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Redazione
Roma – Un’altra abruzzese in finale. Dopo la vittoria nel 2015 del Gran Sasso, il campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) vedrà in finale L’Aquila Neroverde, rappresentante della medesima regione. Il verdetto è arrivato domenica scorsa quando la formazione aquilana ha sconfitto per 46-36 gli Hammers Umbria tra le mura amiche. «Un match molto tirato fino a qualche minuto dalla fine, quando una nostra meta ha chiuso i giochi – racconta il 22enne mediano d’apertura Nicolò Speranza – Onore agli avversari che hanno dimostrato di essere una buona squadra, forte soprattutto sulla trequarti dove gli umbri contavano su alcuni giocatori nel giro della Nazionale. Noi, comunque, abbiamo meritato la vittoria grazie anche alla spinta del nostro numeroso pubblico che già ci aveva aiutato nel ribaltare il match della prima fase contro i Gladiators di Roma (che si erano imposti all’andata, ndr). Per me è il primo anno nel rugby a 13 e sinceramente sono rimasto sorpreso del grande seguito che sta ottenendo in Abruzzo e non solo». Speranza, come altri suoi compagni, viene da una stagione intensa nell’Eccellenza del rugby a 15. «Credo che il rugby league per un giocatore di rugby union sia molto importante e formativo perché completa il bagaglio tecnico di un atleta. All’inizio ho avuto qualche difficoltà nell’adattarmi ad alcune regole, ma dopo un breve periodo si entra nella parte e ci sono diverse situazioni simili rispetto al rugby a 15». L’Aquila Neroverde, in attesa di conoscere l’avversario della finale scudetto che si terrà il prossimo 10 luglio a Siracusa, è concentrato sull’appuntamento decisivo. «Abbiamo una squadra variegata, composta cioè da giocatori che nel rugby a 15 militano dall’Eccellenza alla serie C – sottolinea Speranza -, ma ne è uscito un gruppo molto competitivo e quindi siamo fiduciosi di poter conquistare lo scudetto. Non conoscendo bene le avversarie, dico che si partirà con il 50% di possibilità a testa. Ma ce la metteremo tutta per far rimanere il titolo in Abruzzo».
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