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Red. Cronaca
MARINO – Domenica prossima a Marino la 20ima edizione della Sagra della Ciambella al mosto che celebra un prodotto tipico della tradizione dolciaria marinese, oggi distinto dal marchio del Consorzio di Tutela: una grande ciambella soffice come un cornetto ma dalla fragranza di mosto e impreziosita da chicchi d’uva, e zucchero in superficie; un dolce che racchiude tutti i profumi dell’autunno, impastato con farina di tipo 00, zucchero, mosto di uve rigorosamente di Marino DOP, olio extra vergine di oliva, uva passerina di Marino, lievito di birra e sale in dosi “segretissime”. Alte le proprietà nutritive, e antichissime le origini.
Si narra addirittura che quando l'imprendibile castello di Marino venne assediato da Cola di Rienzo, i marinesi che avevano fatto in tempo a rifornirsi di ogni ben di Dio e non si curavano del protrarsi dell'assedio, per darne prova al tribuno e farlo desistere, gli inviarono fuori delle mura un muletto con due bigonce colme di ciambelle al mosto, al che «lo tribuno una dimane per tempo levao campo» (Anonimo Laziale, Cronica). Le donne marinesi la preparavano nelle giornate di festa fino agli anni Settanta, ma mai questa ciambella era stata commercializzata dai forni; se ne perse poi quasi la memoria, prima della sua riscoperta alla metà degli anni Novanta, in particolare nel 1996 quando si organizzò la prima edizione della festa. I festeggiamenti prevedono, dalla mattina, mostre e una fiera espositiva; e il clou nel pomeriggio con degustazioni, musica e folklore nel centro storico cittadino.
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