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di Marco Staffiero
Un'altra assurda notizia a poche ore dal massacro di Ferrara. E' un continuo di violenze inaudite, che caratterizzano il nostro mondo del cosidetto progresso. Questa volta una donna avrebbe tentato di uccidere la figlia di tre anni, versandole delle benzodiazepine nel biberon. Con questa accusa una donna di 29 anni è stata arrestata per tentato omicidio dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma. A fare scattare le indagini, eseguite dai carabinieri di via in Selci, i referti inviati dalla direzione sanitaria dell'Ospedale Bambino Gesù, con i quali, lo scorso dicembre, erano stati segnalati due episodi di arresto cardiorespiratorio, apparentemente ingiustificati, a carico della bambina, tratta in salvo solamente grazie al tempestivo intervento di medici rianimatori. Dagli approfondimenti investigativi è poi emerso che la donna avrebbe deliberatamente, e senza alcuna prescrizione medica, somministrato alla figlia, ricoverata presso l'ospedale Bambino Gesù, farmaci contenenti benzodiazepine, in grado di procurare l'arresto cardiorespiratorio della piccola.
Dietro il gesto folle della donna, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la tensione coniugale esistente con il marito e l'intenzione di attirare l'attenzione di quest'ultimo sugli interessi familiari e così rafforzare il loro legame. Già lo scorso 28 dicembre, i carabinieri avevano notificato alla donna un provvedimento di sospensione della potestà genitoriale, adottato dal Tribunale per i Minorenni di Napoli, che aveva disposto per entrambi i genitori il divieto di avvicinamento alla bambina ricoverata e alle due sorelline più piccole, affidate ai servizi sociali partenopei.
Ora per la donna sono scattate le manette a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Gip di Roma Ezio Damizia, su richiesta dei pm Maria Monteleone ed Eleonora Fini, con l'accusa di tentato omicidio nei confronti della figlia di poco più di tre anni. A eseguire il provvedimento i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, in collaborazione con personale del Comando Provinciale di Napoli, che hanno rintracciato la donna nei pressi della sua abitazione a Napoli e l'hanno tradotta, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli. Sono delle storie assurde, che pongono diversi interoggativi verso una società che viaggia verso il nulla. Un continuo di follia dove la vita non ha nessun valore. Si uccide per noia, per gioco, per stress o altro ancora. Dai banchi di scuola, alle pubblicità in televisione, dai film, dal continuo stare sempre con il telefonino in mano per non perdere mai la connessione….Un mondo artificiale, con i suoi ritmi folli, che ha perso la sua centralità, il suo valore e il rispetto.
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