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Scienza e Tecnologia

Videogames: quando bug e comportamenti di gioco sfidano la programmazione

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Il mondo è bello perché è vario: una frase spesso abusata, che però nel nostro caso rende perfettamente l’idea. L’errore umano, infatti, può diventare quella variante necessaria per creare una rottura degli schemi imprevedibile: un fattore che può anche colpire macchinari, calcolatori e videogiochi. Il che appare quanto meno curioso, considerando che si parla di hardware o software progettati per svolgere esattamente un compito. Nello specifico, per svolgerlo senza andare mai fuori dagli schemi. Eppure glitch e bug, a loro modo, rendono più umana anche la perfezione: perfezione che naturalmente non ci appartiene, anche se siamo diventati uomini della tecnologia.

 

Slot machine: un gioco casuale “abitudinario”

Uno dei grandi classici dei giochi online sono le slot machine: giochi o software come questo sono pensati per ragionare secondo una logica casuale o semi-casuale. Nonostante questo, esistono comunque dei modelli comportamentali che è possibile sfruttare a proprio vantaggio per vincere. Per fare un esempio, adesso online si possono trovare tantissimi trucchi per le slot machine, giochi teoricamente legati al caso, ma in realtà comunque soggetti a tecniche e modalità per ottimizzare le chance di vittoria. Conoscendo questi “segreti”, è possibile provare ad indirizzare la fortuna verso le proprie tasche: anche se ovviamente rimane forte la componente dell’imprevedibilità.

Glitch: dall’elettrotecnica al videogaming

Diverso (anzi, opposto) è il caso dei glitch: un termine che oggi appartiene ai videogiochi, ma che in realtà è stato ereditato dall’elettrotecnica. Per glitch, infatti, s’intende una variazione in forma d’onda impossibile da prevedere. Nel videogaming, il glitch cambia leggermente connotati per diventare un comportamento anomalo del codice: tale comportamento, a differenza del caso precedente, è frutto dell’errore di programmazione umano. Un glitch, di fatto, consente ad un utente esperto di manipolare l’esperienza di gioco ai fini di trarne un vantaggio. Però, il glitch è anche una ventata di aria fresca che può generare eventi imprevedibili: ne guadagna anche il divertimento, se usato nel modo giusto.

 

Bug: il difetto che può mandare in crisi l’umanità

Il bug, a differenza del glitch, ha spesso una portata molto più ampia: se il secondo è circoscritto ad un certo errore isolato, il primo è invece diffuso su larga scala. Basti pensare al famigerato Millennium Bug, che nel 2000 prometteva di mandare in crisi i computer di tutto il mondo: salvo poi rivelarsi una clamorosa cortina di fumo. Vista la penetrazione della tecnologia al giorno d’oggi, i bug possono davvero modificare la nostra percezione del futuro: in tal caso, però, l’imprevedibilità non è di certo fonte di piacere o divertimento.

 

Fra bug e glitch: storia di due eventi imprevedibili

Quale modo migliore per chiudere questo nostro approfondimento, se non analizzando i primi bug e glitch della storia? A partire dal bug: il primo venne registrato nel lontano 1947. Ne fu vittima il calcolatore Harvard Mark II: la fonte di questo errore? Una povera falena che ebbe la sfortuna di incastrarsi dentro al computer. Quale fu, invece, il primo glitch legato ad un videogioco? Il famigerato livello 256 del cabinato Pacman (1980). Niente falene, stavolta: il problema era semplicemente un errore di programmazione.