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La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, l’universo di Tolkien rivive su Pc e console
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7 anni faon
Amanti de Il Signore degli Anelli gioite! E’ finalmente disponibile su Pc, Xbox One e PS4, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, il nuovo capitolo della saga videoludica ambientata nell’universo delle opere di J.R.R. Tolkien. Il titolo si inserisce nella linea temporale compresa fra gli eventi accaduti ne “Lo Hobbit” e quelli de “Il Signore degli Anelli” e si presenta al pubblico come un Gdr d’azione open world che dà seguito alla storia originale di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor. Il capitolo originale terminava con i due protagonisti: Talion il ramingo e Celebrimbor il fantasma che si dirigono verso il Monte Fato per forgiare un nuovo Anello grazie al quale poter sconfiggere definitivamente Sauron. Purtroppo però il nuovo titolo ha inizio con la forgiatura dell’anello ma, qualcosa va storto e il nuovo strumento di potere finisce nelle mani sbagliate. Da questo incipit ha inizio una nuova avventura che vedrà Talion assistere alla caduta dei gondoriani, che mostrerà la nascita di nuove ma vecchie alleanze, che mostrerà aspetti dell’universo creato da Tolkien sconosciuti ai più. L’intero viaggio di Talion diventa quindi una lunga quanto avvincente epopea, nella quale il ramingo dovrà partire da zero per poi acquistare quei poteri che gli consentiranno di confrontarsi direttamente con i Nazgul e persino con un Balrog. Il team Monolith ha svolto approfondite ricerche nel Silmarillion per cercare di assemblare insieme il maggior numero di personaggi famosi possibili, unendoli insieme all’interno di una storia interessante, ma soprattutto costituita da toni epici che fanno venire la pelle d’oca. Il collante tra queste missioni è dato dalla possibilità di esplorare liberamente le diverse regioni che suddividono Mordor, a patto di averle sbloccate, ognuna dominata da un signore che trama sicuro nelle mura della sua roccaforte. Ogni regione è a sé stante e ospita sia delle missioni “principali”, più lunghe e varie e solitamente legate all’avanzamento della trama, sia eventi a tempo legati ai vari capitani che le popolano. Ogni signore, infatti, ha sotto il suo controllo un numero di capitani predefinito che potrebbero o difendere le mura della fortezza o girare liberamente per la mappa alla ricerca di qualcosa da massacrare. E quel qualcosa, solitamente, sono o il povero Talion o i suoi alleati, ovvero coloro che proveranno a sottrarre il controllo del territorio agli sgherri di Sauron.
La più grande novità introdotta da La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è infatti la necessità di portare gli scontri su di una scala molto più ampia rispetto al suo predecessore. Non bisognerà più solo massacrare tutti i nemici che passano a tiro, ma sarà necessario cercare di assoggettarne alcuni in modo da avere un proprio esercito che consente prima di assaltare le fortezze e in seguito addirittura di governarle. Tutto ciò rende le dinamiche di gameplay ancora più complesse come saranno più profonde anche le relazioni che si instaureranno con il sistema Nemesi, dato che le faide, le amicizie e le rivalità avranno delle ripercussioni anche nella composizione delle fortezze. Il leader, infatti, ne definirà l’aspetto estetico, mentre i suoi guardiani influenzeranno il tipo di difese e il quantitativo di tirapiedi che avranno a loro disposizione. Per partire alla conquista di una fortezza, quindi, sarà necessario o provare a massacrare tutti con l’esercito o agire con un po’ più di calma, intaccando prima le difese nemiche per poi partire all’assalto delle mura sguarnite. Per fare questo però sarà necessario attivare delle missioni grazie alle quali attirare allo scoperto i difensori, così da non averli più sulle mura. A condire il tutto c’è poi la possibilità di infiltrare uno dei soldati tra le fila nemiche, cosicché tradisca il suo capo sul più bello. Ma quella del tradimento è comunque una lama a doppio taglio e improvvisamente si potrebbe diventare vittima di un alleato che ha scelto di ascoltare i legami di sangue piuttosto che la volontà di Talion. In questo modo si creeranno le così dette faide che hanno reso famoso il sistema Nemesys, dato che coloro che riusciranno a sopravvivere alla furia del protagonista acquisteranno nuovi livelli, titoli e abilità. Tra le missioni casuali sparse qua e la per la mappa di gioco, ci sono anche le Vendette e gli Assalti online. Questi incarichi chiederanno rispettivamente di abbattere un nemico che ha sconfitto un altro giocatore o di assaltare una delle sue fortezze. Perché è importante fare ciò? Per ottenere potentissimo equipaggiamento leggendario o valuta preziosa grazie alla quale comprare dei forzieri (acquistabili anche con le microtransazioni) nei quali trovare armi, armature, dei seguaci particolarmente potenti o dei potenziamenti per le roccaforti e gli alleati. Insomma trascurare questo tipo di eventi non è mai una scelta saggia. I Capitani sono caratterizzati da un ampio numero di tratti che ne definiscono le effettive abilità in combattimento e soprattutto le debolezze, da sfruttare per avere velocemente la meglio su di loro. Anche su questo aspetto incide il sistema Nemesys.
