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Redazione Lazio

AGRICOLTURA LAZIO: SVOLTA EPOCALE

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Tempo di lettura 3 minuti Sbloccati i fondi a meno di un mese dalla delibera approvata lo scorso 5 giugno dalla Giunta Zingaretti che aveva indirizzato 41 milioni di fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale.

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Regione Lazio / Agricoltura – La Regione Lazio ha autorizzato il finanziamento dei primi 7,5 milioni di euro di fondi europei per avviare due Progettazioni Integrate Territoriali (PIT).  

Si tratta del primo sblocco di fondi a meno di un mese dalla delibera approvata lo scorso 5 giugno dalla Giunta Zingaretti che aveva indirizzato 41 milioni di fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale. Oggi l'amministrazione regionale consegna ai rappresentanti beneficiari gli atti di autorizzazione al finanziamento di due Pit:  il comprensorio del Parco regionale delle Montagne della Duchessa e l'Area Protetta dei Monti Simbruini, zone che interessano in tutto 30 Comuni delle province di Frosinone, Roma e Rieti.

Dopo le prime due di oggi, contiamo di concedere gli atti di finanziamento a tutte le 21 PIT del Lazio entro il 30 settembre. Con questi primi atti di finanziamento, la Giunta Zingaretti traduce in atto concreto una vera e propria opportunità di sviluppo per il sistema agricolo regionale e per l’intero mondo rurale. Un’opportunità che rischiava di rimanere inutilizzata a causa di vincoli burocratici che dal 2009 bloccavano le domande di partecipazione ai bandi.  Le PIT rappresentano una modalità di accesso alle risorse molto innovativa che poggia sulla capacità e sulla volontà di aggregare più idee e/o più soggetti per il perseguimento di un fine comune, attraverso la definizione di una strategia condivisa di sviluppo locale in grado di sostenere i comparti produttivi e lo sviluppo dei territori.

 I beneficiari dei fondi sono enti pubblici quali Province, Comuni, Comunità Montane, Enti Parco, Università Agrarie, e soggetti privati quali aziende agricole, microimprese e cooperative che operano nei territori interessati. 

 Gli obiettivi principali delle iniziative sono il sostegno alle imprese agricole ed extragricole, con particolare riferimento all’agroalimentare e al turismo, attraverso la dotazione di servizi e infrastrutture per lo sviluppo della multifunzionalità dell’agricoltura e per la valorizzazione del paesaggio rurale.

 Le PIT finanziate sono il comprensorio del Parco Regionale delle Montagne della Duchessa (comuni di: Ascrea; Belmonte in Sabina; Borgorose; Castel di Tora; Collalto Sabino; Fiamignano; Longone Sabino; Marcetelli; Pescorocchiano; Petrella Salto; Nespolo; Paganico; Pozzaglia Sabina; Rocca Sinibalda; Turania; Varco Sabino; Concerviano)  e quello dell’Area Protetta dei Monti Simbruini (comuni di: Piglio, Alatri, Anagni, Serrone, Fumone, Ferentino, Filettino, Trevi nel Lazio, Camerata Nuova, Subiaco, Cervara di Roma, Jenne, Vallepietra).

 

AGRICOLTURA: L’APPROVAZIONE DEI PIT UN PASSAGGIO EPOCALE PER I TERRITORI DEL LAZIO. LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI CONSIGLIERI REGIONALI DEL GRUPPO PER IL LAZIO  

"Le autorizzazioni di finanziamento presentate questa mattina (28/6/2013) dal presidente Zingaretti  e dall’assessore all’agricoltura Ricci su i primi due Pit  – Progettazione Integrate Territoriali –  finanziati con  7,5 milioni di euro di fondi europei, rappresentano un’occasione unica per l’intero territorio regionale. 

Grazie al recupero di ingenti parti di fondi da destinare al potenziamento del settore agricolo e turistico la Giunta regionale, torna a ribadire la centralità dei finanziamenti europei che rappresentano un supporto fondamentale in un momento particolarmente critico  per gli enti locali e per le piccole realtà rurali.  

Realtà che,  grazie a questi progetti possono provare rispondere alla crisi e ai tagli centrali con la progettazione integrata. 

Una significativa inversione di rotta che testimonia la possibilità di cambiare rispetto a un sistema in continua evoluzione dove è necessario orientarsi con rinnovate volontà politiche e capacità amministrative.  

L’approvazione dei PIT è altamente innovativa perché questi progetti mettono in primo piano la responsabilizzazione delle comunità locali e  l’obbligo da parte degli enti proponenti di seguire il percorso anche dopo lo stanziamento dei fondi. 

I PIT sono alla base del progetto politico del Gruppo Per il Lazio perchè finalizzati al recupero della qualità del territorio, ad un’agricoltura moderna, alla promozione del paesaggio, all’implementazione di progetti etici che sappiano coniugare sviluppo locale e salvaguardia delle risorse".

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 09/04/2013 AGRICOLTURA MOLLATA DALLA UE

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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