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Red. Sport
FRASCATI (RM) – Evidentemente l’aria di casa, nelle prove di Coppa del Mondo, lo ispira parecchio. Valerio Aspromonte è stato protagonista nello scorso fine settimana a Torino, così come avvenne qualche anno fa a Venezia e due stagioni orsono sempre nel capoluogo piemontese. Già nella fase a gironi di un appuntamento estremamente di livello, il fiorettista del Frascati Scherma aveva dimostrato di essere in una buona condizione collezionando quattro vittorie e una sola sconfitta. Poi nelle eliminatorie Aspromonte ha messo in fila prima il polacco Janda (15-10), poi il coreano Hong (15-9), successivamente il pericoloso tedesco Joppich (15-11) e negli ottavi di finale il francese Le Pechoux (battuto dopo un combattuto assalto per 15-13).
Ai quarti di finale un altro transalpino, Lefort, gli ha sbarrato la strada imponendosi per 15-7 e consegnandogli un ottavo posto conclusivo di tutto rispetto. «Un risultato totalmente inaspettato – commenta l’ex campione olimpico a squadre di Londra 2012 – Era proprio dalla gara di Torino di due anni fa che non centravo una finale (vale a dire un posto tra i primi otto, ndr) in una prova di Coppa del Mondo. Tra l’altro non sono nemmeno in una grande condizione fisica, ma evidentemente la voglia ha fatto la differenza». Nessun rammarico, dunque, sul quarto di finale contro Lefort. «In questo momento lui è sicuramente più forte di me e soprattutto ha più benzina – rimarca Aspromonte – Eravamo sul 5-5 nelle fasi iniziali, ma io venivo da una doppia battaglia contro Joppich e Le Pechoux e in quel momento mi si è totalmente spenta la luce. Ma ripeto, sono molto contento di questo risultato». Lo stesso Lefort è stato il “giustiziere” anche di Daniele Garozzo negli ottavi di finale: per il campione olimpico individuale di Rio 2016 è arrivato un nono posto conclusivo. Di minor spessore i piazzamenti degli altri atleti del Frascati Scherma presenti a Torino: Baldini ha chiuso 26esimo, Simoncelli 30esimo, Rosatelli 35esimo, Bianchi 42esimo e Trani 73esimo. Tornando ad Aspromonte, il fiorettista chiarisce di «non avere obiettivi in questa stagione, cercherò di fare il massimo gara dopo gara senza alcuna pressione di risultato. I miei programmi ora? Per il sesto anno consecutivo passerò una settimana a Natale a Houston per un “camp” coi bambini che vogliono avvicinarsi alla scherma, una iniziativa a cui ormai tengo tantissimo e che è diventata una tradizione molto piacevole per il sottoscritto».
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