ALBANO LAZIALE (RM) – Domenica 24 marzo al parco Vivaldi di via Donizetti, ad Albano Laziale, ha visto luce il primo progetto proposto dal Consiglio Comunale dei Giovani di Albano Laziale.
A spiegarlo è uno degli ideatori del programma Filippo Piluso
L’iniziativa “Il Parco che Vorrei” vede la compartecipazione della Polisportiva Castelli Insieme che si occupa di sport integrato mettendo insieme ragazzi normo dotati e ragazzi con disabilità. Il consiglio dei Giovani e gli architetti della Polisportiva si prefiggono l’obiettivo di rivalutare totalmente il parco pubblico in modo da renderlo accessibile a tutte le tipologie di persone disabili senza nessuna discriminazione, ma anche di permettere di vedere quel campo da basket come una nuova struttura. Infatti proprio lì, da giugno si terrà il torneo di street basket diviso in quattro categorie.
La mattinata di domenica, che ha visto la partecipazione di
moltissime delle associazioni dei Castelli Romani tra cui Circo Svago, è stata
dominata dall’allegria dei ragazzi disabili che, con i loro compagni normo
dotati, hanno sottolineato la necessità di realizzare questo progetto. Il
Consiglio Comunale dei Giovani vi ha lavorato per diversi mesi e il preventivo
per permettere di ristrutturare il campo da gioco, le aree ludiche e la
possibile creazione di un orto botanico ha raggiunto la cifra di 20 mila euro.
Il presidente della Polisportiva Castelli Insieme, Fabrizio
Izzo, ricorda che il progetto si prefigge il proposito di creare uno spazio
inclusivo da dedicare soprattutto allo sport integrato che sarà una delle tante
attività che vedranno anche la condivisione da parte delle famiglie (Genitori
Speciali) e un’equipe di psicologi. Questi ragazzi che all’inizio “chiedevano
di uscire solo di casa”, oggi iniziano a parlare di “lavoro, di andare al pub,
della fidanzatina” segnando una crescita delle esigenze.
Alla presentazione del programma era presente anche
l’assessore alla Pubblica Istruzione, Politiche Educative, Giovanili di Albano
Laziale Alessandra Zeppieri che ha reso nota la volontà del Comune e del
Sindaco di tradurre questa idea in realtà perché le disabilità vengono create
da un ambiente ostile.
Sicuramente una giornata come quella di domenica, se fosse ripetuta con una cedenza settimanale, diverrebbe un’occasione per tutta la comunità di sentirsi tale. Magari imparando da ragazzi con grandi difficoltà, i quali però affrontano la vita sempre con un sorriso e soprattutto “Insieme”.