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Cultura e Spettacoli

Al Palazzo delle Arti di Napoli partita la mostra dedicata al genio olandese Maurits Cornelis Escher

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Magnifica la mostra di Escher al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) partita lo scorso 1 novembre e che resterà aperta fino al 22 aprile 2019. La mostra dell’artista olandese presenta circa 200 opere, ed è un percorso immersivo nel mondo di Escher che i viaggiatori faranno. L’intera esposizione è arricchita maggiormente perché oltre alle opere vi è anche un’ampia sezione dedicata all’influenza che l’artista olandese ha avuto sulle generazioni successive, dalla musica, alla Settima Arte, ai fumetti, la moda e la pubblicità.

La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è prodotta ed organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Fondation e curata da Mark Veldhusen e Federico Giudiceandrea. “E’ un ritorno di Escher a Napoli” ha affermato l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele durante la conferenza stampa presentata il 31 di ottobre, alla presentazione era presente il Sindaco del capoluogo partenopeo Luigi de Magistris e ha affermato in merito alla mostra “E’ una magnificenza questa mostra”, prosegue de Magistris “Noi caparbiamente puntiamo sulla cultura anche se è un momento difficile, la cultura è un motore per l’economia”.

La mostra accoglie i visitatori con un breve docu-film chiamato “Un genio nel genio nel genio”, ed introduce i “viaggiatori” alla scoperta del mondo inesorabilmente meandrico di Escher. I fruitori spazieranno nel suo mondo intrigante, un percorso nelle sue geometrie, un’esplorazione tra le prospettive illusorie, grazie agli infiniti punti di fuga, un girovagare nella bidimensionalità e nella tridimensionalità, nei “movimenti” degli elementi tipici della corrente che Escher fu precursore, ossia l’Optical Art di cui può essere considerato un’esponente ante litteram e tale corrente venne poi fondata da Victor Vaselary e sviluppatosi tra gli anni ‘60 e ’70.

I lavori del genio poliedrico olandese sono “racconti” razionali, ma emotivi allo stesso tempo, era un’artista del suo tempo ed aveva avuto una forte influenza Surrealista, ma la sua semiotica era irriconoscibile ed unica che ancor oggi nell’era delle nuove tecnologie e delle riproduzioni le sue immagini incuriosiscono e coinvolgono totalmente i fruitori, immergendoli nella conoscenza sia della ragione che dell’arte.

L’artista olandese riusciva con la sua capacità tecnica di rendere tridimensionale un piano bidimensionale e di dare dinamicità ai suoi elementi tipici dell’arte cinetica, la mostra-esposizione al Pan con i suoi luoghi deputati realizzati in scala reale chiamati “momenti d’esperienza” danno la possibilità di fare un’exeperience partecipativa ai visitatori nel mondo “escheriano”.

La produzione artistica di Maurits Cornelis Escher ha avuto una notevole svolta nel suo “Viaggio in Italia” che fece per la prima volta con alcuni suoi amici nel 1922, ne restò talmente affascinato che volle ritornare nel Bel Paese lo stesso anno restandovi fino al 1936, egli amava dire che :”lo stupore è il sale della terra”.

Nella primavera del 1923 proseguì il suo Grand Tour partendo dalla “superba” Genova fino alla costiera amalfitana e ne restò folgorato, sia dalla bellezza delle architetture ed anche dai declivi calcarei a picco sul mare della costa. Escher aveva un legame speciale con la Campania perché a Ravello conobbe l’amore della sua vita Jetta Umiker, una giovane svizzera amante dell’arte, fra i due subito nacque un’intesa e l’anno dopo divenne sua moglie. Una foto storica immortala Escher con sua moglie Jetta in una bellissima veduta dall’alto di Atrani con la stessa chiesa che ritroviamo nell’opera “metamorfosi II” che è tra le realizzazioni artistiche più identicative e iconiche del grande genio olandese, attualmente esposta al Palazzo delle arti di Napoli. La sua produzione artistica con questo viaggio in costiera amalfitana è centrata sugli scorci e le architetture, da qui nascono ben 15 stampe tra cui Atrani, Costa di Amalfi (1931), Case in rovina ad Atrani (1931), San Cosimo, Ravello (1932) e il Borgo di Turello (1932). La sua permanenza in tutto il Sud Italia consacrò buona parte della sua maturazione artistica che tanto caratterizzano il suo genere, le opere di Escher non tralasciano nulla, infatti scienza, natura, rigore analitico e capacità contemplativa si fondono in armonia dando vita ad un unicum linguaggio artistico.

