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di Roberto Ragone
ROMA – Il corpo di una giovane donna dai tratti somatici di origine asiatica è stato ritrovato stanotte, verso l’1 e 30 presso la massicciata della ferrovia che corre nelle vicinanze di via Sansoni, a Tor Sapienza, periferia di Roma. Il corpo era nascosto in un cespuglio lungo la linea ferroviaria che costeggia il campo nomadi di via Salviati. Si attende una conferma ufficiale, ma gli inquirenti sono certi che si tratti del corpo di Zhang Yao, una studentessa cinese di 20 anni, in Italia da poco.
Lunedì scorso, di pomeriggio, la ragazza, come testimoniano le riprese delle telecamere di sorveglianza, si era era recata presso l’Ufficio Immigrazione di via Patini, a 800 metri dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere, per ritirare il permesso di studio. Le riprese la mostrano tranquilla, con la borsetta a tracolla. Subito dopo la ragazza chiama al cellulare un’amica: “Aiuto, mi stanno aggredendo” avrebbe detto all’amica, chiedendo aiuto, dicendo che le avevano scippato la borsa e che stava inseguendo i ladri, poi il suo cellulare ha taciuto. La sua scomparsa è stata segnalata anche durante la puntata di ‘Chi l’ha visto’ di mercoledì scorso. Si è fatta anche l’ipotesi di un rapimento, e sono stati messi sotto torchio dalla polizia i suoi amici, anche se un tragico epilogo non era stato scartato a priori.
Oggi, la scoperta. Zhang Yao era di ottima famiglia, figlia di un importante funzionario di banca, ed era arrivata da poco in Italia per studiare presso l’Accademia di Belle Arti di Via di Ripetta. La zona in cui è stato rinvenuto il corpo della giovane è adiacente al campo nomadi che si trova a ridosso dell’Ufficio Immigrazione di via Salviati, ed è accessibile soltanto attraverso un passaggio praticato tagliando la rete di recinzione della ferrovia, direttamente dal campo nomadi. È legittimo perciò sospettare che i responsabili di un possibile omicidio siano tra gli occupanti del campo.
Un’altra ipotesi racconterebbe che la ragazza è stata urtata da un treno in corsa: infatti secondo i primi riscontri necroscopici, il corpo presenterebbe ferite compatibili con l’impatto con un treno in corsa. Il ritrovamento è avvenuto grazie alla segnalazione della presenza di un cadavere lungo la massicciata. Il corpo, trasportato presso l'Istituto di medicina legale, non presenta segni di decomposizione, il che fa pensare che forse la morte non risalga a lunedì, giorno della scomparsa, ma sia avvenuta successivamente. Bisognerà quindi aspettare i primi riscontri autoptici per una maggiore precisione. Sembra che la ragazza dopo il furto abbia anche telefonato al padre, chiedendogli di bloccare le carte di credito, abbia parlato con un paio di amici, e che poi abbia chiamato la sua coinquilina Xiao Qing, dicendo di essere stata aggredita da tre uomini che le avevano strappato la borsetta, uno dei quali di colore. Sorprende il fatto che la ragazza, dopo essere arrivata all’Ufficio Immigrazione con i mezzi pubblici, in compagnia di tre amiche, si sia poi improvvisamente allontanata da sola in un quartiere che lei stessa in passato aveva definito ‘pericoloso’, forse comunque convinta di potere, da sola, recuperare la sua borsetta. La Polizia, interpellata, non ha saputo per ora fornire ulteriori notizie.
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