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Cronaca

Vercelli, trovato cadavere in una valigia: è giallo

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VERCELLI – Macabra scoperta ad Alice Castello, dove un cacciatore ha rinvenuto un cadavere in avanzato stato di decomposizione all’interno di una valigia nei pressi di una strada al confine tra la provincia di Vercelli e Biella. L’uomo ha avvertito immediatamente le autorità competenti.

Il ritrovamento è stato fatto il 4 novembre ma la notizia non è stata divulgata subito. Il corpo era rannicchiato all’interno della valigia e l’avanzato stato di decomposizione non ha permesso di stabilire se si trattasse di un uomo o di una donna né tantomeno le cause della morte. Sembrerebbe infatti che il corpo fosse quasi ridotto ad un cumulo d’ossa.  L’area in cui è stato rinvenuto il corpo è poco distante da una discarica. E’ stata disposta un’autopsia dalla Procura di Vercelli.

Gli inquirenti stanno controllando le denunce di scomparsa presentate nella provincia di Vercelli e Biella: a chi appartiene il cadavere? Chi ha decretato la sua fine in questo modo così crudele e poi ha deciso di occultare il corpo in una valigia? Perché? Domande che troveranno risposta grazie al meticoloso lavoro degli inquirenti. Alice Castello e Torino distano appena 53 minuti: Antonio Curiello, 65 anni, scompare misteriosamente il 12 luglio da Torino.

L’uomo era affetto da diverse patologie e quel giorno non si è presentato ad un appuntamento presso l’ospedale Giovanni Bosco per sottoporsi alla dialisi che tutte le settimane faceva e che lo aiutava a vivere. In un primo momento i familiari pensano ad un allontanato momentaneamente ma i giorni passava e l’uomo non torna.

Così il 27 luglio denunciano la scomparsa alle forze dell’ordine. L’uomo viveva da solo e non usava computer o cellulari. E’ per caso lui l’uomo nella valigia? Anche Giorgio Oliva è di Torino, ha 74 anni, e scompare misteriosamente il 13 giugno scorso alle 13.30. Passa, come al solito, dal tabaccaio di corso Belgio dove compra le sigarette e dal bar dove è stato visto l’ultima volta alle 16.45 sulla panchina alla fermata dell’autobus. Non vedendolo rientrare, la figlia ha dato immediatamente l’allarme.  E’ per caso lui l’uomo nella valigia? Si tratta soltanto di logiche supposizioni ovviamente.

 

Il macabro ritrovamento fatto nel Vercellese ha rievocato la tragica morte di Xing Lei, bella 36enne di origini cinesi che scomparve misteriosamente da una nave da crociera per poi essere rinvenuta all’interno di una valigia abbandonata lungo la banchina del porto canale di Rimini. Il suo corpo era magro, presentava evidenti segni di denutrizione e dall’autopsia si evinse che la donna, probabilmente, fosse in fin di vita quando fu messa nella valigia. La macabra scoperta fu fatta da due amici che stavano lavorando in quel punto specifico e quando hanno aperto la valigia immediatamente hanno dato l’allarme. Daniel Belling, irlandese di 45 anni, tecnico informatico della Apple e marito della donna è stato arrestato lo scorso 20 febbraio per l’omicidio. L’uomo ha respinto ogni accusa, dichiarando che la moglie si era allontanata dalla nave volontariamente.

Angelo Barraco

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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