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Roma

Grottaferrata, amministrative 2017: una piazza strapiena per Luciano Andreotti

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Tempo di lettura 3 minutiLa prima iniziativa pubblica all’aperto della coalizione civica guidata dal candidato sindaco

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Red. Politica

GROTTAFERRATA (RM) – Grottaferrata al centro di un’idea di città che è partecipazione, è inclusione, è condivisione, è impegno mirato al futuro ripartendo dal recupero dei troppi beni, luoghi, spazi abbandonati dalla cattiva amministrazione praticata negli ultimi anni. E’ stato questo il cuore del bell’evento che ha popolato armoniosamente di cittadini giovani e di ogni età piazza Cavour per la prima iniziativa pubblica all’aperto della coalizione civica guidata dal candidato sindaco Luciano Andreotti e composta da quattro liste civiche: Con Voi, Il Faro, Luciano Andreotti Sindaco e Prima Grottaferrata. Una manifestazione che esce fuori dai dogmi della solita politica, del politichese e delle autocelebrazioni del politico di turno. La musica e le idee dei ragazzi incollate sulla lavagna dei desideri “Wish Wall” hanno dominato la prima parte dell’evento, fino al calar della sera quando lo strepitoso intervento dello showman Salvatore Marino che, non a caso, ha ironizzato sulle “supercazzole” (condito di parole incomprensibili) dei soliti politici ha fatto da apripista al saluto del candidato sindaco Andreotti e soprattutto all’atteso video di presentazione del programma: “Abbiamo fatto un viaggio nei luoghi dell’abbandono di Grottaferrata” ha detto Andreotti perché “è da lì che vogliamo ripartire per dare le risposte che la politica e gli amministratori fino a oggi non hanno dato”.

 

Un viaggio iniziato proprio da piazza Cavour e dalla mancata “attenzione al particolare”, come i rubinetti della storica Fontanella su cui ad oggi ci sono istallati “quelli che si trovano in qualsiasi casa anziché quelli adatti in ottone”. Un viaggio, quello compiuto nel video dal candidato sindaco Andreotti con Salvatore Marino, che ha incrociato edifici divenuti tristi cattedrali in un deserto di abbandono e spesso degrado: dal ristorante  la Bazzica “sequestrato alle mafie e nelle disponibilità del comune” per il quale – ha spiegato Andreotti – serve un bel progetto di tipo sociale” oppure l’ex mattatoio, “sottoutilizzato solo per fare qualche convegno” ma per il quale in realtà “servirà innovazione. Creare e riuscire a realizzare un incubatore d'impresa” o ancora luoghi storici come il caffè del Cavallino e l’ex Cartiera “un simbolo quasi come l’abbazia”  fino ad arrivare all’area forse più degradata di Grottaferrata la colonia Gosio dove  “la situazione è delicata  a causa della presenza sregolata di immigrati che giungono da Roma. Una questione da risolvere – dice Andreotti – anzitutto perché  non è giusto che ci siano persone che vivono in baracche”. Decisiva sarà la collaborazione del Comune di Roma per cui – annuncia il candidato sindaco nel video – la prima cosa che farei per risolvere quella problematica sarebbe quella di chiamare la sindaca Raggi per cercare insieme una soluzione”. Il viaggio, però, non si conclude solo con le constatazioni attorno ai luoghi dell’abbandono ma apre gli occhi all’immaginazione possibile perché “del bello si deve poter godere” spiega Andreotti  e proprio la bellezza è “elemento fondamentale per la rinascita socioculturale della città”. Per cui, ritornando idealmente al centro, si incrocia l’area del mercato con la cosiddetta Ciambella che dovrà essere valorizzata per realizzare un’area market sul modello europeo, oppure la notissima struttura dell’ex mercato coperto che campeggia abbandonata proprio al centro di Grottaferrata per la quale “ripartendo dalla struttura attuale che richiama l’archeologia industriale” Andreotti prevede la realizzazione di una struttura sul modello del Centro Pompidou di Parigi all’interno della quale realizzare mostre d’arte e eventi culturali di rilievo internazionale. A far da corona un centro storico con i monumenti illuminati dal Festival delle Luci da realizzare nel periodo natalizio come ulteriore richiamo per il turismo e aperto sulla bellezza dei Giardini di Patmos, oggi chiusi da un muro che sarebbe da abbattere, secondo Andreotti, pronto a diventare il simbolo della nuova idea di apertura al futuro e alla bellezza, ingrediente fondamentale nell’azione di recupero che l’architetto Luciano Andreotti propone ai suoi concittadini come motore della nuova amministrazione guidata assieme alle sue quattro liste civiche. 

 

Un percorso che nasce da esperienze, professionalità e identità diverse che intanto ha creato amicizia, la cui amalgama è il comune sentire per Grottaferrata e i grottaferratesi il cui futuro passerà per il consenso che la città il prossimo 11 giugno vorrà riservare alla proposta civica di Luciano Andreotti fondata su “coraggio, passione e competenza”.