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ADDIO A JOHAN CRUYFF, LEGGENDA DEL CALCIO

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Tempo di lettura 2 minuti L'ex fuoriclasse olandese aveva 69 anni, è stato colpito da un tumore ai pomoni

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di Silvio Rossi

È morto oggi, all’età di 69 anni Johan Cruyff, una leggenda del calcio degli anni settanta, centravanti di quel calcio totale olandese che è stata la più grande innovazione tattica dello sport forse più seguito al mondo.
Il calciatore, nato ad Amsterdam nel 1947, è stato la bandiera dell’Ajax, con cui ha giocato dieci campionati, vincendo tre Coppe dei Campioni, la Supercoppa Uefa e la Coppa Intercontinentale. Dal mese di ottobre 1973 passò al Barcellona (vincendo al primo anno il campionato spagnolo dopo 14 anni di digiuno), dove rimase per cinque anni.
Fu uno dei protagonisti della grande Olanda, che giunse seconda ai mondiali del 1974 in Germania dietro ai padroni di casa, meravigliando il mondo per la spettacolarità del calcio, la grande capacità di corsa, l’intercambiabilità dei ruoli tra gli uomini in campo. Proprio Cruyff, schierato come centravanti, ma diverso dalle punte statiche che popolavano le squadre di quel tempo.
Durante i mondiali tedeschi si mise in luce segnando una doppietta all’Argentina e un goal contro il Brasile, non riuscì però a essere incisivo nella finale, persa per 2 a 1 contro la squadra di Vogts e Muller (che realizzò la rete decisiva). Durante la sua carriera segnò circa 400 reti, guadagnandosi il soprannome di “Profeta del goal”.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, ha intrapreso l’attività di allenatore, con la stessa squadra che lo vide esordire come calciatore (l’Ajax), portandolo in due anni a vincere di nuovo una coppa internazionale (la Coppa delle Coppe del 1987), cosa che non accadeva dal 1973, anno in cui Cruyff lasciò la squadra.
L’anno successivo andrà ad allenare il Barcellona (ripetendo il passaggio che fece già da calciatore), portando la squadra catalana a vincere le prime coppe internazionali, una Coppa delle Coppe e nel 1992 la Coppa dei Campioni battendo in finale la Sampdoria di Mancini e Vialli.
Negli anni novanta subì diversi interventi per problemi cardiaci, che lo hanno allontanato per diversi anni dalla carriera di allenatore, ripresa nel 2009, fino all’addio definitivo nel 2013 quando allenava la selezione catalana.
Nel mese di ottobre 2015 ha annunciato di essere malato di tumore ai polmoni, malattia che lo ha portato alla morte, annunciata da una nota della famiglia, che ha chiesto di “rispettare la privacy della famiglia durante il loro momento di dolore”. Cruyff era sposato con Danny Coster, ex modella, figlia di un industriale dei diamanti, e aveva tre figli e un nipote.

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Vis Casilina (calcio), il preparatore dei portieri Federici: “Bel salto di qualità rispetto all’anno scorso”

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Roma – E’ ormai una presenza fissa dello staff della Vis Casilina. Massimiliano Federici è il preparatore dei portieri dell’intera agonistica (prima squadra inclusa) e lavora al campo con i numeri uno della società capitolina tutti i martedì e i giovedì. “Quest’anno c’è stato un bel salto di qualità: abbiamo veramente ottimi portieri, tra coloro che sono rimasti e i ragazzi che sono arrivati”. Federici entra nello specifico di quelli più grandi, ovvero i portieri della prima squadra e dell’Under 19 che si allenano con lui dalle 19,45 fino alle 21 circa (mentre i più giovani lavorano dalle 18,30 alle 19,45). “L’attuale titolare della Prima categoria è Alessandro Giatti che è arrivato dal Castelverde, ma è molto bravo anche Daniele Roselli che è tornato dopo un breve periodo in un’altra società. Sono due portieri con caratteristiche differenti, si allenano con grande impegno e il mister può scegliere tranquillamente. Giatti all’inizio ha avuto qualche difficoltà come tutta la squadra, poi lui era arrivato in corsa e questo non ha aiutato, ma nelle ultime due partite ha fatto molto bene”. Poi ci sono i tre portieri dell’Under 19: “Gabriele Di Ruzza, anche lui un nuovo arrivo, è molto reattivo e deve lavorare sulla tecnica. Poi c’è Alessio Loizzo che è rientrato dopo un’esperienza al Giardinetti: anche se non ha giocato moltissimo, l’ho trovato migliorato. Infine c’è Daniel Miro che è un altro ragazzo interessante”. Federici, che da atleta è stato anche giocatore professionista, da ormai una dozzina d’anni si dedica al ruolo di preparatore dei portieri: “E’ chiaro che sono cambiati i tempi, i ragazzi di oggi sono diversi da quelli di quindi anni fa e lo stesso vale anche per i metodi di lavoro. Mi piace aggiornarmi e trasmettere la passione per questo ruolo ai ragazzi, cercando di farli crescere sia dal punto di vista tecnico che umano”. La chiusura è sul rapporto col presidente Enrico Gagliarducci: “C’è stima reciproca. In poco tempo ha ricreato un movimento importante qui alla Vis Casilina, dalla prima squadra fino alla Scuola calcio”.


