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Roma

ALBANO LAZIALE, CENTRODESTRA: AD OGGI NESSUN CANDIDATO UFFICIALE OLTRE MARCO MATTEI

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Tempo di lettura 3 minuti FDI-AN: "Domenico Roma non si permetta di parlare a nome e per conto di FDI-AN che ha tradito per andare con la Rete dei Cittadini."

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del  circolo Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale di Albano Laziale in merito alle diverse voci che si rincorrono ad Albano Laziale in questo clima di pre-campagna elettorale per la prossima elezione del nuovo sindaco.

Ecco la nota:

Il Circolo “Goffredo Mameli” di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Albano, come sempre, si attiene a quanto stabilito dal nostro statuto. FDI-AN ritiene le primarie come strumento efficace per identificare un candidato a Sindaco di coalizione. Tutti gli iscritti sono obbligati al rispetto dello statuto di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. Si ritene, altresì, che sia dovere morale di FDI-AN tentare di comporre una coalizione che condivida il nostro progetto politico ed i nostri ideali. Per questo motivo, a luglio, è stato dato mandato al partito di centrodestra di maggioranza relativa, nella persona di Marco Mattei – coordinatore di Forza Italia, di comporre una coalizione ampia e di individuare il candidato Sindaco entro la data del 31 ottobre. Trascorsa inutilmente tale data, il partito di Forza Italia avrebbe accolto la nostra proposta di celebrare le primarie di coalizione. Diamo atto al Cigno e alla Federazione delle Liste Civiche di aver raccolto l’esigenza di ricomporre il centrodestra di Albano nell'unica persona da loro ritenuta rappresentativa nella persona di Marco Mattei.  Si ritiene, ancora, che le primarie abbiano un significato politico solamente se allargate a tutta la coalizione e che nessun senso avrebbero le primarie interne di partito.
 
Ad oggi molti esponenti politici appartenenti a partiti o liste civiche associabili all'area di centrodestra hanno espresso la volontà di candidarsi alla carica di Sindaco senza un passaggio per le primarie di coalizione dichiarandosi, soprattutto, contrari alle stesse.
 
La linea politica, in fase elettorale, di FDI-AN è dettata dal Circolo Territoriale "Goffredo Mameli" ed è soggetta, per statuto, ad autorizzazione del Coordinamento Provinciale nella persona del Portavoce Provinciale Marco Silvestroni. Ogni iniziativa espressa a titolo personale da qualsiasi iscritto non esprime la volontà del partito. Le esternazioni del consigliere comunale Domenico Roma, quindi, sono da intendersi unicamente come sue considerazioni personali.

Domenico Roma, come altri, è uomo libero
e libero, quindi, di scegliere di essere rappresentato dai Venditti di turno, di andare in processione con Venditti da Marini, da Battistelli e da Carabella o da chiunque altro si palesi in questo momento di isterismo collettivo del centrodestra. Domenico Roma non si permetta di parlare a nome e per conto di FDI-AN che ha tradito per andare con la Rete dei Cittadini. Quest’ultima è una lista civica che si esprime nella persona di Adriano Venditti ed espressione del Vicesindaco Sementilli.
 
Domenico Roma ha più volte sostenuto che il partito FDI-AN è un partito spaccato in quanto alcuni esponenti sarebbero fuoriusciti perché in dissenso. Ad oggi nessun esponente attivo del partito è uscito o si è allontanato se non un unico simpatizzante, mai militante, che si era avvicinato nella speranza di ottenere un lasciapassare per la candidatura a sindaco. Lasciapassare che pretendeva di ottenere senza preliminarmente intraprendere un percorso politico all'interno del partito e comunque non ottenibile perché non rappresentativo degli ideali e dei progetti di FDI-AN.
 
FDI-AN, così come deve essere, è estranea alle problematiche interne degli altri partiti e, in particolare, di Forza Italia.
 
Ad oggi nessun esponente contrario alla candidatura di Marco Mattei, come già detto, ha presentato un’alternativa valida rappresentativa del centrodestra o si è reso disponibile a confrontarsi nelle primarie di coalizione, tranne uno che non è né supportato né rappresentato dal partito o da lista civica.

FDI-AN non si riconosce nel centrodestra attuale di Albano Laziale che, nascondendosi nel dissenso verso Marco Mattei, si sta proponendo come stampella al sindaco Marini o sta consentendo a quest’ultimo di presentarsi alle prossime elezioni con ottime possibilità di essere confermato quale peggior sindaco che abbia mai amministrato questa città. Per questo motivo noi usciamo dal centrodestra di Albano perchè ci rifiutiamo di essere teleguidati dal centrosinista a favore della rielezione del sindaco Marini.

FDI-AN, prendendo atto di quanto sopra, qualora non si trovino le condizioni per dar vita ad una vera coalizione realmente alternativa a questa deludente amministrazione è pronta ad affrontare anche da sola il prossimo scontro elettorale o al fianco di qualsiasi forza politica o federazione di liste civiche che condividano con noi il programma e gli ideali.

Il Circolo “Goffredo Mameli” proseguirà nella sua attività politica territoriale completando il programma elettorale che sarà sottoposto all'approvazione del Coordinatore Provinciale Marco Silvestroni, al quale è affidato, da statuto, il compito di approvare le future liste elettorali e il candidato a Sindaco.

Il Circolo “Goffredo Mameli” di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Albano"
 

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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