Connect with us

Viterbo

Ronciglione: torna la tradizione unica al mondo delle "corse a vuoto"

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti Il primo cittadino Alessandro Giovagnoli: "Ho scritto una lettera al Ministro, al Sottosegretario e al Direttore Generale della sezione veterinaria del Ministero"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

 

di Roberto Ragone


RONCIGLIONE (VT)
– Dopo una lunga sospensione riprende a Ronciglione, in provincia di Viterbo, la tradizione delle ‘Corse a vuoto’, cioè di cavalli senza fantino, lungo il percorso cittadino che va dall’ingresso sud del paese – Piazza detta ‘Della Pace’ – attraversando la Piazza principale – detta ‘Della Nave’ – fino a tutto il Corso Umberto – cioè Montecavallo.

 

La manifestazione è particolarmente apprezzata da chi ha ‘Ronciglione nel cuore’, cioè dai veri Ronciglionesi. La sua origine si perde nella notte del Medioevo, derivando essa da una corsa che si svolgeva a Roma, che vedeva coinvolti Ebrei e prostitute, le quali correvano nude, per il ludibrio e lo sbeffeggiamento del pubblico. In seguito gli Ebrei, al tempo ghettizzati, proposero, pagando, di far correre, in loro vece, degli animali. Questa manifestazione venne esportata a Ronciglione, dando origine alla tradizione delle ‘Corse a vuoto’ ronciglionesi, una tradizione che è sempre molto sentita in paese, e che fa capo a nove Rioni  – prima chiamati Scuderie – con tanto di bandiera tinta dei colori della contrada. In questi giorni Ronciglione è addobbata con quattrocento bandiere colorate dei vari Rioni apposte lungo le strade. Quattrocento bandiere che garriscono al vento, per la gioia dei contradaioli e dei turisti.

Per questa importante occasione abbiamo voluto intervistare il Sindaco di Ronciglione, Alessandro Giovagnoli, in quanto legittimo responsabile della manifestazione.


Allora, sindaco, questo è un grande momento per Ronciglione. Cosa ci dice della ripresa delle Corse a Vuoto?
Facciamo prima di tutto una panoramica di quello che è successo. Poco dopo il mio incarico di sindaco ci siamo accorti che il Ministero della Salute aveva aperto un contenzioso, di cui nessuno sapeva nulla, a causa dell’incidente cha ha causato la morte di un cavallo nel 2011, in seguito a cui il Ministero aveva citato in giudizio il Comune di Ronciglione per 500.000 euro più interessi e spese legali fino a sentenza, per danno all’immagine. Preoccupato di questa situazione, ho scritto una lettera al Ministro, al Sottosegretario e al Direttore Generale della sezione veterinaria del Ministero, facendo presente che l’amministrazione era cambiata di recente, il Palio era stato sospeso, e che in caso di soccombenza non sarebbe stato giusto far pagare 2 o 300 euro per ogni famiglia di Ronciglione o, in alternativa, mettere in stato di dissesto il Comune. Per il Ministero sarebbe stata una cosa per lo meno antipatica mandare in dissesto le nostre casse. In cambio abbiamo proposto un percorso formativo sul benessere degli animali da realizzare nella nostra Comunità. Abbiamo fatto pet therapy per i ragazzi disabili, lezioni di zooantropologia nelle scuole – le quali hanno raccolto ampio consenso sia da parte dei ragazzi che degli insegnanti – siamo il secondo Comune ad aver realizzato un corso per il conseguimento di un patentino di abilitazione alla gestione dei cani, abbiamo tenuto lezioni sul benessere del cavallo. Il Ministero ha accolto questa nostra richiesta, si è complimentato con noi per il percorso formativo proposto, e ci ha presi come un esempio da esportare in altre realtà. Oltre a ciò, mi hanno convocato come relatore sul benessere animale in un convegno nazionale nel quale ho raccolto il consenso di tutti i presenti. Abbiamo adottato la condotta del buon padre di famiglia, come un buon padre avrebbe fatto a casa propria. Il Ministero ha accolto la nostra richiesta, ha ritirato il contenzioso, per cui, a quel punto si sono realizzate nuovamente le condizioni per rifare le corse. Naturalmente non potevo riprendere le corse dopo aver dichiarato che avevo sospeso il Palio, se non avessi prima risolto la situazione. Oggi ci sono le condizioni. Abbiamo redatto un regolamento in accordo con il Ministero della Salute, con la ASL, con la Prefettura, con i migliori professionisti in Italia. Un regolamento, tra l’altro, molto rigido, per cui tutte le persone interessate si sono complimentate con noi. È un regolamento che, adottando un certo numero di accorgimenti molto precisi, salvaguarda il benessere dei cavalli. Questo regolamento è la base su cui costruire un percorso anche per il futuro. Abbiamo avuto già due riunioni con la Commissione di vigilanza, oggi ho un incontro con il Prefetto per ciò che riguarda l’ordine pubblico. Abbiamo anche avuto un paio di incontri con l’UNIRE che ci ha dato alcune indicazioni sul tracciato del percorso di gara. Insomma, ci sono tutte le condizioni di sicurezza per riprendere il Palio e per farci prendere ad esempio per tutti i Palii che si svolgono in Italia. Ritengo che sia stato fatto un bellissimo lavoro, in un’atmosfera di generale entusiasmo che da’ veramente soddisfazione  a chi s’è adoperato per l’evento. La quasi totalità dei costi poi è stata coperta da sponsor privati, che hanno messo a disposizione il loro denaro. Stiamo lavorando. Penso che faremo una cosa davvero bella, da prendere ad esempio.

