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Roma – E’ al secondo anno nello staff tecnico della Polisportiva Borghesiana volley. Emiliano Dattilo si è tuffato in questa nuova stagione prendendo in consegna il gruppo dell’Under 14 femminile che ovviamente conta su diverse ragazze che lui ha già allenato nella passata annata con l’Under 13. «Indubbiamente chi ha già lavorato con me l’anno scorso conosce i miei metodi di allenamento e ha iniziato un percorso, ma in questa stagione per forza di cosa bisognerà cambiare alcuni aspetti della preparazione. C’è una parte fisica che va curata di più perché ci si confronta con avversarie che hanno dei mezzi importanti e poi in questo periodo, oltre al fondamentale della battuta, stiamo lavorando un po’ di più sull’attacco. Il tempo a disposizione è poco e bisogna curare tutti gli aspetti tecnici che caratterizzano il nostro sport». Al di là del fatto che ci sono ragazze che già conoscono i metodi di coach Dattilo, la difficoltà maggiore sta nella diversa età delle atlete che compongono questo gruppo. «Abbiamo ragazze del 2004, 2005, 2006 e anche una del 2007 e alcune di loro provengono direttamente dal minivolley: è evidente che il gruppo è molto variegato anche dal punto di vista della conoscenza pallavolistica perché ovviamente una ragazza del 2007 vive questo sport in una dimensione totalmente diversa da una di tre anni più grande. L’obiettivo è di portare tutte le ragazze ad un livello simile nel più breve tempo possibile». La Polisportiva Borghesiana volley ha deciso di far giocare al gruppo Under 14 un campionato Uisp. «Riteniamo che sia un campionato di un livello tecnico più alla portata delle nostre ragazze, anche se bisognerà vedere in quale tipo di girone saremo capitati» spiega Dattilo. Intanto la Uisp ha diffuso un calendario provvisorio che prevede l’esordio al 24 novembre per la Polisportiva Borghesiana volley. «Giocheremo sul campo della Folgore – ricorda Dattilo – In questi giorni cercheremo di creare il miglior spirito di squadra possibile per poterci esprimere al meglio perché bisogna amalgamare le nostre ragazze e farle diventare un gruppo».
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