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Roma

ALBANO, CRISI COMMERCIO. GUGLIELMINO: NO AL SENSO UNICO SU CORSO MATTEOTTI

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Redazione

Albano (RM) – Secondo i dati dell'Istat quest'anno i consumi hanno subito un forte calo. Un dato che preoccupa i commercianti, già vessati da una tassazione ormai insostenibile e dall'aumento delle imposte locali (a volte spropositato) e alle prese con una congiuntura sfavorevole che non accenna ad arrestarsi. Una situazione che richiede, piuttosto che interventi punitivi,  maggiore attenzione da parte degli Enti locali con provvedimenti  che agevolino la crescita e lo sviluppo del piccolo commercio. Albano Laziale, ovviamente non fa eccezione.

"L'attuale amministrazione ha fin qui ampiamente dimostrato insensibilità e arroganza. – Dichiara la consigliera Pina Guglielmino, capogruppo di Area Democratica –  In particolare nella gestione della viabilità, – prosegue Guglielmino – che in modo specifico prevede l'istituzione del senso unico di marcia in direzione di Roma del corso Matteotti. Una decisione assunta dalla giunta Marini senza aver considerato i gravi disagi arrecati ai cittadini e ai commercianti. Tale scelta, infatti, ha creato agli automobilisti disagi nella percorrenza, costringendoli a estenuanti percorsi alternativi (alla faccia della riduzione dell'inquinamento da traffico) e ai commercianti un calo delle vendite che ha visto ridursi di quasi un terzo il volume d'affari. Una vecchia polemica che in passato ha registrato la protesta dei 'commercianti scontenti' insieme a tanti cittadini che hanno sfilato per le vie del centro tentando di persuadere un'amministrazione totalmente insensibile alle lamentele."

Pieno sostegno è arrivato ai manifestanti, invece, dall’opposizione ed in particolare dalla Consigliera Pina Guglielmino, che osservava: " Il 'salotto buono' della Città deve essere salvaguardato per non mettere a rischio decine di posti di lavoro. L’amministrazione ha sbagliato sia nei tempi che nei modi. La sperimentazione va rinviata all'apertura del secondo stralcio della tangenziale, ma solo dopo aver concordato il tutto con i cittadini e con le Associazioni di categoria.."

Nel frattempo in soccorso di cittadini e commercianti è sopraggiunta la chiusura di via Vascarelle per i lavori di adeguamento del sottopasso ferroviario, circostanza che ha costretto la giunta Marini a riaprire il senso di marcia a Corso Matteotti nelle due direzioni e che di fatto ha ripristinato la situazione precedente, decisa nel 2000 dall'allora sindaco Mattei. "Un gesto di buon senso? – Osserva Pina Guglielmino – Assolutamente no! Per il Sindaco Marini è invece stato provvidenziale, per uscire dal caos nel quale si era infilato, l'adeguamento del sottopasso ferroviario di Vascarelle. Infatti mascherandosi dietro un’ opera pubblica a tutt’oggi incompiuta è tornato sui suoi passi riaprendo il corso a doppio senso e tentando inutilmente di salvare la faccia. Tanto è vero che oggi che via Vascarelle è stata riaperta al traffico e Corso Matteotti continua ad essere percorribile in entrambe le direzioni. – La capogruppo conclude – E’ grave la presa in giro ai danni dei cittadini soprattutto se si considera che l’allargamento del ponte ferroviario di Vascarelle è ormai fermo da settimane, un’opera pubblica progettata, finanziata ed appaltata dalla precedente amministrazione. A questo punto, dobbiamo sperare che una maggioranza impazzita non pretenda di nuovo l'istituzione del senso unico su Corso Matteotti. Una preoccupazione che serpeggia tra i commercianti e tra i singoli cittadini, oltre che tra i lavoratori. Noi siamo dalla parte dei cittadini e dei commercianti" 
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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