Connect with us

Roma

ACEA, L’ASSEMBLEA DEI SOCI. COORDINAMENTO ROMANO ACQUA PUBBLICA: “CHI VUOLE VENDERE L'ACQUA DI ROMA? LA GIUNTA ALEMANNO E I PALAZZINARI DI ROMA”

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiil Coordinamento Romano Acqua Pubblica ha elaborato una proposta di ripubblicizzazione del servizio idrico di Roma, che dimostra come ripubblicizzare sia non solo giusto, ma anche necessario

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

Roma – Oggi, 15 Aprile, si è riunita l'assemblea dei Soci di Acea per prendere decisioni fondamentali sulla gestione di servizi essenziali della città: Acqua e Energia in primis.

"Sono state decise le cariche del Consiglio di Amministrazione, in una riunione lontana dagli occhi dei cittadini, presso la Centrale di Tor di Valle. – Dichiara in una nota il portavoce del Coordinamento Romano Acqua Pubblica – E' stata l'occasione, prosegue la nota –  per "incoronare" il nuovo Ad, Paolo Gallo, (anche se l'ultima parola sptta al CdA) voluto dal Sindaco Alemanno ma "in quota" Suez e Caltagirone, che, subito dopo l'uscita del suo nome, non perse tempo per parlare nuovamente di cessione del 21% delle quote comunali di Acea, di mercato, di profitti. Tutto ciò che và contro la volontà dei cittadini romani che hanno votato per l'acqua pubblica e che si sono mobilitati con "Roma non si vende" contro l'ulteriore privatizzazione di Acea e degli altri servizi pubblici locali. Per questo, come Coordinamento Romano per l'Acqua Pubblica, eravamo lì fuori in presidio ed abbiamo fermato tutti i soci consegnando loro la nostra indicazione e quella della maggioranza dei romani: ripubblicizzare ACEA.E' inacettabile che questa giunta, bloccata nella ragnatela del clientelarismo e votata a regalare profitti ai privati, compia questa scelta proprio alla vigilia delle elezioni, indicando ancora una volta la strada delle privatizzazioni e contro l'indicazione del referendum del 2011. La teoria "dell'efficienza del privato che gestisce sotto il controllo pubblico" è una favola che non può più essere raccontata: le SpA nascono per fare gli interessi degli azionisti, e questo ha fatto Acea in questi decenni, redistribuendo nel 2012 45 milioni di € di dividenti, riducendo gli investimenti, peggiorandoo i servizi e le condizioni dei lavoratori. Il tutto facendo aumentare in modo costante il proprio debito. Questa anche la linea del futuro Ad già esercitata negli ultimi due anni in qualità di Direttore Generale di Acea. E' chiaro ormai che solo una gestione attraverso un ente di diritto pubblico, fuori dal mercato e partecipata da cittadini e lavoratori può riconsegnare ai servizi pubblici, a partire dall'acqua, quel ruolo strategico di interesse collettivo che rischia di scomparire rapidamente. – La nota conclude – Per questo il Coordinamento Romano Acqua Pubblica ha elaborato una proposta di ripubblicizzazione del servizio idrico di Roma, che dimostra come ripubblicizzare sia non solo giusto, ma anche necessario! Su questo e su altri temi intendiamo confrontarci nei prossimi mesi anche con le forze politiche che si candidano a governare questa città. No alla gestione privata, ACEA pubblica e partecipata!"