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Roma

Genzano, maxi frode fiscaleingrosso prodotti hi-tech: evasi oltre 8 milioni di Iva

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Tempo di lettura 2 minuti Sequestro beni.Occultamento di ricavi per circa 28 milioni

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Redazione

 

GENZANO – Sono sette le persone denunciate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma per una rilevante frode fiscale che ha permesso l’evasione di IVA per circa 8 milioni di euro e l’occultamento di ricavi per circa 28 milioni.

Al centro della vicenda una società di Genzano di Roma, operante nel commercio all’ingrosso di prodotti “hi-tech” e di elettrodomestici, che acquistava da paesi extra-europei e dell’Unione Europea, per poi rivendere a distributori italiani, che ha omesso di presentare la dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP; per gli anni dal 2012 al 2014.

Ma l’organizzazione aveva costituito anche società (cc.dd. “cartiere”) che venivano interposte solo formalmente nella compravendita delle partite di merce, con lo scopo di assumersi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario; le imprese effettivamente destinatarie della merce, invece, maturavano consistenti crediti di imposta nei riguardi dello Stato e, grazie al risparmio conseguito con il mancato versamento dell’IVA, potevano praticare prezzi estremamente competitivi sbaragliando la concorrenza rispettosa delle regole. Il copione era dunque quello classico delle frodi cc.dd. “carosello” con il reclutamento di giovani nullafacenti disposti ad assumere formalmente la carica di amministratore nelle diverse “cartiere” che, dopo essere servite per il conseguimento delle finalità illecite del sodalizio, venivano abbandonate e avviate al fallimento.

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri hanno dovuto ricostruire l’intero giro d’affari delle varie società coinvolte ricorrendo a controlli incrociati con i fornitori domiciliati nella Repubblica di S. Marino e in altri Paesi comunitari, in assenza di qualsivoglia documentazione amministrativo-contabile, fatta sistematicamente sparire per ostacolare gli accertamenti.

A conclusione delle complesse indagini, sette persone – tra rappresentanti legali e amministratori di fatto – sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Velletri per i reati emissione di fatture per operazioni inesistenti, distruzione ed occultamento di scritture contabili obbligatorie e di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.

Grazie agli elementi raccolti dai militari, la Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo, ai fini della confisca “c.d. per equivalente”, dei beni mobili ed immobili nella disponibilità dei membri del sodalizio allo scopo di cautelare l’Erario per il credito vantato, pari a circa 2 milioni di euro di imposte evase.

In questi giorni l’esecuzione della misura cautelare che riguarda appartamenti e vari conti correnti bancari e postali, ritenuti profitto e/o provento di reato.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
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