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Cultura e Spettacoli

Napoli, al Museo Madre: l’exhibition su Pompei tra suggestioni, spirito della “Bella m’briana” e dei “munacielli”

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NAPOLI – Sabato 18 novembre è stata inaugurata al Museo d’arte contemporanea Donnaregina MADRE di Napoli “La mostra più bella dell’anno d’Italia” come ha dichiarato il Ministro per i Beni culturali Dario Franceschini dal titolo Pompei@Madre.

Materia archeologica. L’Exhibition nasce da un’idea di Andrea Viliani e Massimo Osanna e propone un dialogo tra arte antica, moderna e contemporanea dando al fruitore la possibilità di fare un viaggio spazio-temporale partendo dall’eruzione del Vesuvio del 79 d. C. ad oggi, ma anche di vedersi proiettati nel futuro, i visitatori vivranno una exeperience unica del suo genere perché la mostra ospita artisti contemporanei nazionali ed internazionali proclamando la citta capitale dell’arte contemporanea.

Dal punto di vista olistico le opere rendono l’exhibition unica e danno al “visitatore” la possibilità di ripercorrere le orme dei viaggiatori del passato come durante il Grand Tour e di fruire una
domus romana, di interagire con le opere e di proiettarsi nel futuro. Al discorso non manca il soggetto NATURA e le sue potenzialità, come gli effetti devastanti dell’eruzione, ad esempio le opere che sono collocate al terzo piano di Andy Warhol massimo esponente della Pop art con uno dei dipinti “Vesuvius” che dipinse in occasione del suo viaggio nella città partenopea in collaborazione con il gallerista Lucio
Amelio, insieme alle opere di artisti della poetica del sublime e del pittoresco. Il percorso dell’exhibition offre al “viaggiatore” una passeggiata circolare fra opere, manufatti, documenti e strumenti connessi alla storia delle varie campagne di scavo a Pompei che a partire dall’eruzione ne decretò una dormienza millenaria dando ai ritrovamenti una nuova RIGENERAZIONE dopo i loro ritrovamenti del XVII secolo e dopo i bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale.

Ogni pezzo di “materia archeologica” si presenta al mondo con ulteriori narrazioni insieme ad installazioni, allestimenti e materiale tecnologico. Insieme ai ritrovamenti pompeiani nei spazi deputati dell’evento sono accostate artisti come Rauschenberg, Mimmo Iodice, Andy Warhol, Francesco Clemente, Jeff Koons, in un continuo discorso oramai inscindibile tra antico
e moderno e contemporaneo.
Più di 90 artisti ed intellettuali moderni e contemporanei partecipano al progetto Pompei@Madre. Materia Archeologica, da non perdere assolutamente chi è di Napoli e per i turisti che pernottano nella città partenopea, al terzo piano continuerà l’esposizione fino al 30 aprile 2018 mentre le opere collocate al primo piano fino al 24 settembre. Hanno collaborato per l’evento diversi istituzioni, diverse opere sono provenienti dal Museo Archeologico di Napoli, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, dal Polo Museale della Campania e importanti istituzioni nazionali ed internazionali come la Fondazione Le Corbusier ed tanti altri. L’exhibition è essa stessa un’opera d’arte ed è la catarsi delle arti, infatti le coniuga tutte come tanti tasselli di un mosaico mettendoli a confronto fra di loro: arti visive, letteratura, musica, teatro, cinema, ma anche storiografia, cartografia, paleontologia, antropologia, biologia, botanica, zoologia, chimica, fisica, genetica, ed anche le nuove tecnologie.
Alla mostra erano presenti diverse personalità come il governatore campano Vincenzo De Luca, il ministro Dario Franceschini, il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, domenica hanno fatto visita al Museo Aurelio De Laurentis e la moglie. Il Ministro Franceschini è soddisfatto dell’evento e in futuro ha dichiarato “mi piacerebbe fare l’operazione inversa, portando un po’ d’arte contemporanea a Pompei”. La mostra di “materia moderna e contemporanea” e “materia Archeologica” è in via Settembrini tra uno dei vicoli vicino al Duomo di San Gennaro dove qualcuno ha detto “forse è qui che è nato il kitsch” tra i vicoli dove aleggia lo spirito della “Bella m’briana” e dei “munacielli” a pochi passi dalla storica ed IDENTIFICATIVA strada dei presepi a San Gragorio Armeno, tra le sue mille sfaccettature, i suoi suoni ed i suoi contrasti marcati la città continua a regalare ai napoletani e ai visitatori sempre emozioni vive e nuove.

Giuseppina Ercole