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Red. Cronaca
ANGUILLARA (RM) – Al via il processo d'appello, per il caso Mangiapelo, in programma per giovedì 15 settembre mattina a Piazzale Clodio dove si terrà la prima udienza del secondo grado di giudizio per la morte di Federica Mangiapelo, la ragazza di Anguillara Sabazia (RM) trovata morta la mattina del 1 novembre 2012 lungo la spiaggia di Vigna di Valle, sul lago di Bracciano. In primo grado l'ex fidanzato della giovane, Marco Di Muro, è stato condannato a 18 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato.
"Per un fatto di questa gravità 18 anni sono pochi, mi auguro che vi sia certezza della pena e senza sconti. La vita di una persona ha un valore che deve essere riconosciuto", ha dichiarato Luigi Mangiapelo, padre della ragazza. "Per noi, e a giudizio di chi ha esaminato il caso in primo grado – rileva l'avvocato Andrea Rossi, legale di Rosella Salvatori, madre di Federica – sono emerse responsabilità evidenti su questa vicenda, che hanno portato alla condanna".
"Ci aspettiamo almeno la conferma della condanna di primo grado", aggiunge l'avvocato Francesco Pizzorno, legale del padre della giovane trovata senza vita sulle rive del lago.
"Ci impegneremo al massimo per ottenere la riforma della sentenza – sottolinea invece l'avvocato Cesare Gai, legale di Marco Di Muro – ma l'esito del processo è ovviamente nelle mani dei giudici. Si tratta di una vicenda estremamente complessa, che richiede un'attenzione enorme da parte di chi giudicherà".
Di Muro, unico imputato in primo grado al processo per la morte della ragazza, si è sempre difeso sostenendo di non essere presente al momento della morte di Federica, avvenuta in una fredda e piovosa notte di Halloween di quattro anni fa. Il corpo della giovane venne trovato da un passante sulle rive del lago all'alba del 1 novembre.
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