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Anguillara: ecco gli stipendi degli amministratori

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Tempo di lettura 3 minuti Indennità, calcoli, comparazioni e scelte…

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di Ivan Galea
ANGUILLARA (RM)
– 11.620,29 euro, al lordo delle trattenute previste per legge, per l'ex sindaco Pd di Anguillara Francesco Pizzorno, in carica dal 17/05/2011 al 20/06/2016. Questo l'importo determinato dal responsabile del procedimento del Comune di Anguillara dr. Matteo Rovelli a titolo di liquidazione indennità fine mandato, per il sindaco uscente, relativa al periodo 01/05/2012 – 20/06/2016. Infatti la Legge prevede l’integrazione dell’indennità di funzione dei Sindaci con una somma pari ad una indennità mensile, spettante per ciascun anno di mandato. Nel caso di Pizzorno le somme sono state quindi calcolate a partire da Maggio 2012 in quanto l'ex sindaco rinunciò all'indennità di funzione di 1.859,25 euro mensili per il primo anno di mandato, fino al 30/04/2012, per un totale di circa 21 mila euro. L’indennità di funzione percepita dal Sindaco lievitò  poi, a partire dal 2013, a ben 2.788,87 euro mensili, registrando un aumento di 929,62 euro. La somma relativa la liquidazione indennità di fine mandato per l'ex primo cittadino di Anguillara è stata quindi calcolata nel seguente modo :
anno 2012 maggio – dicembre € 1.859,25
anno 2013 gennaio – dicembre € 2.788,87
anno 2014 gennaio – dicembre € 2.788,87
anno 2015 gennaio – dicembre € 2.788,87
anno 2016 gennaio – giugno € 1.394,43 (2.788,87 / 2)

Indennità sindaci a confronto Alla luce di ciò andiamo a comparare con dei semplici calcoli il totale delle indennità percepite da Francesco Pizzorno rispetto a quelle che andrà a percepire il nuovo sindaco del M5s Sabrina Anselmo, perlomeno per vedere se per le tasche dei cittadini si avrà o meno un risparmio. Per quanto riguarda l'attuale sindaco di Anguillara del Movimento 5 Stelle, che ancora non ha reso noto  quale percentuale di decurtazione applicherà alla propria indennità mensile, nel rispetto di quelle che sono le linee guida del Movimento, questo calcolo prende in considerazione due percentuali di decurtazione: una del 15 per cento e un'altra del 30 percento. Al calcolo che facciamo, non viene considerata l'ipotesi di eventuali ulteriori aumenti dell'indennità che potrà eventualmente applicare la nuova amministrazione da qui alla fine di questa legislatura.

Francesco Pizzorno

– nessuna indennità da Maggio 2011 ad Aprile 2012 —
– 11.155,50 euro da Maggio 2012 a Dicembre 2012 calcolando l'indennità mensile di euro 1.859,25
– 33.466,44 euro per l'anno 2013 calcolando l'indennità mensile di euro 2.788,87
– 33.466,44 euro per l'anno 2014 calcolando l'indennità mensile di euro 2.788,87
– 33.466,44 euro per l'anno 2015 calcolando l'indennità mensile di euro 2.788,87
17.944,35 da gennaio a maggio 2016 calcolando l'indennità mensile di euro 2.788,87
1.394,43 per 15 giorni di giugno 2016 calcolando l'indennità mensile di euro 2.788,87
Totale 130.893,60 euro

Sabrina Anselmo – Ipotesi 1 decurtazione indennità del 15%
2.788,87 euro –  15% = 2.370,54
2.370,54 euro x 60 mesi (5 anni) = 142.232,40 euro
Totale in 5 anni con decurtazione del 15% dell'indennità 142.232,40 euro

Sabrina Anselmo – Ipotesi 2 decurtazione indennità del 30%

2.788,87 euro –  30% = 1.952,20
1.952,20 euro x 60 mesi (5 anni) = 117.232,40 euro
Totale in 5 anni con decurtazione del 30% dell'indennità 117.132,00 euro

Due quadri diversi quelli che emergono dalle proiezioni di calcolo: qualora la Anselmo si decurtasse l'indennità del 30% si potrebbe avere un risparmio in 5 anni di circa 13 mila euro rispetto l'ex sindaco Pd mentre se Anselmo dovesse applicare il 15% di decurtazione sull'indennità addirittura si avrebbe un aumento di 12 mila euro rispetto Pizzorno. Riteniamo quindi che questi calcoli possano essere utili ai fini di perseguire il bene della collettività o perlomeno di chiarire fin da subito se con la nuova amministrazione ci saranno risparmi o meno rispetto la precedente per quel che riguarda l'indennità del primo cittadino. Ai 5 Stelle l'ardua sentenza.

La mozione di Flenghi Mentre per quanto concerne la mozione presentata dall'ex assessore, ora Consigliere comunale, Matteo Flenghi, con oggetto "rinuncia indennità da parte del Sindaco, Giunta e Consiglio comunale per il primo anno per il completamento del rifacimento del manto stradale" chissà se l'ex sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno vorrà cogliere l'occasione, per dare un buon esempio, prendendo in considerazione, anche se non lo riguarda, l'appello lanciato da Flenghi e quindi rinunciare alla liquidazione indennità di fine mandato pari a 11.620,29 euro al fine di dare un contributo sostanziale per le spese relative il rifacimento delle strade di Anguillara che gridano vendetta.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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