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Atletico Lariano (calcio, Promozione), avanti in Coppa. Rosati: “Dedicata a mister Centra”

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Lariano (Rm) – La Promozione dell’Atletico Lariano è approdata agli ottavi di Coppa Italia, onorando una competizione che ha spesso visto protagonista la società castellana. A parlare del pareggio per 1-1 nel derby sul campo della Vjs Velletri (battuta all’andata per 1-0) è mister Damiano Rosati, chiamato a sostituire Fabrizio Centra dopo un brutto infortunio subito dall’allenatore un paio di settimane fa. “Un incidente durante l’allenamento sta costringendo il mister a stare lontano dalla squadra – spiega Rosati – Con lui ho un rapporto speciale anche perché ho iniziato anni fa il mio percorso in questo ruolo collaborando con lui quando era allenato della Juniores d’Elite ad Artena. Ci sentiamo costantemente, ma poi lui mi lascia ampia libertà non potendo venire nemmeno al campo al momento. Ancora non si conoscono i tempi di recupero, ma credo che entro alcuni giorni dovrebbe tornare a guidare il gruppo”. Rosati parla del pari di Coppa di mercoledì: “Avevamo diverse assenze e giocavamo sul campo di una squadra ben allenata da mister Damiano Valenti e davanti a una bella cornice di pubblico. Siamo andati sotto a metà primo tempo, ma siamo riusciti subito a trovare il pari su un autogol propiziato da un cross di Scacchetti, una rete pesantissima considerando che tra i dilettanti vale ancora la regola del gol fuori casa. Successivamente ci sono state un paio di belle parate di Zazzaro, ma anche alcune nostre ghiotte occasioni sciupate per segnare il 2-1. Siamo felici di aver passato il turno e lo dedichiamo a mister Centra”. E cioè al big match casalingo di domenica contro Monti Prenestini, la capolista del girone D di Promozione: “Una squadra forte che merita la classifica attuale e che ha investito tanto per vincere il campionato, guidata da un allenatore come Cangiano che è un lusso per la categoria. Noi, però, recuperiamo qualche giocatore che era assente mercoledì e vogliamo giocare la partita con le caratteristiche che ci hanno sempre contraddistinto”. Rosati, che ha uno score di una vittoria e un pari in due partite di campionato (oltre al passaggio del turno in Coppa), conclude parlando del suo impatto con la prima squadra: “Quando è capitato l’infortunio di Centra, la società mi ha chiesto la disponibilità e non mi sono potuto tirare indietro. Ho trovato un gruppo di ragazzi d’oro che sono fortemente legati a Fabrizio e che stanno mettendo qualcosa in più per regalargli delle soddisfazioni. Inoltre hanno sempre accettato tutte le scelte con la massima professionalità, agevolando il mio lavoro”.


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Marino Pallavolo (Under 13 masch.), Rizza: “I nostri gruppi pronti all’esordio, c’è entusiasmo”

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Marino (Rm) – E’ tempo di esordio anche per l’Under 13 maschile del Marino Pallavolo. I gruppi, che rappresentano una categoria estremamente importante nello sviluppo del progetto giovanile del club marinese, giocheranno nel week-end le prime gare di campionato. Sabato si gioca il campionato 6 contro 6 sfidando il San Paolo tra le mura amiche, mentre domenica è la volta di una delle quattro squadre iscritte al campionato 3 contro 3 che sarà ospite della Roma Otto. “I nostri ragazzi sono emozionati ed entusiasti di iniziare questa avventura – dice coach Emanuele Rizza – Giocheranno una prima fase a gironi, poi nel 6 contro 6 si arriverà (eventualmente) fino alla finale territoriale, mentre nel 3 contro 3 è prevista anche la fase regionale. Comunque il risultato non è l’obiettivo primario per questa categoria, mentre è ben più importante la crescita dei ragazzi che giocheranno tutti durante le varie partite che rappresentano un momento formativo fondamentale”. Rizza spiega la genesi di questo corposo gruppo Under 13 maschile del Marino Pallavolo: “L’organico è composto da circa quaranta ragazzi che abbiamo diviso inizialmente in due gruppi di lavoro. Tutti vengono monitorati costantemente dal sottoscritto e dall’intero staff tecnico. Una dozzina di elementi sono al primo anno assoluto nel mondo della pallavolo: il primo obiettivo è stato quello di far crescere la loro passione, poi ovviamente bisognerà migliorare sotto tutti gli aspetti, da quello tecnico a quello motorio e mentale. C’è poi un corposo numero di ragazzi che provengono dal nostro settore mini-volley e che sono sicuramente già a un buon punto, ma devono continuare a lavorare e crescere. Un ragazzo in età Under 13 è già in pianta stabile nel gruppo Under 15 allenato da Stefano Vazzana e a mio parere c’è qualcun altro che ha le potenzialità per aggiungersi a stagione in corso. Comunque ora pensiamo alle partite del week-end che ci daranno risposte utili sul percorso di questi ragazzi” conclude Rizza. 


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