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7 anni faon
PISA – La storia di Palazzo Medici sede della Prefettura di Pisa in un libro. “…di antichissima fondazione. Il Palazzo del Governo di Pisa” è il titolo di questo ultimo volume sul Palazzo Medici della Città della Torre, sede della Prefettura, curato dalla storica dell’arte Maria Giulia Burresi, che verrà presentato al pubblico dalle ore 16 del prossimo venerdì 13 ottobre nella prestigiosa cornice del Salone degli Arazzi di Palazzo Reale di Lungarno Pacinotti. Il libro, della Collana “I libri de Gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani”, edito da Pacini, conclude il percorso di divulgazione e conoscenza di palazzo Medici, iniziato tre anni fa grazie alla condivisione di un progetto voluto dal prefetto Francesco Tagliente, che in quel periodo guidava la locale Prefettura e da Mauro Del Corso, indimenticato presidente dell’associazione “Amici dei musei e dei monumenti pisani”. A presentare l’interessante volume, che raccoglie gli interventi di numerosi studiosi oltre a una cospicua quantità di pregevoli illustrazioni, saranno Piera Orvietani Santerini, presidente degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani, la stessa curatrice dell’opera Maria Giulia Burresi e il Prefetto Francesco Tagliente. All’iniziativa oltre al sindaco Marco Filippeschi e altre Autorità cittadine parteciperanno, il consiglio direttivo e gli associati de gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani, tutte le persone che hanno reso possibile gli interventi di recupero Palazzo Medici sede della Prefettura di Pisa e tante persone accumunate dall’interesse per il patrimonio storico, artistico, monumentale e ambientale. Con la pubblicazione di questo secondo volume, si conclude il Progetto per la conoscenza del Palazzo del Governo di Pisa, avviato con la pubblicazione del primo volume “La raccolta segreta. Arte nel Palazzo del Governo di Pisa”, curato da Mariagiulia Burresi “Con Mauro del Corso – scrive Tagliente nella prefazione al libro – avevamo condiviso la necessità di valorizzare le opere custodite nel palazzo Medici, rendendo pubblici studi parziali e non esaustivi, per darne conoscenza e stimolare successivi approfondimenti e interessi. Nella prima pubblicazione si trovano opere quasi tutte inedite. Ci sono i dipinti depositati nel 1955 dalle Gallerie Fiorentine, incrementati negli anni dalla Soprintendenza di Pisa con fondi del Museo di San Matteo e dell’ex Casa Reale. Vi sono pubblicati anche i dipinti depositati dall’Opera della Primaziale Pisana. Ora – prosegue Tagliente – finalmente, a distanza di tre anni, grazie alla forte personalità e determinazione di Piera Orvietani, subentrata alla Presidenza degli Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani e all’impegno di Mariagiulia Burresi che ha curato anche questo secondo volume, vedo con particolare soddisfazione portare a compimento quel progetto. Un’opera importante, arricchita dai contributi di vari studiosi: La stessa Mariagiulia Burresi, che insieme ad Antonino Caleca ha trattato la Una raccolta dispersa. La Collezione Schiff di Pisa; Daniela Stiaffini che ha curato la trattazione del capitolo L’età medicea: la residenza e i giardini; Stefano Bruni che ha curato il capitolo sul sito in età classica (Appunti per la più antica storia dell’area intorno al complesso di San Matteo in Soarta); Gabriella Garzella, che ha trattato il tema Prima del palazzo “In cappella sacncti Mathei: società e insediamento nello spazio urbano medievale; Mauro Ciampa che ha analizzato e illustrato il formarsi de Il complesso architettonico del palazzo del Governo; Cristine Pennison che in appendice ha riportato le preziose indicazioni sull’utilizzo delle fonti catastali per la storia dei beni immobili della città di Pisa e Alessandro Panajia, studioso della storia della nobiltà italiana che, trattando de I proprietari del palazzo dal XVII al XX secolo, descrive il palazzo e le sue famiglie, a partire dall’età medicea per giungere all’attuale destinazione quale Palazzo del Governo attraverso i passaggi di proprietà che interessarono l’edificio dal 1639, anno della cessione da parte della famiglia Medici, sino al 1929, quando fu acquistato dalla Provincia di Pisa per destinarlo a sede della Prefettura
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