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di Federica Nobilio – Comitato Spontaneo di Albano
Albano Laziale (RM) – Il Comitato spontaneo di Albano: “Chiediamo a tutti i consiglieri comunali di recepire e far proprie le istanze dei cittadini e cittadine presentando in Consiglio Comunale una mozione che rappresenti la voce dei residenti e dei commercianti. Dando così legittimazione alle sacrosante richieste di chi vive quotidianamente il disagio di una Albano ormai sempre più blu. “
Qualcuno risponderà?
Il 31 ottobre sono state depositate al protocollo del Comune di Albano le 1500 firme dei cittadini raccolte per fermare la sciagurata delibera di Giunta del 5 luglio scorso che ha dipinto di blu la nostra città.
Ricordiamo infatti che il provvedimento ha moltiplicato nel centro storico i parcheggi a pagamento, raddoppiato in molte zone la tariffa da 0,50 a 1 € e introdotto gli abbonamenti per i residenti a tariffe che non hanno uguali in nessun altro comune d'Italia e d’Europa.
Contestualmente alle firme il comitato promotore dei residenti ha chiesto alla Giunta di ritirare la delibera palesemente iniqua e di aprire un tavolo di confronto tra residenti, associazioni e amministrazione per la concertazione di un vero piano parcheggi. Inoltre, la stessa richiesta è stata presentata anche in forma di petizione popolare, grazie al numero elevato di firme raccolte, così come prevede il regolamento di partecipazione adottato l'anno scorso dal Consiglio Comunale.
Alle reiterate richieste dei cittadini che si sono succedute in questi mesi in diverse forme (assemblee pubbliche, comunicati stampa, raccolta firme, petizione popolare), ad oggi nessuna risposta è arrivata da parte dell'amministrazione, nessuna considerazione per l'opinione espressa da 1500 cittadini.
A fronte di questo silenzio abbiamo deciso di lanciare un nuovo appello.
Chiediamo a tutti i consiglieri comunali di recepire e far proprie le istanze dei cittadini presentando in Consiglio Comunale una mozione che rappresenti la voce dei residenti e dei commercianti. Dando così legittimazione alle sacrosante richieste di chi vive quotidianamente il disagio di una Albano ormai sempre più blu.
La ragione dell'appello è che grazie all'iter amministrativo della mozione, la richiesta dei cittadini dovrà obbligatoriamente essere discussa e votata in Consiglio Comunale entro 60 giorni dalla presentazione della stessa, a differenza della petizione popolare i cui tempi sono decisamente più lunghi e il cui esito è decisamente incerto. Insomma un regolamento di partecipazione che non da però nessuna garanzia che la volontà popolare venga ascoltata…
Insomma, ci sono 1500 firme in cerca di autore, 1500 cittadine e cittadini che chiedono con forza che il loro grido di protesta venga ascoltato.
Qualcuno stavolta si degnerà di rispondere?
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