Roma
ALBANO: FDI SCHIERA LOREDANA MARIANI E PAOLO PALUMBO
Tempo di lettura 2 minuti Sostengono il candidato a sindaco Silvestroni, in corsa per la poltrona di palazzo Savelli
Redazione Albano Laziale (RM)
“Sono nata ad Albano – dichiara la Mariani candidata al Consiglio comunale – per questo i miei ricordi di bambina vivono in ogni angolo di questo territorio che, negli ultimi anni, con sofferenza, ho visto scivolare nel degrado”. Con lei nella corsa al Comune anche Paolo Palumbo, 53 anni, medico di Albano, già candidato nella lista per Silvestroni nelle precedenti amministrative 2010 e dal 2012 nel quadro direttivo di Fratelli d’Italia, sezione di Albano.
La politica non è il loro mestiere né la loro ambizione, ma per entrambi rimanere a guardare, continuando a tacere sulle ingiustizie, lasciando campo libero ai tanti politicanti preoccupati più del potere personale che degli interessi della collettività, lo è ancora meno!
“E’ proprio da questo pensiero – dichiarano i candidati – che nasce la voglia di sconfiggere un sistema che per tanti, troppi anni ha gestito la politica del nostro territorio. C’è bisogno di aria nuova, di spirito di servizio, rispetto delle regole ma soprattutto della cooperazione di tutti i cittadini per realizzare una buona pratica che, a nostro avviso, rimane tale a prescindere che sia di destra, sinistra o centro”.
Per i due un obiettivo comune: riqualificare il territorio potenziando e valorizzando il patrimonio ambientale e archeologico che lo contraddistinguono.
“ Albano – affermano – è “Mater Urbi”. Per storia, posizione, ambiente ed enogastronomia, il nostro Paese ha tutte le carte in regola per essere inserito a pieno titolo negli itinerari dei milioni di turisti che ogni anno decidono di visitare Roma e i suoi dintorni. Se dovessimo essere eletti, lavoreremo per il rilancio turistico della città che da troppi anni è rimasta esclusa dai circuiti nazionali e internazionali pagando lo scotto di una cattiva amministrazione, molto poco interessata al bene comune e troppo tesa alla tutela del potere del singolo politico”.