Mark Veldhuysen della M.C. Escher Foundation spiega “Il meridione era la sua casa, perché con la mente non lasciò mai l’Italia anche quando dovette lasciarla”. Tra le altre opere da poter ammirare al Palazzo delle Arti “Relatività” del 1953, “Vincolo d’unione” del 1956 e “Giorno e notte” del 1938 e tantissime altre opere che danno la possibilità di coinvolgere tutti, anche i bambini, infatti grazie agli spazi “momenti d’esperienza” potranno fare un ottimo approccio all’arte e all’artista. I viaggiatori esploreranno nella cosiddetta “mania escheriana”, tra gli spazi deputati da ammirare all’interno della mostra nel percorso espositivo ci sono vestiti, cravatte e borse con stampe dei dipinti dell’artista, copertine di dischi e filmati ispirati ad Escher il grande genio poliedrico che stiamo meritevolmente celebrando.

Giuseppina Ercole

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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Cultura e Spettacoli

Tivoli, al via il festival della cultura giapponese

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Nei giorni 4,5 e 6 luglio si svolgerà a Tivoli la Prima Edizione del Festival della Cultura Giapponese, nell’ambito del rapporto di gemellaggio che lega Tivoli alla città giapponese di Yugawara.
Questo appuntamento si inserisce nel complesso dei rapporti istituzionali che collegano le due comunità e vuole rappresentare anche un ponte tra due culture millenarie che sembrano distanti e che invece hanno molti punti di contatto.
All’iniziativa hanno dato il proprio Patrocinio Gratuito i Comuni di Tivoli e di Guidonia Montecelio, L’Istituto Va-Ve, Villae Tivoli, la Fondazione Italia-Giappone, la DMO di Tivoli e Valle dell’Aniene Terre di Otium e la Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio che ha erogato anche un contributo finanziario a sostegno dell’iniziativa.
Numerosi sono stati gli sponsor privati del territorio che hanno voluto supportare l’evento.
Il Comitato promotore del Festival è composto dall’Associazione Tivoli Città della Cultura, Tivoli ONLUS, LUIG (Libera Università Igino Giordani) e Agenzia del Viaggiatore-CTS.
Il programma allegato è ampio e denso di eventi ed è finalizzato a far conoscere alcuni aspetti della cultura giapponese con l’intento di rafforzare i rapporti anche dal punto di vista istituzionale e degli scambi commerciali.
Una delegazione della Città di Yugawara sarà ospite della nostra Città negli stessi giorni in cui si svolgerà il Festival e visiterà molti luoghi e strutture sia di Tivoli sia di Guidonia Montecelio.
Il Sindaco di Tivoli accoglierà la Delegazione il 4 luglio presso Palazzo San Bernardino per i saluti e lo scambio dei doni
istituzionali.
Particolarmente significativo ed evocativo sarà l’evento del 6 luglio, alle ore 17,00, presso le Scuderie Estensi.
In quell’occasione si celebrerà il primo Raid aereo Roma-Tokyo del 1920 e si commemorerà la figura dell’Ufficiale Pilota Arturo Ferrarin che compì la trasvolata. Per l’occasione, il giorno 5 luglio alle ore 9,30, il 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza presso l’Aeroporto di Guidonia Montecelio, sorvolerà la Città di Tivoli per omaggiare la memoria del
pilota italiano, la sua impresa, la Delegazione giapponese e la città di Tivoli.
A Yugawara è presente uno dei più grandi biscottifici del Giappone intitolato alla città di Tivoli, così come un grande Centro Commerciale, inaugurato nel 2017, dove insiste un’ampia zona in cui è possibile trovare prodotti alimentari italiani, in particolare di Tivoli e della Valle dell’Aniene.

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