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Albano Laziale: smettere di avere paura, lasciare andare il passato e tornare a vivere. EMDR un aiuto immediato

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Tempo di lettura 3 minutiL’EMDR può essere quindi definito come un metodo terapeutico a base fisiologica che può aiutare le persone a sentire il ricordo di esperienze traumatiche in modo nuovo e meno disturbante

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A cura della Dott.ssa Catia Annarilli Psicologa – Psicoterapeuta-Terapeuta EMDR


EMDR è un acronimo inglese che sta ad indicare Eye Movement Desensitization and Reprocessing ovvero desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. È una metodologia psicologica per il trattamento dei problemi emotivi causati da esperienze di vita traumatiche disturbanti, che possono variare dalle aggressioni personali, alle catastrofi naturali – terremoti ad esempio -, a gravi incidenti fino ad eventi disturbanti avvenuti nell’infanzia come abbandoni precoci, separazioni e lutti. Può anche essere utilizzato per alleviare l’ansia da prestazione, per rafforzare la funzionalità lavorativa e la performance sportiva.
Nasce negli Stati Uniti nel 1987 grazie alle acute osservazioni della psicologa Francine Shapiro che notò come i movimenti oculari alternati fossero in grado di agire sul cervello di una persona riducendo l’intensità emotiva negativa legata ad alcuni ricordi. L’EMDR può essere quindi definito come un metodo terapeutico a base fisiologica che può aiutare le persone a sentire il ricordo di esperienze traumatiche in modo nuovo e meno disturbante. Si integra perfettamente all’interno di un percorso di psicoterapia classica ma spesso ne riduce i tempi e permette alla persona di vivere nell’immediato una riduzione del disturbo.
Ad oggi questo trattamento è riconosciuto a livello scientifico internazionale ed è supportato da molteplici studi, si basa sostanzialmente su un processo neurofisiologico innato che utilizza la stimolazione alternata oculare, acustica o tattile per raggiungere una migliore e più adattiva comunicazione fra gli emisferi cerebrali, durante la stimolazione il paziente rivive il ricordo e durante il processo le emozioni vissute dal paziente possono essere molto intense, ma al termine della seduta, la maggior parte delle persone riferiscono una notevole riduzione nel livello di disturbo associato all’esperienza traumatica passata.
Il presupposto fondante è che esiste un sistema innato di elaborazione dell’informazione che può essere sbilanciato nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un forte trauma o ad uno stress evolutivo, la strutta patologica è insita nell’informazione stessa non sufficientemente elaborata ed immagazzinata nella mente così come è stata vissuta all’epoca dell’evento, con le stesse emozioni, le stesse sensazioni corporee, la stessa carica emotiva, lo stesso shock. L’esperienza traumatica continuerà ad esercitare la sua influenza per via delle sollecitazioni degli stimoli attuali sull’emotività e sulle convinzioni negative legate a quei ricordi, ciò porta la persona a continuare ad agire in modo coerente agli eventi passati ed ai vissuti ad essi associati rendendo la vita della persona poco adattiva ed altamente disfunzionale, ad es: “… un adulto può provare paura e mancanza di controllo durante un terremoto, ma la stessa reazione di fronte alle vibrazioni legate al passaggio di un treno mesi più tardi, è patologica”.
Non aver adeguatamente elaborato ed assimilato l’evento traumatico significa che la persona sta ancora reagendo, dal punto di vista emotivo e comportamentale a quell’evento disturbante precedente, la natura non funzionale dei ricordi traumatici, compreso il modo in cui vengono memorizzati permette all’emotività e alle convinzioni negative legate all’evento di influenzare la persona al presente quasi in ogni suo aspetto di vita compromettendone la qualità e la funzionalità.
In una seduta con EMDR si agisce per la riattivazione dell’elaborazione degli eventi traumatici congelati nella memoria, la persona durante la seduta è sempre cosciente, il lavoro di desensibilizzazione dei ricordi traumatici sarà guidato dal terapeuta sempre nel rispetto della la centralità del paziente.
L’approccio al problema è globale perché si riferisce alle esperienze passate, alle attuali cause di stress e ai pensieri ed alle azioni desiderate per il futuro.

Dott.ssa Catia Annarilli
Psicologa – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR
www.centropsicologiacastelliromani.it
cell. 3471302714

Bibliografia
– Francine Shapiro “EMDR Desinsibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari” McGraw-Hill, 2000;
– www.emdritalia.it