il Consiglio giovani per quello che non è.

Per quale motivo?

Ci sono tre grandi motivazioni: la prima è l’evidenza: l’insuccesso di tutti i Comuni che hanno voluto Consigli dei giovani partitici (durati massimo 6 mesi). La seconda è che l’ideologia politica non ha nulla a che fare con questo progetto. Quando ci si occupa di pulizia dei parchi, potenziamento delle aree culturali, alternanza scuola-lavoro, collaborazione con disabili che si militi in Forza Nuova, Rifondazione comunista piuttosto che PD o 5 stelle o Forza Italia non assume nessuna rilevanza, perché non ha senso che vi sia un’ideologia politica Ultima: l’organo deve avere anche una funzione, oltre che propositiva, d’interpello per il Consiglio comunale e qualora dentro vi si trovino persone legate ai Consiglieri per ragioni di partito, questi ne prenderebbero spesso le direttive senza, invece, offrire un’area di contrasto costruttivo.

Quali le modalità di voto che permettono di formare il Consiglio?

Bisognerà recarsi a Palazzo Savelli il giorno 27 Maggio e mettere un x sulla lista che si vuole votare e facoltativamente esprimere la preferenza scrivendo il nome del candidato delle stessa lista che si vuole eleggere. Più voti prenderà la lista più candidati entreranno rispettando i limiti di entrata e quindi 1/ 3 componenti trai 15 e i 17 anni e 1/3 donne. Insomma un sistema preferenziale facoltativo né proporzionale né maggioritario.

Gianpaolo Plini

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Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Frascati, rabbia e disgusto per gli atti di vandalismo e per gli incidenti al patrimonio cittadino

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Non è davvero un bel momento per quella che un tempo era la “Perla dei Castelli Romani”: la città di Frascati.
Venerdì mattina la sindaca, Francesca Sbardella, dalla propria pagina facebook, metteva in evidenza lo “scenario” al quale si erano trovati gli operai che stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione nella storica Villa Torlonia

le tristi immagini del cantiere di “Villa Torlonia”

“Non so se prevale più la rabbia o il disgusto per un atto vandalico che non ha alcuna giustificazione, le sue dure parole e poi aggiunge, stiamo lavorando, non senza difficoltà, per rendere di nuovo la nostra villa un luogo bello e accogliente e poi arriva il deficiente (o i deficienti di turno) che non sa come passare il tempo e si diverte a rovinare il lavoro degli altri.”

il cantiere di “Villa Torlonia”

E sono di ieri le immagini ancora più crude e dolorose che la consigliere Emanuela Bruni, già assessore alla Cultura della città Tuscolana mostra, sempre dalla sua pagina facebook, sullo scempio perpetrato ai danni alla palla di sperone che adorna da decenni l’ingresso del parcheggio in via Del Grande

l’ingresso al parcheggio in via Del Grande

“VANDALISMO, NONCURANZA E ASSUEFAZIONE AL PEGGIO. Ennesimo bene storico, tutelato e che insieme a tanti altri rendeva bella questa città, DIVELTO E ABBANDONATO“.
Si legge tristezza, amarezza e dolore nelle parole della consigliere Emanuela Bruni, membro tra le altre cose del cda del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo che aggiunge:

la “palla” divelta che ancora oggi è in loco

“La palla evidentemente divelta dalla colonna d’ingresso del piazzale ha fatto un volo di più di 10 metri e si suppone, per fortuna, non abbia fatto danni a cose e persone. La palla con i frammenti a 2 giorni dal fatto è ancora in loco. Nessuno che sia andata a rimuoverla pur essendo un evidente reperto storico della cittadinanza”.

