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Viterbo

Comitati per il SI: da Sant’Ubaldo a Ronciglione tutti gli “oratori” del Presidente

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Tempo di lettura 2 minutiCotanto amor di patria va premiato. Forse nei prossimi libri di storia delle elementari vedremo i loro ritratti fra Enrico Toti e Pietro Micca.

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di Roberto Ragone

Non avevamo dubbi. Pur di vincere, Renzi arruola anche i santi, forse perché non sa più a quale votarsi. In questo caso si trattava di Sant’Ubaldo, per una manifestazione a favore del SI’ al referendum che avrebbe dovuto svolgersi nella storica basilica di Gubbio, con il placet della Diocesi e che è saltata per le proteste dei cittadini e trasferita in un albergo sempre di proprietà della Diocesi.

 

Questo dei comitati per il SI’, annunciati da Renzi in TV nel numero di diecimila, è un argomento che sta venendo all’attenzione del pubblico anche nei piccoli centri come Ronciglione, in provincia di Viterbo, dove  è stato allestito un incontro per spiegare al colto e all’inclita il motivo per cui tutti dovremmo votare SI’. Tutto si è svolto secondo le previsioni, e abbiamo scoperto che gli oratori viaggiano a proprie spese e non sono per nulla sponsorizzati dal Presidente del Consiglio, persona il cui nome evitano accuratamente di pronunciare durante lo svolgimento della conferenza.

 

È legittimo domandarsi da dove traggano il denaro per la spesa al supermercato, visto che il loro tempo è devoluto ‘gratis ed amore’ alla Causa. Oppure tutto ciò non corrisponde a realtà e i collaboratori parlamentari perché di questi si è trattato – vengono regolarmente retribuiti nell’ambito delle proprie mansioni legittime. Oppure si vuol dare l’impressione che Renzi sia lontano dal problema referendum, completamente avulso da esso e non coinvolto nella sua riuscita o nel suo fallimento. Mentre il primo slogan era: “Se perdo vado a  casa.” Ora lo slogan è: “Per cacciarmi dovete fare un congresso e vincerlo.”
A prescindere dalle scelte pur legittime di un Presidente del Consiglio che puntualmente ci ammannisce il contrario di ciò che è. E che puntualmente viene smentito dagli organi ufficiali. Colpisce il fatto che i personaggi che vanno in giro per l’Italia a propagandare il SI’ non ricevano neanche un rimborso carburante, magari secondo le tariffe ACI. Eroismo? Generosità? Bontà d’animo?


Cotanto amor di patria va premiato. Forse nei prossimi libri di storia delle elementari vedremo i loro ritratti fra Enrico Toti e Pietro Micca.


[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 2]