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Redazione Lazio

Anguillara, governo pentastellato: Chiriatti commenta i primi 100 giorni degli ex compagni di squadra

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Tempo di lettura 3 minutiL'ex vice sindaco: "come privato cittadino inizierò a lavorare ad una serie di idee che sottoporrò all’attenzione sia della maggioranza che dell’opposizione"

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di Simonetta D'Onofrio

ANGUILLARA (RM) – Giovanni Chiriatti ex assessore e Vice Sindaco di Anguillara dopo aver visto concludere la sua esperienza amministrativa ad appena un mese dalla nomina, assieme all’assessore Franca De Santis e al “dimissionario” Franco Bernardini ha deciso di affrontare alcuni concetti presentati durante l'ultima campagna elettorale.

 

“La gente si aspettava un cambiamento netto da un’amministrazione che ha alzato l’asticella delle promesse. – racconta Chiriatti – In 100 giorni di amministrazione si è assistito ad un prolungamento della campagna elettorale. Si sono alzati i toni delle polemiche e si è perso di vista il mandato elettorale che i cittadini hanno concesso alle ultime elezioni. Il primo segnale doveva essere quello di dimostrare una discontinuità col passato e questo poteva essere fatto rispettando il patto etico che era stato firmato prima delle elezioni.

 

Io non contesto il fatto che ancora non sono stati risolti alcuni problemi come quelli delle buche o della piscina comunale, so benissimo che per queste cose ci vuole tempo e programmazione, ma mi domando – prosegue l’ex vicesindaco – dove sono finiti i buoni propositi sul risparmio che ci avevano portato a decidere di nominare un assessore in meno, cosa è accaduto dopo la vittoria delle elezioni, cosa o chi ha fatto cambiare idea ad un gruppo che inneggiava alla trasparenza e al merito e ad oggi sta facendo esattamente il contrario? Che fine hanno fatto le promesse di decurtarsi lo stipendio? Per il bene del Movimento 5 Stelle credo sia arrivato il momento che ognuno faccia la propria parte per riprendere il cammino iniziato anni fa che ci dovrà portare alla rinascita del nostro comune attraverso una vera trasparenza, una partecipazione reale e non postuma alle decisioni dell’amministrazione e soprattutto una solidarietà che prediliga i più deboli e i più indifesi e che non si nasconda dietro la mancanza di fondi.


Come privato cittadino inizierò a lavorare ad una serie di idee che sottoporrò all’attenzione sia della maggioranza che dell’opposizione. Credo che la coerenza non sia solo un’idea astratta in politica. Ed è per questo che ho provveduto a donare al Centro Anziani di Ponton dell’Elce il 25% della somma di 723,71 ricevuta come stipendio per l’unico mese di lavoro che mi è stato permesso di svolgere in Comune. Avrei preferito che dal Comune avessero individuato un obiettivo comune dove destinare i versamenti di parte degli stipendi degli assessori e dei gettoni di presenza dei consiglieri di maggioranza ma non mi è sembrato il caso di aspettare oltre.  Mi rendo conto che 181 euro non sono molti ma la cifra sarebbe stata decisamente più consistente se tutti avessero fatto la propria parte considerando che sono passati quattro mesi e soprattutto che gli attuali componenti della giunta percepiscono mensilmente il doppio del mio unico rimborso.

Presenterò due proposte – conclude Chiriatti – che credo rappresentino due cardini della politica del Movimento e quindi spero vengano adottate dalla maggioranza e discusse nel prossimo Consiglio Comunale: • «Question time del cittadino», uno strumento volto a favorire la partecipazione attiva dei Cittadini alla vita politica ed amministrativa del proprio territorio. • «Reddito di dignità», chiederò che con i soldi incassati dai condoni edilizi venga istituito un fondo specifico per il Reddito di Cittadinanza che dia sostegno ai cittadini di Anguillara, giovani e meno giovani, in cerca di occupazione”.

Dalle dichiarazioni di Chiriatti, apprendiamo che la designazione di soli quattro nomi come assessori durante la campagna elettorale non era dovuta al fatto che il quinto nome non era ancora deciso (o come si vocifera non sarebbe stato conveniente annunciarlo). Era una precisa scelta per permettere un risparmio maggiore alle casse comunali, assieme alla decurtazione dei compensi. Ma se così era stato deciso prima delle elezioni, probabilmente c’è stato un ripensamento, che ha “costretto” gli amministratori a riempire l’organico, tra l’altro con assessori tutti a stipendio pieno, non essendoci lavoratori dipendenti come nella passata giunta Pizzorno, con un aumento dei costi, in barba alle linee guida del movimento, e alle promesse della vigilia. Non è certo quella di Anguillara l’unica amministrazione che, una volta conquistata la poltrona di comando, non rispetta le buone intenzioni che ne hanno favorito la vittoria. Probabilmente, troppo spesso i comportamenti prima e dopo l’urna sono cambiati. Ma se oggi si ripetono, amplificandoli, i vizi del passato, ci si può chiedere, quali sono le novità? L’amministrazione modello dov’è? Forse non si sbagliava Seneca, molto attivo nella vita politica, quando disse in un discorso pubblico:  "È turpe dire una cosa e pensarne un’altra, ma più turpe ancora lo scrivere una cosa mentre l’animo te ne detta un’altra".