 

Quindi, come dichiarato in conferenza stampa, siete andati oltre il decreto Martini, in sintesi avete un regolamento migliorativo rispetto al decreto.
Sì, abbiamo un regolamento che prevede i mezzosangue, e che prevede un limite di età minimo di cinque anni per i cavalli, mentre il decreto parla di quattro anni. Venti giorni fa il Ministro ha firmato un’ordinanza che modifica la prima ordinanza Martini, in cui dispone per questi palii l’utilizzo solo di mezzosangue. Se avessimo adottato un regolamento che comprendeva i purosangue, oggi non potremmo correre, perché dalle contrade sarebbero stati acquistati cavalli purosangue che oggi non possono più gareggiare.

 

In sostanza, per quale motivo i cavalli devono avere almeno quattro anni e devono essere mezzosangue?
Cinque anni, nel nostro regolamento. Non sono un esperto. So che sono indicazioni che ci ha dato il Ministero, che ci ha dato il dottor Reitano, che è stato fino a qualche anno fa presidente della Commissione veterinaria di Siena, uno dei nomi più illustri nel campo dei Palii di cavalli in Italia. Abbiamo avuto indicazioni in questo senso, e ce ne  siamo conformati. Il fatto positivo che è scaturito dalla sospensione, oltre al fatto che il Ministero ha ritirato il contenzioso, è quello del cambio di generazione. In questi cinque anni sono arrivati i ragazzi, e hanno portato maggiore vivacità e attività. Oggi chi s’interessa del Palio, chi s’interessa dei Rioni, ed è coinvolto nel Palio, sono tutti ragazzi. Questa è certamente una cosa positiva. Anche perché questo ha cambiato la cultura del Palio. Ci sono delle regole che vanno rispettate, e sono regole rigide. Venti o trent’anni fa si facevano cose che oggi non si possono più fare. E questo segnale è stato recepito dai ragazzi che rappresentano i Rioni. Gli anziani si lamentano del fatto che non sentiremo più il caratteristico rumore degli zoccoli sui sampietrini. Mi sembra che sia un prezzo molto piccolo da pagare, in confronto a ciò che invece si può oggi realizzare. Se vogliamo rifare le corse, dobbiamo rispettare le regole. Sia perché sono norme di legge, sia per l’incolumità degli animali. Infatti il costo più elevato riguarda il percorso, la messa in sicurezza, sia con il fondo in terra, che per ciò che riguarda le transennature e gli steccati. Saranno installati due parapetti, uno a norma per il cavallo, uno sbarramento elastico, che si piega all’eventuale urto del cavallo. Poi uno spazio di un metro e venti, e poi la transenna per il pubblico. Quindi massima sicurezza, sia per i cavalli, sia per il pubblico.

 

Quindi quella che sarà sparsa, sarà pozzolana?
Abbiamo già fatto delle prove. È pozzolana e lapillo frantumato. Il lapillo crea un drenaggio in caso di pioggia, per cui non corriamo il rischio di vedere allagate le strade ridotte ad un fiume di fango. Fortunatamente vediamo che finora il tempo ci assiste, ma comunque in caso di pioggia avremmo un fondo drenante, per cui l’acqua passerebbe di sotto e non creerebbe pozze.


Avete anche previsto dei tempi di recupero del fondo?
Sì, il 25 iniziano i lavori, e già la notte del 28 viene tolto il materiale. Abbiamo recuperato una tradizione centenaria del nostro Comune, e questa è la cosa più vera, bella, più importante, perché sta nei nostri cuori. Io sono nato e cresciuto con le corse e devono rimanere. La cosa importante è che dobbiamo cambiare le regole, continuando la tradizione. Accettare l’evoluzione che le nuove regole ci portano. Che poi il cambiamento è anche nel mondo, nella vita, in tutto ciò che ci circonda. Non si può più fare come si faceva tre o quattrocento anni fa.


Che dire? Complimenti al Sindaco e tutti coloro che si sono adoperati a vari livelli per la ripresa di una tradizione unica al mondo, per ciò che è e per come viene realizzata. Ci auguriamo che il pubblico sia numeroso, lungo il percorso, e che tutto si traduca in una grande festa per il paese e per i forestieri, con tanta allegria: ne abbiamo bisogno, vero?

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

Continua a leggere

Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti