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Roma

Albano Laziale, Disturbi del comportamento alimentare nel bambino e nell’adolescente: cosa fare?

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Tempo di lettura 4 minuti Uno degli aspetti più importanti che emerge quando in una famiglia uno dei figli comincia ad avere disturbi del comportamento alimentare, è la ricerca del perché

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A cura della Dott.ssa Elisa De Filippi, Biologa Nutrizionista


Nel mio lavoro come nutrizionista, quando incontro i genitori il cui figlio o figlia soffre di un disturbo
dell’alimentazione, mi vengono poste molte domande alle quali è importante rispondere. Ecco solo
alcune delle domande che più frequentemente vengono poste:


 Ma dove ho sbagliato?
 Cosa posso fare per aiutare mia figlia/o?
 Quale atteggiamento va tenuto? Meglio essere comprensivi ed accondiscendenti o decisi e
autoritari?
 Qual è la cura migliore? A chi rivolgersi?
 Come convincere mio figlio/figlia a curarsi?
 Si può guarire?
 Come posso scoprire se vomita, se prende lassativi o diuretici?
 Come comportarsi di fronte alle bugie?

 Come gestire i pasti?


Dare una risposta unica ad ogni singola domanda sarebbe superficiale e nemmeno tanto utile. Uno degli aspetti più importanti che emerge quando in una famiglia uno dei figli comincia ad avere disturbi del comportamento alimentare, è la ricerca del perché. Un pensiero ricorrente nei familiari è:
“è colpa nostra?”, “dove abbiamo sbagliato?”. L’interrogativo da porsi non è: “di chi è la colpa?”, ma: “qual è la cosa migliore da fare adesso? Cosa possiamo fare per aiutare nostro/nostra figlio/figlia?”.

 

COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di una persona che soffre di un Disturbo del Comportamento Alimentare sono: digiuno,restrizione dell’alimentazione, crisi bulimiche (l’ingestione una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, ovvero non riuscire a controllare cosa e quanto si mangia), vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e/o diuretici al fine di contrastare l’aumento ponderale, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso. I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa; altri disturbi sono il Disturbo da Alimentazione Incontrollata) (o Binge Eating Disorder; BED), caratterizzato dalla presenza di crisi bulimiche senza il ricorso a comportamenti di compenso e/o di eliminazione per il controllo del peso e i Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati (NAS), categoria utilizzata per descrivere quei pazienti che, pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfano i criteri per una diagnosi piena.

 

COME RICONOSCERE PRECOCEMENTE UN DISTURBO DEL COMPORTAMENTO
ALIMENTARE?

Segnali importanti per una diagnosi precoce sono allora tutti quei comportamenti cui nell’adulto attribuiamo un’importanza secondaria, vale a dire il modo in cui i bambini mangiano, spesso caratterizzato da lentezza, esclusione di alcuni alimenti, ingestione di molta acqua e sminuzzamento di cibo in pezzi piccolissimi; pratica dell’iperattività fisica; uso frequente del bagno soprattutto dopo i pasti; cambiamento psicologico che sopravviene, man mano che aumenta la perdita di peso, espresso con sbalzi d’umore e con un’insofferenza ed un’irrequietezza che non facevano parte delle caratteristiche precedenti dei bambini. Il tasso di perdita di peso negli ultimi tre mesi è un importante indicatore da valutare e una perdita di peso > 1 kg la settimana può porre le indicazioni per un ricovero urgente. Un indicatore molto utile è la scomparsa del ciclo mestruale nelle ragazze, accompagnato anche da un Indice di Massa Corporea inferiore a 15 (si calcola dividendo il proprio peso espresso in kg per il quadrato dell'altezza espressa in metri; di norma deve essere compreso tra 18,5 e 25).

 


MIO FIGLIO/A HA UN DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE, E
ADESSO?

Bisognerebbe evitare sia i trattamenti psicoterapici che non affrontano nei pazienti sottopeso le problematiche alimentari perché tendono a perpetuare il disturbo dell’alimentazione ed espongono il pazienti a rischio fisico. Allo stesso modo vanno evitati i trattamenti esclusivamente dietologici perché tendono a intensificare le preoccupazioni per l’alimentazione, il peso e la forma del corpo. I trattamenti dovrebbero fornire sia un programma nutrizionale per la normalizzazione del peso e del comportamento alimentare sia un trattamento psicoterapico per affrontare la psicopatologia del disturbo dell’alimentazione. Nella cura degli adolescenti i familiari dovrebbero essere sempre coinvolti attivamente nel trattamento (per esempio con i pasti familiari): la ricerca ha infatti evidenziato che il loro coinvolgimento migliora l’esito della cura. Piccola ma doverosa precisazione: i DCA non sono un capriccio o un modo di attirare l'attenzione ma un disagio serio da affrontare il prima possibile con l'aiuto di professionisti qualificati. E' altrettanto fondamentale sapere che il Disturbo è solo un lato del problema e quindi il recupero del peso non implica necessariamente la guarigione. Sottovalutare questo aspetto implica il rischio di pericolose e dolorose ricadute. Un nutrizionista specializzato in questo tipo di disturbi aiuterà vostro figlio/a nel recupero del peso perso, ma a questo deve affiancarsi un percorso psicologico per capire dove affondano le radici del problema.
L'attenzione non va focalizzata unicamente sul cibo, ma è utile aiutare il soggetto attraverso il dialogo. Non diciamo frasi del tipo “basta che tu mangi / basta che tu non mangi più così”: un disturbo alimentare non si risolve con più o meno cibo, ma con un percorso strutturato di tipo riabilitativo psico – nutrizionale, dove appunto il cibo è soltanto una piccola parte del processo terapeutico. Con frasi del genere la persona non si sentirebbe compresa e troncherebbe la conversazione.

 

COME PREVENIRE I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?
PARTENDO DAL BUON ESEMPIO IN FAMIGLIA!

I genitori dovrebbero promuovere un comportamento salutare. In primo luogo bisogna sedersi a tavola tutti insieme ed evitare di lasciare a casa gli adolescenti da soli durante l’ora dei pasti. Anche in questo caso infatti gioca un ruolo chiave il buon esempio. Poi bisogna incoraggiare i propri figli, fin da bambini, ad avere un adeguato rapporto con l’immagine del proprio corpo: evitare commenti “di critica” nei confronti dell’aspetto fisico del bambino, inoltre occorre fare di tutto perché mantengano una dieta bilanciata e facciano regolare attività fisica in nome del benessere. Il 15 Marzo 2017 si terrà la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta ai Disturbi del Comportamento Alimentare. La giornata è promossa dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”, in collaborazione con le altre Associazioni dedicate ai Disturbi Alimentari. L’evento nasce con lo scopo  di sensibilizzare, attraverso le testimonianze di persone che hanno vissuto la malattia in prima
persona, l’opinione pubblica sul problema dei disturbi del comportamento alimentare.
L’iniziativa parte da un padre che a Marzo del 2011 ha visto morire la propria figlia di bulimia all’età di 17 anni, dando vita alla Giornata Nazionale del “Fiocchetto Lilla”, simbolo della delicata fragilità di questa condizione.


Dott.ssa Elisa De Filippi, Biologa Nutrizionista Tel 3204604812 – defilippielisa@gmail.com
Piazza Pia 21, Centro Psicologia Castelli Romani, 00041 Albano Laziale (RM)
www.centropsicologiacastelliromani.it

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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