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Roma

ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI

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Tempo di lettura 2 minuti Clini: «Sono state sbloccate le procedure sul termovalorizzatore di Albano"

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Chiara Rai

Ad Albano ci sarà il termovalorizzatore. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha anticipato la notizia, rispetto la pronunziazione ufficiale del Consiglio di Stato, dove pende il ricorso presentato dal comitato contro l’inceneritore e da dieci sindaci del territorio costituitisi ad adiuvandum nei vari ricorsi contro la realizzazione dell’impianto. «Sono state sbloccate le procedure sul termovalorizzatore di Albano. – dice il ministro in audizione in Commissione Ecomafie, parlando delle soluzioni per la gestione dei rifiuti nel Lazio anche in vista delle possibili criticità della capitale per la chiusura della discarica di Malagrotta – Ho avuto notizie, ma per le vie brevi. Era pendente una procedura del Consiglio di Stato che è stata sbloccata e quindi la costruzione dell'impianto può riprendere». Immediate le reazioni di tutti gli attori che hanno portato avanti la battaglia contro la realizzazione dell’opera: “In uno stato di diritto le sentenze le scrivono i giudici e non le amministrazioni pubbliche – dice Claudio Fiorani assessore all’Ambiente del Comune di Albano e responsabile regionale rifiuti di Sel. Quanto ci è dato di sapere, il Consiglio di Stato non ha ancora emesso la sentenza  sul ricorso riguardo l’impianto. La scorsa settimana – spiega Fiorani – il consiglio di stato ha semplicemente reso improcedibili due dei tre ricorsi pendenti contro la realizzazione dell’impianto, atto meramente tecnico procedurale che non è risolutivo ai fini del giudizio finale.  La contrarietà alla realizzazione di quest’impianto, la cui procedura autorizzativa è stata bocciata dal Tar, ed espressa da dieci sindaci del territorio. Attendiamo quindi comunicazioni ufficiali da parte del Consiglio di Stato – conclude Fiorani – ma non vorremmo ci sia in atto una forzatura per rimettere in campo un progetto inutile e dannoso, in contrapposizione tanto con le comunità cittadine, quanto con le amministrazioni locali che più volte si sono espresse in tutte le sedi istituzionali sottolineando la follia dell’impianto dal punto di vista ambientale, strategico e sociale”. Per Daniele Castri, rappresentante del coordinamento No – Inc, le affermazioni del ministro costituirebbero violazione del segreto istruttorio, violazione di segreto della Camera di Consiglio e integrano ipotesi di abuso di potere. Per questo motivo il coordinamento contro l’inceneritore attenderà con fiducia la sentenza della quinta sezione del Consiglio di Stato. Intanto ieri pomeriggio nella sede del Comune di Albano si è tenuta un’altra assemblea dei No – Inc dove è stato presentato un nuovo esposto penale in merito a nuove opere non autorizzate: un terrapieno alto 15 metri, posto tra il VII invaso e Villaggio Ardeatino oltre al II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso. “Qualcuno, quindi – si legge in una nota del coordinamento –  non solo avrebbe costruito queste due opere senza le prescritte autorizzazioni di legge ma le avrebbe anche, subito dopo, collaudate. Chi, inoltre, avrebbe dovuto intervenire per farle rimuovere non si sarebbe attivato a dovere”. L’esposto del No- Inc, depositato al Tribunale di Velletri, è indirizzato al direttore dei lavori Bruno Guidobaldi, alla Pontina Ambiente srl di Cerroni, proprietaria della discarica, nonché al collaudatore geologo in corso d’opera Francesco Nolasco. Dure critiche da parte del capogruppo regionale Fds ivano Peduzzi: “ci aspettavamo che il ministro Clini assicurasse un intervento per il rispetto, da parte della Regione e del Comune di Roma – dice Peduzzi –  delle disposizioni europee e nazionali che prevedevano il 65 per cento della raccolta differenziata entro la fine dell’anno. Ci inquieta, invece, che i poteri forti e gli interessi che si muovono intorno alle scelte di realizzare discariche e inceneritori, vengano rappresentati da questo Ministro, addirittura anticipando sentenze e, forse, cercando di condizionarne l’esito”.
 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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