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Roma

Nemi, gestione rifiuti vicino al pozzo dell'acqua: il Parco si è mosso ma non è il solo

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Tempo di lettura 3 minuti Prossime azioni: nuovo sopralluogo e se nulla è cambiato parte una denuncia al Comune

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di Chiara Rai

 

NEMI (RM) – Apri cancello, riempi i cassonetti di rifiuti, chiudi cancello. L’attività di gestione della “monnezza” continua in quel di Nemi in via della Radiosa in un territorio naturale protetto a circa 50 metri dal pozzo dei Corsi che serve acqua potabile ai cittadini.

 

L’area con i cassonetti che poggiano direttamente sul terreno si trova ancora qui nonostante i numerosi tabella sul giornale che si susseguono da luglio a oggi. Eppure qualcosa si muove perché siamo stati contattati dal direttore del Parco dei Castelli Romani Maurizio Fontana il quale ci ha informati di aver già sollecitato, più di un mese fa, il Comune di Nemi sia personalmente e sia tramite delle informative di servizio protocollate in cui si chiedeva al Comune di rimuovere i cassonetti dal sito e di bonificare l’area. A quanto ci risulta sta lavorando sul caso anche il Corpo Forestale dello Stato.

 

Le prossime azioni del direttore del Parco dei Castelli Romani Inoltre il Parco ha effettuato in loco le misurazioni di distanza dal pozzo, appurandone la vicinanza con l’area rifiuti. “Adesso – ha ribadito Fontana – provvederemo a fare un altro sopralluogo per verificare se effettivamente la situazione è rimasta tal quale e nel caso così fosse saremo costretti ad inoltrare una denuncia nei confronti dell’Amministrazione comunale”.

 

La competenza è dei Comuni Il direttore del Parco dei Castelli Romani, Maurizio Fontana, ha ribadito come la responsabilità dei rifiuti sia di esclusiva competenza dei Comuni che ricadono nell’area naturale protetta e che i Guardiaparco non sono autorizzati alla rimozione degli stessi. La sollecita opera che il Parco dei Castelli Romani continua a portare avanti è quella di “responsabilizzare” le Amministrazioni locali a tenere pulite le aree di propria competenza, soprattutto quelle più periferiche e non soltanto i centri storici che invece vengono maggiormente curati. È pur vero che Fontana ha riconosciuto che il Comune di Nemi è in una condizione di difficoltà nell’individuazione di un area dove collocare i rifiuti perché ricadente in un territorio pieno di vincoli e che comunque dovrà essere trovata una soluzione volta a garantire la tutela dell’area protetta ma anche il servizio di raccolta rifuti: “Per l’area al cimitero, individuata come possibile destinataria di un’isola ecologica – ha detto il direttore del Parco – e probabilmente più idonea perché distante dai centri abitati – il Parco si era espresso favorevolmente ma la Regione ha dato il diniego. Adesso riguardo l’individuazione del sito in via della Radiosa per la realizzazione dell’isola ecologica è chiaro che il responsabile della salute pubblica è comunque il sindaco e sarà lui a dover garantire che il percolato – liquido che fuoriesce dai rifiuti ndr – non permei nel terreno ”.

 

Di fatto, in questo momento non si parla ancora di isola ecologica perché la questione è ancora oggetto di una conferenza di servizi che ha visto soltanto una seduta. La questione fondamentale, a nostro dire, è che questo sito non può essere concepito nelle vicinanze di un pozzo e non esistono precauzioni che tengono. Per di più contingente al momento è proprio questa gestione rifiuti non autorizzata che continua a consumarsi giorno dopo giorno mettendo a rischio la contaminazione della falda acquifera. E il punto non è se il cancello che delimita l’area sia chiuso o meno o sei cassonetti siano pieni o vuoti ma piuttosto che quei cassonetti e quel sito non è legittimato ad esistere in via della Radiosa a circa 50 metri da un pozzo di approvvigionamento dell’acqua all’intera cittadinanza.

 

Il prossimo sopralluogo del Parco dei Castelli Romani Dunque il sopralluogo del Parco dovrebbe essere finalizzato a constatare l’esistenza o meno di quest’area a prescindere se in quel dato momento i cassonetti siano pieni o vuoti o se vi sia un lucchetto o meno. Diciamo questo perché l’attività di gestione rifiuti è sempre “in movimento”. Anche questa mattina – lunedì 3 ottobre 2016 – come del resto tutte le altre, alle 9:13 i cassonetti si presentavano semivuoti di rifiuti e il cancello era aperto ma già alle 9:33, ben 20 minuti dopo, il cancello si presentava chiuso e i cassonetti pieni di immondizia con ingombranti poggiati sul terreno. Dunque l’esito di un sopralluogo non può dipendere dallo specifico momento in cui si effettua la verifica perché la gestione prevede diversi fasi nell’arco della giornata: apri cancello riempi i cassonetti di rifiuti, chiudi cancello e poi si ricomincia. 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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