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di Maurizio Costa
Una cellula terroristica di Al Qaeda è stata sgominata dalla Digos: 18 persone sono state arrestate nella mattina di venerdì. Le città nelle quali risiedevano i terroristi si trovano soprattutto in Sardegna, in Gallura, ma anche in altre parti d'Italia, come a Bergamo, Roma e Frosinone. Questi soggetti organizzavano attentati in Pakistan e Afghanistan direttamente dall'Italia, per poi andarli ad eseguire sul posto.
Il comunicato della polizia recita che i terroristi avevano a disposizione "armi in abbondanza e numerosi fedeli che erano disposti a compiere atti di terrorismo in Pakistan ed Afghanistan, per poi rientrare in Italia". Una vera e propria cellula che avrebbe organizzato ed eseguito più di un attentato.
Questi talebani, molto vicino alla figura di Osama bin Laden, avrebbero ucciso più di cento persone l'anno scorso radendo al suolo il mercato a Peshawar, in Pakistan. I loro obiettivi erano solitamente i cristiani che vivono in quelle zone.
Un imam che operava da Brescia e Bergamo sarebbe il capo di questa cellula terroristica. Appoggiandosi all'ideologia dello pseudo-partito Tabligh Eddawa, questa persone raccoglieva fondi, forte della sua autorità religiosa, per fa andare avanti l'organizzazione.
Inoltre, i soldi venivano anche dall'estero, attraverso uno scambio di soldi che venivano portati su aerei o treni: "I fondi venivano inviati in Pakistan mediante membri dell'organizzazione che aggiravano i sistemi di controllo sull'esportazione doganale di denaro – si legge nella nota della polizia -. In un caso è stato riscontrato il trasferimento di 55.268 euro mediante un volo per Islamabad in partenza da Roma Fiumicino, omettendo di farne dichiarazione di possesso alle autorità doganali".
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