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Editoriali

A MORTE L'IGNORANZA

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Tempo di lettura < 1 minutoSiamo in provincia di Reggio Calabria dove non molto lontano, soltanto qualche settimana fa, Papa Francesco scomunicava gli 'ndranghetisti a Cassano sullo Jonio.

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di Chiara Rai

Molti a Oppido Mamertina non capiscono come i militari abbiano potuto indignarsi e lasciare addirittura la processione della Madonna soltanto perché i cittadini in processione si sono fermati sotto casa di un boss in ossequio alla mafia. Il problema è che hanno fatto fare l'inchino alla Madonna: un malaffare che si congiunge ad un marcio divenuto collettivamente lecito tanto da volerlo fare apparire candido. Tanto che persino la Chiesa si piega di fronte ad un boss malavitoso. Siamo in provincia di Reggio Calabria dove non molto lontano, soltanto qualche settimana fa, Papa Francesco scomunicava gli 'ndranghetisti a Cassano sullo Jonio. Il presidente dei vescovi calabresi esprime il suo disappunto affermando che i preti avrebbero dovuto scappare dalla processione in odore di 'ndrangheta e condannare dunque quel gesto ignobile anche con la punizione di non permettere altre processioni per qualche anno. Se non altro la Chiesa avrebbe predicato le parole dell'umile Bergoglio che dopo averci messo la faccia, ha dovuto assistere ad una simile scena di preti che sono rimasti in silenzio senza condannare questa riverenza al cancro del nostro paese. Una bestia velenosa che silente è entrata nel dna di quella gente che difende gli assassini che con il sangue hanno prolificato il male di tutti i mali: la corruzione, il malaffare, l'antistato. Un aiuto apparente, non una mano tesa ai bisognosi. Che sia condannata l'ignoranza.

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