il commento di una cittadina al post della consigliere Bruni

Una due giorni che davvero mostra gravi lacune al sistema di sorveglianza della città di Frascati che rischia di perdere parti importanti di un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere.
Quello che colpisce, in entrambi i post, è il messaggio conclusivo, davvero significativo:
“È stata sporta denuncia e gli inquirenti sono già a lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza”, scrive la sindaco Sbardella.
“Non serve aggiungere altro se non che questa città sta ogni giorno di più divorando la sua bellezza, il suo patrimonio e la sua ricchezza! Di tutti: cittadini e turisti!” Chiosa nel suo post la consigliere Bruni.

il ramo dell’albero caduto nel parco dell’Ombrellino

E se ci aggiungiamo la denuncia, sempre dalle pagine di facebook, della segretario della Lega di Frascati, Anna Maria Bracci, del ramo di albero caduto nel parco pubblico dell’Ombrellino diventa una “tripletta” che davvero deve far riflettere sulla necessità di aprire con urgenza un tavolo sulla sicurezza del patrimonio cittadino di Frascati.

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Monte Compatri, abbattimento leccio centenario di piazza Mastrofini: malcontento e polemica scoppiano sui social

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C’è ironia e rabbia tra le pagine dei social sul leccio che, nei prossimi giorni, sarà abbattuto a Monte Compatri proprio sotto il balcone di Palazzo Borghese, sede del Comune.
Un albero centenario che fa da sempre cornice allo splendido Monumento ai Caduti che chiude la bellissima prospettiva di piazza Marco Mastrofini.

Anche in questo caso una battaglia di post che riempie le pagine delle opposte fazioni politiche locali che non perdono occasione di confrontarsi.

La questione è venuta alla luce il 17 giugno con un post dell’ex sindaco ed oggi consigliere comunale, Marco de Carolis, che con grande segno di sensibilità scriveva: “… il leccio posizionato davanti al Monumento ai Caduti, proprio sotto le finestre dell’Ufficio del Sindaco, non sembra godere di buona salute e sembra che stia morendo nell’indifferenza generale … per molti la morte di una pianta potrà sembrare poca cosa, soprattutto visto il selvaggio disboscamento cui abbiamo assistito durante la scorsa primavera …” e rincuorava la dose parlando di “un disinteresse per il patrimonio naturalistico”.
Oggi (ieri per chi legge nds) dando seguito all’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Ferri numero 23 del 1 agosto 2023 “Messa in sicurezza alberatura leccio Monumenti ai Caduti” la ditta incaricata ha iniziato il taglio della pianta secolare tra lo sbigottimento di molti cittadini monticiani.

nella foto Palazzo Borghese, il Monumento ai Caduti ed il Leccio ormai secco

Nell’ordinanza si specifica che “… a seguito di affidamento incarico agroforestale, sulla stabilità e verifica fitostatica di n. 1 pianta di specie leccio radicata presso l’area del Monumento ai Caduti , in p.zza M. Mastrofini, è stato constatato lo stato di seccaggine e la necessità di provvedere all’abbattimento della pianta …” al fine di garantire la sicurezza di persone e cose.
Primo atto, in attesa delle successive autorizzazioni per il taglio definitivo della pianta ai sensi dei pareri previsti di cui all’art. 21 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 in cui si prevede che “L’ esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”.

il post del consigliere ed ex sindaco di Monte Compatri, Marco de Carolis

Ma ad oggi non vi è stata, da parte della amministrazione e neanche da parte dell’Ufficio Stampa comunale, nessuna comunicazione in merito ai motivi ed alle cause che hanno portato alla “seccaggine” dell’albero di Leccio ma nell’ordinanza, senza che venga allegata, si cita
una “relazione e tomografia” redatta da un agronomo contrassegnata dal protocollo 20187 del 9 luglio 2024 e protocollo 22525 del 1 agosto 2024.
Nel mentre provvediamo alla pubblicazione di questo articolo abbiamo inviato, tramite pec, la richiesta all’amministrazione comunale di poter visionare tali documenti al fine di darne evidenza ai tanti cittadini monticiani che chiedono di comprendere quali siano stati i motivi che hanno portato alla “morte” di questo centenario “cittadino monticiano”.

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