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Roma

Roma, usura ed estorsione: 13 arresti tra cui boss della 'ndrangheta

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Tempo di lettura 2 minuti Imprenditore romano stretto nella morsa

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ROMA – E’ un vero e proprio sodalizio criminale contiguo con ambienti malavitosi di stampo camorristico e ‘ndranghetista quello che i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sgominato questa mattina, eseguendo 17 misure cautelari (13 delle quali in carcere). I reati contestati dalla procura capitolina, a seconda delle posizioni, sono quelli di associazione a delinquere , usura, estorsione, abusivismo finanziario, riciclaggio e accesso abusivo a sistemi informatici. Alcuni dei reati, sono inoltre aggravati da metodo mafioso, in considerazione della forza intimidatrice esercitata dagli indagati e lo stato di assoggettamento delle vittime. Le indagini, coordinate dalla direzione distrettuale antimafia, hanno avuto inizio nel 2013, a seguito di una denuncia sporta da una vittima di reiterate estorsioni, connesse a prestiti usurai. In questo contesto, è poi emerso l’illecito rapporto tra un affermato imprenditore romano, Alessandro Presutti, e due pluripregiudicati di origine campana da tempo trasferitisi a Roma. In particolare i soggetti campani, Francesco Sirica e Luigi Bonocore, insieme a Presutti, avrebbero applicato bieche logiche mafiose, anche con il ricorso a metodi assai violenti per il recupero dei crediti. In una intercettazione finita agli atti del procedimento, uno degli indagati afferma: “Ci devono pagare lo strozzo…sto aspettando…mi metto sulla moto e lo butto di sotto…tocca ammazzarlo”. Le intercettazioni, infatti, hanno consentito di accertare che Presutti si rivolgeva a soggetti di elevato spessore criminale per il recupero dei crediti vantatati ed ancora non riscossi, tra cui il boss Maurizio Rango, reggente della cosca di ‘ndrangheta Rango-Zingari di Cosenza ed attualmente in carcere per associazione mafiosa. Il sodalizio criminale aveva inoltre la capacità di reclutare noti pregiudicati, tra i quali un importante esponente della famiglia Cordaro di Tor Bella Monaca. Nel corso delle indagini è emerso un rapporto di colleganza e fidelizzazione con il noto boss Michele Senese, la cui fama criminale veniva sovente evocata per gestire le dinamiche relazionali con altre organizzazioni malavitose ovvero per intimorire le vittime di usura o, ancora, per garantire la raccolta di denaro necessari al sostentamento dei membri del gruppo campano nonché alle loro ingenti spese legali connesse a processi in corso. Agli arresti, inoltre sono finiti anche due professionisti, incaricati di tentare recuperi “legali” dei crediti. In questo caso si tratta di un avvocato del foro di Roma e di un consulente del lavoro. Agli arresti, infine, sono andati anche due finanzieri, indagati per aver fornito informazioni al sodalizio. Complessivamente, gli indagati nell’inchiesta sono cinquanta, mentre ammonta a 16,5 milioni di euro il valore dei beni sequestrati dagli uomini della guardia di Finanza.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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