Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
ROMA – È partita da un esposto presentato in procura a inizio febbraio dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, all'epoca dei fatti ancora solo candidata sindaco, l'indagine condotta dai Nas per un presunto appalto truccato per la gestione di un asilo nido a Roma che oggi ha portato ai domiciliari Francesco Alvaro, commissario straordinario di Farmacap. La sindaca, nel corso di una delle sue battaglie per Roma, aveva consegnato in procura un esposto sul nido della Farmacap. Raggi aveva anche pubblicato un video correlato a un post dal titolo «Storia di un appalto accomodato». «Oggi vi racconto la storia di Farmacap, l'Azienda Speciale di Roma Capitale che si occupa di gestire le 44 farmacie comunali e un asilo nido», scriveva la Raggi, che poi aveva spiegato nel dettaglio la sua 'indaginè partita «da una segnalazione del 10 giugno scorso» e dalla quale, affermava, sarebbe potuto emergere «un danno erariale da 684mila o 712mila euro». «Adesso saranno la Procura della Repubblica, la Corte dei Conti e l'Anac a valutare quali iniziative intraprendere al riguardo», sottolineava l'allora candidata sindaca di Roma.
«Appare evidente che il commissario straordinario della Farmacap Francesco Alvaro, dopo essersi accordato con il titolare della Dragona Servizi per l'assegnazione a quest'ultima della gestione dell'asilo nido di via Bossi, ha posto in essere un'articolata serie di condotte volte a turbare la libera scelta del contraente migliore da parte della pubblica amministrazione di appartenenza, turbandone il relativo procedimento amministrativo con mezzi fraudolenti e violando così la norma». È quanto sostenuto dal gip Costantino De Robbio in un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare emessa oggi a carico del commissario straordinario di Farmacap, Francesco Alvaro, finito agli arresti domiciliari per turbativa d'asta e falso in merito ad una gara per l'assegnazione di un contratto di affidamento in gestione di alcuni servizi per un asilo nido nel quartiere Infernetto. Nell'ambito della medesima inchiesta è indagato anche l'imprenditore Giuseppe Giordano (sottoposto ad obbligo di firma) che con la sua Dragona Servizi aveva ottenuto l'assegnazione dei servizi nell'asilo comunale in questione. A dare il via alle indagini, nel 2015, era stato il nuovo direttore generale della Farmacap, azienda che gestisce 45 farmacia comunali nella capitale. Subito dopo il suo insediamento, il nuovo dirigente aveva infatti segnalato alla procura una serie di presunte irregolarità nella gestione dell'azienda, ascrivibili ad Alvaro. In una circostanza, inoltre, di fronte alla richiesta del direttore generale di poter acquisire la documentazione relativa all'assegnazione alla Dragona Servizi della gestione di alcuni asili nido, Alvaro avrebbe risposto «evocando le sue origini calabresi e aggiungendo che l'avrebbe fatta fuori se non avesse cessato di dargli fastidio». Sulla vicenda della presunta assegnazione irregolare, a suo tempo, era intervenuta anche Virginia Raggi, all'epoca consigliera comunale, con un video di denuncia postato su Facebook.
Correlati