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Roma

Nemi: chiudete quella discarica!

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Tempo di lettura 3 minuti Ormai la questione è senza ombra di dubbio molto chiara

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di Ivan Galea

NEMI (RM) – Acqua potabile a rischio inquinamento. Questo quanto sta emergendo a Nemi dopo che l'associazione ambientalista Italia Nostra ha lanciato l'allarme riguardo una sorta di discarica a cielo aperto situata nelle immediate vicinanze di uno dei pozzi che immettono acqua potabile nella rete idrica gestita da Acea Ato 2. Una situazione nota all'amministrazione comunale in quanto durante la seduta di Consiglio dello scorso 13 luglio il consigliere di opposizione di "Partecipazione Democratica" Stefania Osmari ha asserito che si tratta di una situazione già di fatto esistente da diverso tempo. 

Pozzo acqua potabile a rischio inquinamento Abbiamo voluto approfondire la questione verificando sul posto, in via della Radiosa a Nemi, dove abbiamo potuto appurare che a circa 50 metri di distanza dal pozzo denominato Pozzo Alto – via dei Corsi e codificato dal gestore Acea Ato 2 con la sigla "NEMP02", esiste un'area recintata con tanto di cassonetti per la spazzatura, ne abbiamo contati almeno una decina,  provvista di un cancello che molto spesso resta aperto e altrettanto spesso resta incustodita. Ma la cosa che è apparsa ancora più grave è stata la presenza dei rifiuti sul terreno privo di qualsiasi protezione impermeabile.

Aree di salvaguardia
Eppure la normativa in materia di salvaguardia delle fonti di approvvigionamento idrico stabilisce le aree di salvaguardia suddividendole in zona di protezione, area di rispetto e area a tutela assoluta.


Area di Tutela Assoluta È la zona di tutela assoluta costituita dall’area immediatamente circostante le captazioni o derivazione, in questo caso rappresentate dal pozzo di Nemi gestito da Acea Ato 2, che deve avere un’estensione di almeno dieci metri di raggio dal punto di captazione e deve essere adeguatamente protetta e adibita esclusivamente ad opere di captazione o presa e ad infrastrutture di servizio. Infatti il Pozzo Alto – via dei Corsi è provvisto di recinzione e di un cancello.

Zona di rispetto La zona di rispetto è costituita invece dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta da sottoporre a vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare qualitativamente e quantitativamente la risorsa idrica captata e può essere divisa in zona di rispetto ristretta e zona di rispetto allargata, in relazione alla tipologia dell’opera di presa o captazione e alla situazione locale di vulnerabilità e rischio della risorsa.


La legge nazionale L'articolo 94 del Decreto Legislativo152/2006 “Norme in materia ambientale” – disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano stabilisce infatti che in assenza dell’individuazione da parte delle Regioni della zona di rispetto, questa è stabilita in 200 metri di raggio rispetto al punto di captazione o di derivazione. Il Decreto Legislativo, nella zona di rispetto vieta l’insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività: Dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati; accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade; aree cimiteriali; apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano; gestione dei rifiuti; stoccaggio di sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive; centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; pozzi perdenti; pascolo intensivo di bestiame.

La legge nazionale e regionale La legge regionale 24 del 1998 nelle norme tecniche relative il Piano Territoriale Paesistico dell'area dei Castelli Romani (PTP9) attualmente in vigore, all'articolo 6  "Protezione dei corsi e delle acque pubbliche" stabilisce che "I corsi d'acqua e le relative fasce di rispetto debbono essere mantenuti integri e inedificati per una profondità di metri 150 per parte.     


Distanze disattese
Abbiamo quindi misurato, con gli strumenti di google la distanza che intercorre tra l'area rifiuti di Nemi in via della Radiosa e il pozzo Alto – via dei Corsi rilevando che intercorrono, tra il sito utilizzato come una sorta di isola ecologica e il pozzo che serve acqua potabile ai cittadini di Nemi e di altri comuni limitrofi, circa 54 metri nel punto più vicino e 74 metri circa come massima distanza. Quindi oltre al fatto che non si può certamente tollerare un "monnezzaio" a cielo aperto, accessibile a chiunque e dove resta sconosciuta la natura dei rifiuti che quotidianamente vengono conferiti in una zona dove non viene rispettata la distanza minima prevista per legge vnazionale e regionale. 

La qualità dell'acqua di Nemi L 'acqua è la risorsa essenziale per il mantenimento della vita. Determina la natura, le caratteristiche e la tipologia degli ecosistemi. Determina la qualità della vita delle società umane consentendo e determinando la tipologia dello sviluppo socio economico delle collettività. Nemi fornisce l'approvvigionamento idrico ad Acea con i suoi pozzi, quello Alto di via dei Corsi e quello situato sulle rive del lago. L'acqua dei due pozzi viene poi miscelata con quella dell'acquedotto del Simbrivio e alla data del 31 dicembre 2015 le analisi effettuate da Acea sull'acqua di Nemi ci dicono che  i valori sono buoni. Ormai la questione è senza ombra di dubbio molto chiara. Non rimane altro che attendere una tempestiva mobilitazione da parte degli organi preposti alla vigilanza e tutela dell'ambiente. Ogni giorno che passa c'è il rischio d'inquinamento che aumenta.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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