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Roma

Roma, furto a bordo dei bus: 15 arresti

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Tempo di lettura 2 minuti Controlli a tappeto dei Carabinieri. Ecco tutti i dettagli

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Redazione

ROMA – I carabinieri del comando provinciale di Roma continuano incessantemente l'attività antiborseggio a bordo dei mezzi pubblici e presso le fermate metro e bus della Capitale. Nelle ultime 48 ore sono stati 15 i borseggiatori assicurati alla giustizia, di questi solo uno è un cittadino libico tutti gli altri sono cittadini nomadi di origine romena o bosniaca. Ieri pomeriggio a bordo dell'autobus H, sono stati arrestati 2 nomadi di 18 e 39 anni, entrambi pregiudicati e nella Capitale senza fissa dimora. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma piazza Dante li hanno ammanettati dopo averli visti sfilare il portafogli dalle tasche di un ignaro passeggero. Sul bus 40, all'altezza di piazza Venezia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato 4 cittadini sudamericani di età compresa tra i 32 e i 54 anni, tutti già conosciuti alle forze dell'ordine, dopo essere stati sorpresi a rubare il portafogli ad una passeggera italiana. Poco dopo, gli stessi militari, a bordo del tram 8, hanno «pizzicato» una nomade 26enne, con precedenti e proveniente da Tor San Lorenzo, che insieme ad una ragazzina di 13 anni, era riuscita a sfilare dalle tasche di un turista danese quello che alla prima vista poteva sembrare un portafogli ma che in realtà era solamente un'agendina. Sul bus «64», invece, i Carabinieri della Stazione Roma Trastevere hanno fermato una 28enne, bosniaca, pregiudicata, che poco prima, approfittando della confusione delle persone intente a scendere e salire sul mezzo, è riuscita a sfilare il portafogli dalla borsa di una turista. Quasi contemporaneamente, sempre a bordo dell'autobus 64, in transito su corso Vittorio Emanuele II, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Dante hanno bloccato due cittadini romeni di 44 e 49 anni, entrambi pregiudicati e senza fissa dimora, sorpresi a rubare uno smartphone ad un turista. In via Carlo Alberto, nei pressi della basilica Santa Maria Maggiore, all'interno di una caffetteria, un cittadino libico, di 28 anni, senza fissa dimora e con precedenti, ha sfilato il portafogli ad una turista giapponese ed è fuggito. Le urla della donna hanno attirato l'attenzione di una pattuglia dei Carabinieri in transito che è riuscita a bloccarlo e a recuperare la refurtiva mentre, il complice è riuscito a dileguarsi. Infine, i Carabinieri della stazione Roma Vittorio Veneto hanno arrestato 4 nomadi, tutte con precedenti, provenienti dal campo di Castel Romano, che all'interno della metropolitana, linea A, altezza fermata Termini, attuando la solita tecnica dell'accerchiamento hanno sfilato il portafogli ad una turista messicana. Tutta la refurtiva è stata recuperata dai militari e riconsegnata alle vittime mentre, gli arrestati sono stati trattenuti nelle diverse caserme della Capitale, in attesa del rito direttissimo. red

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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