Ogni nemico principale ha, infatti, un modo tutto suo di combattere definito principalmente dalla razza e dalla classe. Poi però ci sono anche dei tratti casuali che stabiliscono se impugna un’arma maledetta, se può imparare le nostre mosse o se è terrorizzato dagli animali. Sfruttando questi suggerimenti sarà possibile eliminarlo con più facilità o “persuaderlo” a entrare nelle fila dell’esercito del protagonista. Una volta reclutati, i Capitani continueranno a muoversi all’interno della mappa impegnandosi saltuariamente in missioni personali che, se portate a termine, consentiranno loro di salire di livello pareggiando quello raggiunto da Talion e mai superandolo. Si potrà anche decidere se far diventare uno degli alleati guardia del corpo, se mandarlo a dare la caccia a un nemico o se farlo combattere nell’arena, così da guadagnarsi il rispetto del reggente e diventare una spia o per guadagnare punti, monete e abilità. Dal punto di vista della giocabilità La produzione ha raggiunto nuovi livelli d’eccellenza. Durante il primo atto il gioco reintroduce gli elementi principali dell’impasto ludico architettato da Monolith nel primo capitolo della serie, conservando per un secondo momento una delle dinamiche più succulente di questo sequel, ovvero quella degli assedi. Inizialmente, quindi, si riscoprirà il combat system costruito sul modello dell’ormai classico Free Flow sperimentato e utilizzato nella serie videoludica di Batman Arkham. Talion si scaglia nella battaglia alternando attacchi, contrattacchi, schivate e colpi spettrali senza disdegnare la possibilità di tirare qualche freccia precisa contro le orde assetate di sangue di Mordor. Il sistema di progressione, poi, che assegna un punto abilità ad ogni level-up o al completamento di eventi speciali, arricchisce la rosa delle mosse permettendo di sbloccare nuovi colpi speciali e tutta una serie di skill passive che incrementano in maniera consistente il potere distruttivo del protagonista. Inoltre nell’albero delle abilità trovano posto alcune novità dedicate allo stile di gioco stealth, al soggiogamento delle bestie selvagge e al combattimento a distanza. Insieme alla possibilità di recuperare armi e armature di diverso livello, potenziandole grazie al completamento di diversi obiettivi o all’aggiunta di tre diversi tipi di gemme, il meccanismo di sviluppo del personaggio diventa una fonte di interesse altamente remunerativa per il giocatore, che viene sempre più spinto ad attaccare i capitani nemici, esplorare le aree alla ricerca di collezionabili e completare missioni secondarie. Verrà quindi quasi naturale passare ore ed ore ad esplorare Minas Ihitl (la prima area di gioco a disposizione), ritardando notevolmente l’incontro con le meccaniche degli assedi, introdotte proprio in questo secondo capitolo della saga.
Man mano che si procede nell’avventura, L’Ombra della Guerra non riesce a nascondere la sua natura comunque iterativa. Sulla lunga distanza è inevitabile accorgersi che le missioni di Talion sono sempre le stesse: identificazione dei capitani, reclutamento o sterminio delle truppe e assalto delle fortezze. Il titolo si basa sulla ripetizione di poche attività, ma in queste attività c’è così tanta imprevedibilità, scrittura procedurale e varietà interna che il gioco finisce per essere meno ripetitivo di tanti altri free roaming attualmente in commercio. Tecnicamente parlando, il team di Monolith ha compiuto un piccolo capolavoro con questa produzione ispirata all’universo di J.R.R. Tolkien. Le animazioni di Talion sono rese veramente bene, le ambientazioni sono incredibilmente realistiche, anche agli occhi dei fan più sfegatati, e i livelli vasti e liberamente esplorabili. I combattimenti, poi, sono ricchi di scene tanto truculente quanto spettacolari e vedere il Ramingo far saltare teste di orco, mutilare arti e colpire i nemici ripetutamente è un vero piacere per gli occhi. A sostenere la produzione ci pensa un motore grafico potentemente rivisitato, che mostra i muscoli per quel che riguarda effettistica e modellazione poligonale, e non ha problemi ad accatastare ai piedi dei torrioni un numero più che abbondante di unità senza creare alcun tipo di rallentamento. Le texture inoltre sono molto più definite rispetto a quanto visto in passato, specialmente per quanto riguarda l’equipaggiamento, mentre l’illuminazione è realizzata in maniera più accurata. Su Xbox One, versione da noi testata, il gioco è ben ottimizzato e non dà alcun problema. Anche i filmati sono realizzati con grande cura, splendidamente animati e doppiati in un italiano assolutamente perfetto, capace di alternare tante voci differenti e di dare una buona caratterizzazione ai personaggi. Anche le musiche, sempre epiche e mai fuori luogo, si sposano perfettamente con quello che avviene sullo schermo rendendo la produzione il sequel perfetto del capitolo originale.
Tirando le somme, si può dire senza alcun dubbio che La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è uno degli action game più interessanti di questo 2017. Un gioco incredibilmente vasto, spettacolare, denso di personaggi ben caratterizzati e fedele all’universo creato da Tolkien, grazie ai moltissimi riferimenti che danno una collocazione ben precisa all’avventura di Talion. Insomma, avrete già capito che se siete appassionati di questo universo, dei film, del genere fantasy o dei Gdr d’azione free roaming, questo titolo è assolutamente da non perdere. Passerete ore ed ore in compagnia di umani, elfi, orchi maghi e molti altri ancora, inseriti in una cornice assolutamente realistica e del tutto coinvolgente. Insomma, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è un titolo da avere a tutti i costi, un regalo magnifico da fare, un acquisto imperdibile da godersi, ma soprattutto un piccolo capolavoro che farà sognare i giocatori di tutte le età.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 8,5
Longevità: 9
Gameplay: 9,5
VOTO FINALE: 9
Francesco Pellegrino Lise