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Roma

Ladispoli: il grana padano sbarca all'istituto alberghiero

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Tempo di lettura 3 minuti Gli studenti apprendono l'arte della degustazione con Paolo Parisse del Consorzio Tutela Grana Padano

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Red. Cronaca

LADISPOLI (RM) – “Nel mondo che ci piace il primo pensiero del giorno è dedicato alla terra – alle sue meraviglie e alla sua disponibilità a lasciarsi lavorare per darci sempre nuovi frutti; il secondo, a chi ne gode, innanzitutto mettendoci del proprio e poi traendone un equo raccolto; il terzo, al ricordo della nostra storia – più antica e più recente – senza la quale non saremmo ciò che siamo e non avremmo alcuna identità da lasciare ai nostri figli; il quarto, ci mette nella giusta disposizione d'animo per affrontare le sfide di ogni giorno, grazie alla fiducia in ciò che ci circonda e allo sforzo di provare, domani, a essere sempre un po' migliori di oggi; ciò che segue, poi, è il lavoro – effettivo, pratico, serio e volitivo – perché i primi quattro pensieri non siano solo ispirazioni, ma azioni concrete e fatti tangibili”.


E’ arrivato anche quest’anno l’appuntamento degli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli con il Consorzio Tutela Grana Padano, la cui nascita – ispirata ai valori sopra descritti – risale al 1954. Il 28 febbraio, nella Sala “Daniele Nica” dell’Alberghiero di via Federici, Paolo Parisse, Formatore del Consorzio, ha spiegato agli allievi di via Federici le varie fasi del processo di produzione del “Grana Padano”: dalla trasformazione del latte in formaggio, alla salatura, asciugatura e stagionatura (da un minimo di 9 ad oltre 20 mesi), per arrivare alla marchiatura finale. Nella seconda parte della giornata di studio, si è tenuta una ‘degustazione verticale guidata’: tre scaglie di Grana Padano di tre diverse stagionature (10, 22 e 36 mesi). Dall’analisi visiva a quella olfattiva, a quella meccanico-gustativa, Paolo Parisse ha insegnato agli studenti come esercitare i sensi e lasciarsi emozionare dagli aromi e dai sapori, declinando il lessico affascinante del degustatore.
“Nella nostra scuola puntiamo da sempre a favorire l’incontro fra il mondo della formazione e le realtà imprenditoriali di eccellenza del Paese – ha dichiarato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, Prof.ssa Vincenza La Rosa – La professionalità di un futuro chef si accresce con l’apprendimento on the job, con la ricerca-azione, con l’esperienza concreta. Non possiamo pensare di trasformare le conoscenze in abilità, continuando a fare la didattica in cattedra e in classe, con un insegnamento esclusivamente frontale. Sono necessari meccanismi diversi. Giornate come questa ci aiutano a fare la differenza e a creare un ambiente educazionale efficace. Sono occasioni formidabili e strategiche per compiere questo salto da un sapere teorico e astratto ad un sapere pratico, al ‘saper fare’. E’ un onore, per noi, ospitare Paolo Parisse, che con straordinaria passione e competenza riesce sempre a galvanizzare l’attenzione dei nostri studenti. Voglio rivolgere un grazie speciale anche al Prof. Francesco Riili, che si impegna costantemente per l’efficienza della scuola ed ha sempre dimostrato affidabilità, mantenendo gli impegni assunti in modo prolungato, continuativo e stabile. Con queste iniziative assicura e diffonde il prestigio del nostro Istituto Alberghiero in tutta Italia.


“Ringrazio il Consorzio Tutela Grana Padano e Paolo Parisse, che per il sesto anno consecutivo ci onora della sua presenza – ha aggiunto il Prof. Francesco Riili, Docente di Enogastronomia e Responsabile Eventi dell’Alberghiero di Ladispoli – Questa giornata di studio rientra in un percorso di Educazione alla salute e al consumo consapevole. Vogliamo promuovere nei nostri studenti una visione approfondita della filiera alimentare, in modo tale che acquisiscano la capacità di elaborare un punto di vista autonomo e critico. La prospettiva andrebbe rovesciata: dall’educazione al consumo al consumo come educazione. Quando il ‘Consumare’ diviene un atto consapevole, come si insegna all’interno di un Istituto Alberghiero, tale atto si trasforma in un vero e proprio processo formativo”. 
130 produttori distribuiti in Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, parte del Veneto e dell’ Emilia Romagna; quasi 5 milioni di forme prodotte ogni anno, delle quali 1 milione e 450mila vendute all'estero; un comparto che interessa 40.000 persone: questi i numeri del più grande Consorzio di Tutela d’Europa.
Paolo Parisse ha ricordato agli studenti anche la storia del “Grana Padano”, nato nel 1135 nel monastero cistercense di Chiaravalle dall’esigenza di conservare il latte, e denominato subito “caseus vetus” (vale a dire “formaggio vecchio”), per evidenziare la differenza con i formaggi freschi, non stagionati, che andavano consumati rapidamente. Ma ai contadini piaceva chiamarlo “grana”, per quei granelli bianchi (i piccoli cristalli di calcio, residui del latte trasformato), che ne punteggiavano la pasta. E siccome l’identità del formaggio era legata alla terra, diversi nomi indicarono le varie province in cui veniva prodotto: dal lodesano al milanese, dal piacentino al mantovano.


Trasversale alle ere storiche e alle classi sociali, il “Grana padano” divenne, nei secoli,  espressione di una precisa economia e cultura del territorio. Alimento versatile anche dal punto di vista nutrizionale, formaggio “semigrasso”, si adatta oggi a diversi stili alimentari. Altamente digeribile, ricco di calcio, proteine, sali minerali e vitamine, è completamente privo di carboidrati e di lattosio.
E da qualche mese, per il Grana Padano, c’è una novità. La International Society of Hypertension (ISH), riunitasi a Seul il 29 settembre 2016 alla presenza di ben 5000 ricercatori di tutto il mondo, ha conferito il “Gold Award per il miglior studio
clinico” alla ricerca italiana sulla riduzione della pressione arteriosa nei soggetti con ipertensione che seguono una dieta in cui è presente con regolarità il Grana Padano. Un altro primato per il formaggio DOP italiano più venduto nel mondo.
 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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