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Roma, Atac: Rota ipotizza il fallimento

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Tempo di lettura 3 minuti "Un’azienda assai pesantemente compromessa e minata, in ogni possibilità di rilancio organizzativo e industriale"

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ROMA – Assenteismo, parco mezzi datato e una lunga storia di errori di gestioni: Atac sembra ormai condannata al fallimento. E' il direttore generale dell'azienda di trasporto urbano della Capitale, Bruno Rota, a lanciare un allarme che suona come l'anticipazione dell'inevitabile: l'azienda romana dei trasporti pubblici va dritta verso il crac. Manager dell’Iri sotto la presidenza di Romano Prodi e più di recente di risanatore dell’Azienda trasporti milanese, Rota è da marzo direttore generale dell’azienda municipalizzata di trasporto pubblico di Roma, dove ha trovato dieci anni consecutivi di perdite. E' urgente, ha detto in due interviste, al 'Corriere' e al 'Fatto' agire di fronte a una grande società pubblica in situazione di insolvenza per la quale bisogna anche ipotizzare una procedura fallimentare.


Ecco, in pillole, cosa pensa Rota di Atac


Un debito enorme "Un’azienda assai pesantemente compromessa e minata, in ogni possibilità di rilancio organizzativo e industriale, da 1.350 milioni di debito sedimentato nel tempo. Se non ha capacità di far fronte agli impegni finanziari, ha l’obbligo di legge di evidenziare questa situazione. I modi per affrontare questo debito spaventoso sono nell’ordinamento italiano, si tratta di percorrerli con trasparenza, coraggio e rapidità. Per adottarli restano un paio di settimane".


Impossibile rinnovare il parco mezzi, impossibile riparare i vecchi. "L’effetto combinato dell’anzianità del parco mezzi e l’impossibilità di fare interventi di manutenzione, dato che non si trovano fornitori disposti a darci credito, fa sì che non si riesca a far fronte alle esigenze di normale funzionamento. Questo mese abbiamo pagato gli stipendi ricorrendo a misure eccezionali e chiedendo un impegno straordinario al Comune di Roma, che però non è ripetibile all’infinito".
 

Cosa bisogna fare "Avere il coraggio di affrontare la drammatica dimensione del debito che si trascina da tempo. Occorrono misure serie e immediate. Bisogna ripristinare un sistema di controllo sulle regole che pur ci sono ma che da tempo nessuno rispetta, per cui ognuno fa ciò che gli pare. Il tema centrale oggi non è ridurre il numero dei dipendenti. Chi lo sostiene ora fa solo del terrorismo psicologico. Anzi i dipendenti in un certo senso mancano, visti i tassi di assenteismo consolidati nel tempo. Il tema è far lavorare di più e meglio quelli che ci sono. Oggi con questi tassi di assenteismo si fa fatica a coprire i turni".
 

Il difficile rapporto con i sindacati "All’Atm di Milano ho avuto rapporti anche ruvidi in certi momenti, ma sempre costruttivi. A Roma si presentano come rappresentanti delle posizioni del sindacato gente che ha trecento iscritti su undicimila dipendenti. Gente che va in tivù a spiegare come funzionano i sistemi di sicurezza dei mezzi senza saperne nulla. I sindacati più rappresentativi non hanno fino in fondo la percezione della gravità e della dimensione del problema".

Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma: "Parole di Rota sono una pietra tombale sulle prospettive di rilancio di Atac"
"Le parole di Rota sono una pietra tombale sulle prospettive di rilancio di Atac, ventilate da chi si oppone alla messa a gara del tpl vorrebbe condannare i romani ad altri anni di calvario. Che Atac sia tecnicamente fallita noi Radicali lo denunciamo da anni, e oggi è ancora più chiaro che la sola via d'uscita dal pantano è rompere questo monopolio fallimentare mettendo a gara il servizio, come chiediamo con il referendum "Mobilitiamo Roma". C'è ancora chi si ostina a dire che vogliamo la privatizzazione: è falso. Una privatizzazione surrettizia è ciò che si rischia se si continuerà ad affidare il servizio in house ad Atac per poi svenderla a qualche privato. Col nostro referendum chiediamo invece di liberalizzare del servizio, che significa: spezzare il conflitto di interessi perverso tra Comune e ATAC, affidare il servizio di trasporto in modo trasparente a chi sappia gestirlo meglio e restituire al Comune il compito di controllare il gestore e programmare a regolare il servizio sulla base delle esigenze dei cittadini utenti. Il tutto nel rispetto dei lavoratori. La scelta quindi non è tra pubblico e privato, ma tra gli interessi corporativi e clientelari di chi vorrebbe che tutto a Roma rimanesse così, e il diritto dei romani – che pagano tasse tra le più alte d'Italia – a un trasporto efficiente. Grazie al nostro referendum le forze politiche e sociali possono scegliere da che parte stare. Noi Radicali stiamo come sempre dalla parte dei cittadini, che hanno capito il senso di questa iniziativa e a migliaia stanno firmando il referendum. La raccolta firme quindi va avanti, anche oggi siamo in città con oltre 30 punti di raccolta firme e nel weekend saranno ancora di più. Il traguardo è a portata di mano."

 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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