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ROMA – Al Policlinico Tor Vergata non si effettuano endoscopie a pazienti sotto i dodici anni, e così i bambini celiaci sono costretti a recarsi con i loro genitori negli altri ospedali della Capitale. E’ intollerabile che il sistema sanitario non sia in grado di offrire un servizio di questo genere in quello che rappresenta l’unico polo ospedaliero di un quadrante, quello Est della Capitale, che serve centinaia di migliaia di persone, anche della provincia di Roma fino alla Campania, costituendo il terzo polo pediatrico per la gastroenterologia nella nostra città. A causa di questa situazione, intere famiglie dovranno prendere l’automobile o i mezzi pubblici, con dispendio di tempo e giorni di ferie dal lavoro, per portare i loro figli in altre strutture dove poter sottoporre i bambini al di sotto dei 12 anni a esami endoscopici. Questi indagini sono fondamentali nella diagnosi e cura delle malattie dell’apparato digerente nel bambino, come ad esempio nei casi di celiachia, fibrosi cistica, allergie, malattie intestinali croniche, e possono evitare complicazioni gravi a chi è affetto da tali e altre patologie collegate all’apparato digerente. E’ intollerabile obbligare alcune famiglie di Roma e provincia a questa trafila, per giunta dopo essere state costrette a sopportare la chiusura per mesi dell'ambulatorio di gastroenterologia pediatrica, che ha riaperto da poco i battenti seppure con queste gravi mancanze. Una discriminazione territoriale e un disagio pesantissimi per la Capitale che nascono dai tagli alla Sanità, e rispetto a cui auspichiamo che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, possa attivarsi al fine di risolvere questa situazione nei confronti di tutti quei bambini al di sotto dei dodici anni che devono sottoporsi a tali accertamenti. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia
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