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Roma

Bracciano: a processo per nuovi reati l'ex capo ufficio tecnico del Comune

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Tempo di lettura 2 minuti La prima udienza per Luigi Di Matteo è fissata il 21 febbraio 2017

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Red. Cronaca

 

BRACCIANO (RM) – Giovedì scorso l’ex capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bracciano, Luigi Di Matteo, è stato rinviato a giudizio per una serie di reati. il Gip del Tribunale di Civitavecchia ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero Lorenzo Del Giudice, lo stesso al quale fanno capo le indagini per il reato di associazione per delinquere, riferite agli ex amministratori comunali. I reati contestati a Di Matteo sono: favoreggiamento, falso ideologico,  omissione di atti d'ufficio e truffa.

A renderlo noto l'associazione Salviamo Bracciano che ricorda la vicenda legata al permesso per costruire chiesto da Arturo Cimaglia in loc.San Celso, permesso che avrebbe potuto sollevare complicazioni alla legittimità delle lottizzazioni già pianificate e in gran parte realizzate.  Come poi si è verificato. Sembra, secondo le indagini, che sia stato fatto sparire in modo illecito un documento molto scottante, la “Relazione di sopralluogo proprietà Cimaglia”.

Da qui i reati contestati a Di Matteo:


Favoreggiamento (art.378 c.p.): Ostacolava ed impediva ai Carabinieri venuti a sequestrare il documento, riferendo falsamente che lo stesso non era più disponibile in quanto già acquisito agli atti di un altro procedimento penale, mentre il documento era comunque reperibile in formato digitale. Questo per favorire gli imputati per abuso d’ufficio nel processo in corso, Giuliano Sala e Maurizio Capparella, all’epoca rispettivamente sindaco e assessore all’Urbanistica.


Falso ideologico al TAR (art.479 e 61 n.2 c.p.):
per mascherare il reato precedente, l’allora dirigente Di Matteo avrebbe creato “un atto pubblico ideologicamente falso”  con una nota diretta all’avv.Donato D’Angelo e destinata al TAR, smentita, tra l’altro dal protocollo del Comune.
Omissione d’atti d’ufficio (art.328 c.p.):  perché quale destinatario delle richieste di accesso agli atti, presentate dal Consigliere Armando Tondinelli (per tramite del capo area Roberto Razzino), richieste che includevano anche la relazione  in questione, non provvedeva a consegnare né ricercare la documentazione, né a spiegarne le ragioni.


Truffa ai danni del Comune (tabella 81 comma 2 e 640 comma 2 n.1, art.61 n.9 del c.p.): perché con artifici e raggiri, consistiti nella timbratura del cartellino, risultava al suo posto di lavoro,  mentre di fatto andava al tribunale di Civitavecchia per questioni personali. L’assenza non poteva giustificare l’erogazione di due giornate di lavoro, risultando indebita e quindi a danno delle casse comunali.


I reati contestati si intrecciano e vanno a incrementare il fascicolo delle indagini per associazione per delinquere. La prima udienza è fissata  il 21 febbraio 2017.

 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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