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GENZANO ELEZIONI, FLAVIO GABBARINI: "ALTRO CHE CANTIERI ELETTORALI!"

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Tempo di lettura 3 minuti Il sindaco uscente interviene sui progetti realizzati e su quelli iniziati e in dirittura d'arrivo

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Red. Politica

Genzano (RM) – Flavio Gabbarini, sindaco uscente a Genzano e candidato alle prossime elezioni amministrative di giugno, che vedranno rinnovare l'assise comunale, sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra: (Partito democratico, i Comunisti italiani, le liste civiche Città futura e Genzano Adesso e la lista Sinistra per Genzano, formata da Sel, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Verdi e con la partecipazione delle associazioni Calt e Sinistra Lavoro) commenta quelli che definisce "anni intensi" in cui il governo del Comune di Genzano fin dal 2012 ci si è dedicato alla programmazione di svariati progetti, molti dei quali già realizzati e altri in dirittura d'arrivo.

"Elencare le innumerevoli opere messe in atto è davvero un’impresa – dichiara il primo cittadino di Genzano – ma qualcosa, intendo ricordarla. – prosegue Flavio Gabbarini – Troppo spesso si fa facile demagogia a un mese prima dalle elezioni, accusando l’amministrazione comunale di mettere in piedi “cantieri elettorali” per  far vedere quanto si è bravi. Questo non lo accettiamo – sottolinea il sindaco di Genzano – perché da cinque anni ormai lavoriamo ininterrottamente per Genzano”.

Gabbarini rivendica quindi quanto fatto durante il suo mandato per Genzano: "In questi anni si è progettato il futuro – dichiara il primo cittadino – ma anche raccolto frutti – prosegue – dalla battaglia per risolvere l’emergenza idrica e arsenico fino alle opere di urbanizzazione. Da subito abbiamo provveduto a rifare la condotta di viale Francia e abbiamo preteso che Acea si impegnasse per risolvere il problema della concentrazione di arsenico dell’acqua, tant’è che adesso tutti i valori sono nella norma. A Genzano è stata installata la prima casa dell’acqua gratuita dei Castelli Romani, la seconda in tutti i comuni della provincia ad eccezione di Roma. Sono stati realizzati gli impianti di potabilizzazione a servizio dei pozzi Palaggi, Don Sturzo, Achille Grandi e Firenze. Attivato  l’impianto di sollevamento per l’impiego del flusso idrico proveniente dal Simbrivio. A breve rimetteremo in funzione il depuratore dei Landi – afferma il sindaco di Genzano – ma per quanto riguarda l’ambiente non ci siamo fermati qui perché la nostra amministrazione ha avuto il merito dell’avvio della raccolta dei rifiuti “porta a porta” che negli ultimi due anni è cresciuto notevolmente raggiungendo il  68,53% a febbraio di quest’anno”.

Flavio Gabbarini, fin dall'inizio del suo mandato, insieme alla sua squadra si è opposto pubblicamente alla costruzione dell’inceneritore presentando addirittura un ricorso contro l’impianto alla Corte Europea dei diritti dell’uomo  e delle libertà fondamentali di Strasburgo. "Insomma – prosegue Flavio Gabbarini – è stato avviato un processo volto alla “salute” di Genzano, sia sotto il profilo ambientale che per quanto riguarda la battaglia dell’acqua ma anche grandi passi sotto il profilo del decoro urbano: Stiamo portando avanti i lavori nelle strade della nostra città, ancora c’è da fare ma molto già è stato fatto – dichiara il Sindaco – abbiamo rifatto l’intera pavimentazione in via Annarumi, piazza Buttaroni, via Achille Grandi, via Montegiove e sostituito l’illuminazione sulla tangenziale via Carlo Alberto Dalla Chiesa per non parlare dei lavori di completamento in tante strade del centro storico, da via Pizzicannella a via XXV Aprile e dintorni e poi si è proseguito con viale del Lavoro e via Appia e il restyling di via Emilia Romagna”. Per citare altro, è stato riqualificato per intero il mercato coperto e l’ex enoteca comunale che è diventata la nuova sede del centro anziani, si è concluso inoltre il cantiere aperto su piazzale Cina ed innumerevoli ancora gli interventi di rifacimento del manto stradale con recupero del selciato: si pensi a via Cadore e alla sistemazione delle scalette della storica via Livia. E non dimentichiamo il piano di sviluppo rurale per via Montecagnolo con un finanziamento europeo di 254mila euro: “Abbiamo rifatto il manto stradale – conclude il primo cittadino – e tutti i canali di scolo e installato corpi illuminanti con tecnologia fotovoltaica. I cantieri dunque non si fermano a Genzano: ci sono sempre stati e abbiamo intenzione di continuare tutte le opere che abbiamo avviato in questi anni”.
 

GIUGNO 2013 – FLAVIO GABBARINI SU CRISI IDRICA

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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