Secondo diverse scuole filosofiche e dottrine religiose,
noi umani: “Siamo esseri infiniti, padroni di conoscenze e capacità infinite”,
ma i traumi e le difficolta della vita ci fanno perdere tale consapevolezza
che, secondo alcuni, riguardano non solo la nostra vita attuale, ma anche le
esistenze precedenti, “bloccandoci”.
Così si potrebbe riassumere la dottrina
rappresentata da “Access Consciousness”
che vede tra i fondatori il texano Gary Douglas, un tempo uno dei membri più
importanti di Scientology.
Una sorta di associazione, quindi, che organizza corsi,
incontri e seminari per condividere quello che viene definito “un diverso punto
di vista sul mondo”, con intenti motivazionali e spirituali.
Una metodica, scomodando un termine caro ai
ricercatori, che permette di recuperare la consapevolezza della nostra
“infinità” e delle nostre capacità di superare i blocchi.
I Bars, in lingua inglese, sbarre, sono elementi di
tale insieme, la prima classe di accesso. Ci sono, secondo gli esponenti di Access
Consciousness, 32 sbarre dove sono immagazzinati tutti i blocchi
e i traumi che rendono la nostra vita meno fluente, meno appagante e meno
ricca.
I “Facilitatori”, termine che indica chi ha compiuto studi su
tali tecniche, acquisendo la capacità di intervento pratico, sarebbero dunque in
grado, toccando leggermente i 32 punti della testa, sulle tempie, leggermente
sotto gli occhi, dietro le orecchie, e così via, di far scorrere le Barre (I
Bars) e liberare l’energia elettromagnetica accumulata nel corso di molte vite
che “congelava” problemi percepiti come irrisolvibili, rendendoci ricettivi e
aperti alle infinite possibilità di cui disponiamo.
Un processo che promette di liberare la mente e
rilasciare i vecchi modelli di pensiero, attraverso un tocco leggero in
sequenza di questi 32 punti sulla testa.
E migliaia di persone, asseriscono che grazie ai
massaggi dei Bars di Access Consciousness,
hanno visto cambiare molti aspetti del loro corpo e della loro vita. Risolto problemi
in diverse aree, come nel sonno, salute, peso, soldi, sesso, relazioni, ansia,
stress e molto altro ancora. Credere, non credere a
tutto ciò? E’ un dilemma che caratterizza da sempre il pensiero umano, perché si
riferisce all’affascinante idea di poter determinare la propria esistenza,
colmandola di gioia e gratificazioni.