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Roma

ROMA, CITTÀ UNIVERSITARIA: MANETTE PER IL DOTTORE DI RICERCA PUSHER

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Tempo di lettura 2 minuti Nell'abitazione dell'uomo sono state trovati 11 g di hashish e materiale per il confezionamento delle dosi

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Red. Cronaca
Roma – Ieri pomeriggio, un dottore di ricerca di 42 anni e altre tre persone sono state arrestate per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dai Carabinieri della Compagnia Roma Centro, al termine di un’attività iniziata con la scoperta di uno scambio di droga in Piazzale Aldo Moro, davanti la città universitaria.

Transitando di pattuglia nei pressi dell’ingresso dell’università, i Carabinieri hanno notato due persone che si scambiavano qualcosa, allontanandosi in direzioni opposte e hanno deciso di controllarli. Uno dei due era il dottore di ricerca 42enne, trovato in possesso di 100 g di hashish e l’altro un cittadino marocchino di 54 anni, senza occupazione e con precedenti, trovato in possesso della somma contante di 475 euro.

La scoperta fatta dai militari li ha portati ad approfondire ulteriormente perquisendo le abitazioni di entrambi. A casa del “pusher universitario”, a Pomezia, i militari, con l’ausilio dei colleghi di zona, hanno rinvenuto altri 11 g di hashish e materiale per il confezionamento delle dosi. Invece, a casa del cittadino marocchino, dove era presente anche la moglie, in via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca, con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Frascati, i Carabinieri hanno trovato 3,2 Kg di hashish divisi in panetti, oltre 65 g di marijuana in dosi, varie dosi di cocaina, oltre ad un bilancino di precisione, materiale per il taglio e confezionamento dello stupefacente e 1.700 euro in contanti, provento dello spaccio. Per tale motivo è stata arrestata anche la donna, 33 anni, con la medesima accusa.
Uscendo dall’abitazione della coppia, i militari hanno notato e poi fermato un altro uomo che alla loro vista tentava di allontanarsi frettolosamente. Si tratta di un cittadino nigeriano di 42 anni, senza occupazione e già noto alle forze dell’ordine, domiciliato nello stesso condominio, trovato in possesso di 54 g di eroina, divisa in ovuli termosaldati, idonei ad essere ingeriti per traffico illecito, oltre a sostanza da taglio e materiale per il confezionamento della droga.
Tutta la droga e il materiale rivenuto sono stati sequestrati dai Carabinieri, i tre uomini arrestati sono stati portati nel carcere di “Regina Coeli” mentre la donna è stata condotta agli arresti domiciliari. 
 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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