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Roma

Velletri:, amministrative 2018: Giorgio Greci ufficializza la candidatura a sindaco

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Tempo di lettura 3 minuti Il candidato a primo cittadino lancia il progetto Velletri Città Sicura

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Red. Politica


VELLETRI (RM) – E' nel cuore del centro storico veliterno, nelle mura del Teatro Artemisio, che è proseguito nel pomeriggio di sabato 4 marzo il lungo tour programmatico che porterà Giorgio Greci a concretizzare la già annunciata candidatura a Sindaco di Velletri per le Amministrative del 2018. Di pregio gli interlocutori che il candidato sindaco veliterno si è scelto per andare a fondo dell'argomento. A dare il via agli interventi la presentatrice Tiziana Mammucari, che ha presentato i convenuti e dato la parola proprio al noto cardiologo veliterno. Il progetto 'Velletri Città Sicura' e la possibilità di predisporre un apposito Assessorato alla Sicurezza sono stati due dei concetti resi pubblici da Greci. "La sicurezza non ha colore politico, è un diritto inalienabile di tutti – ha premesso – perché solo vivendo nella tranquillità si potrà dire di essere veramente liberi. Fare in modo che venga garantita sarà allora uno dei perni della mia campagna elettorale ed è per questo che sto lavorando al progetto Velletri Città Sicura, dedicato alla tutela del territorio attraverso metodi e strumenti ben precisi, a partire da un sistema di videosorveglianza collegato con la centrale operativa degli istituti di vigilanza privata, atto a prevenire e scoraggiare attività delittuose o vandaliche. In qualità di presidente dell'associazione Officina Valori e Progetti ho già avviato l'iter amministrativo affinché si possa ospitare un servizio di vigilanza privata totalmente gratuito e siamo già a buon punto affinché in alcuni giorni, e penso soprattutto al sabato,  tale servizio venga messo a disposizione dei commercianti e dei cittadini che vogliano passeggiare liberamente e in sicurezza".

 

"Il concetto di sicurezza – ha aggiunto – è certamente vasto e nell'affrontarlo non si può non pensare alla sicurezza nelle scuole o alla sicurezza stradale, che costituiranno il fulcro di altri incontri tematici, finalizzati alla costruzione di un impianto programmatico che si fonderà sull'apporto di chiunque vorrà fornire spunti di interesse adeguati, tali da poter arricchire il programma ed impreziosirlo. Propongo una puntuale Relazione Semestrale sulla Sicurezza cittadina, attraverso la quale il Sindaco e l'Assessorato alla Sicurezza dovranno relazionare semestralmente al Consiglio comunale quanto fatto dall'Amministrazione in termini di sicurezza. Potenziare il servizio di Polizia amministrativa all'interno del Comando della Polizia Locale – ha quindi concluso Giorgio Greci – servirà al controllo della destinazione urbanistica degli immobili locati a terzi, perchè ritengo inammissibile che dei garage vengano dati in affitto per farci dormire dentro 8 persone". Contrasto agli abusivi, controllo dei flussi migratori, maggiore sicurezza stradale e un nuovo Commissariato di Polizia sono stati altri dei punti toccati dal candidato sindaco, che ha poi ceduto la parola a Romeo Pace, che ha affrontato il tema della sicurezza privata sul fronte degli istituti di vigilanza ed investigazione, rimarcando l'importanza di assicurare la vigilanza preventiva, anche coi servizi ispettivi.


Di respiro internazionale l'intervento di Fabrizio Luciolli, presidente internazionale dell’A.T.A. e membro del Comitato Atlantico Italiano, che, come lui stesso ha spiegato,  è inserito in una rete con altri 37 Paesi, riuniti proprio sotto l'egida dell'Atlantic Treaty Association. "Il concetto di sicurezza è notevolmente cambiato – ha premesso – e se una volta la figura del poliziotto o del carabiniere bastava da sola a ristabilire l'ordine ora la sicurezza è divenuta qualcosa di molto più fluido e confuso. Nessun Paese, da solo, è in grado di affrontare tutte le sfaccettature del concetto di sicurezza e delle minacce che riceve, e anche l'Italia può difendere i suoi interessi nazionali solo attraverso la partecipazione in organizzazioni internazionali, nelle quali, pur tuttavia, non incide come dovrebbe". 
Applausi per Cesario Bortone, coordinatore nazionale Consap, che la realtà veliterna ben conosce per essere stato impegnato in passato nella vicina Albano: "Ringrazio Giorgio Greci – ha premesso – perchè ha dimostrato avvedutezza nel portare in discussione un problema importantissimo, come quello della sicurezza nella sua città". “Trovo indecoroso e vergognoso – ha aggiunto –  che il Commissariato di Polizia di Velletri non abbia ancora i minimi requisiti di sicurezza, trovandosi all'interno di un palazzo ordinario, con al piano terra addirittura un negozio di cinesi, in cui chiunque potrebbe entrare, depositare una valigetta ed andare via".

 

Ha poi preso la parola Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP): “Spesso – ha dichiarato – ci si limita a lavorare sulla sicurezza percepita, a discapito di quella reale, e lo si fa dimenticando che l'imperativo è quello di dover prima mettere in sicurezza e poi, solo allora, far sentire in sicurezza i cittadini, come un medico che ti deve si far vivere bene, ma ti deve innanzitutto far star bene".
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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